di nuovo verso SUD
Si parte da Malki alle 9, dopo colazione, strada asfaltata e con poco traffico fino nei pressi dell’aereoporto di Yelizovo, siamo alla periferia di Petropavlosck-Kamchatskiy. Spesa al supermercato per acquisti dei vari generi alimentari per proseguire il viaggio, cambio del cuoco, ora arriva Barbara, formosa donna russa, da come si muove e si presenta, si vede che è un tipo deciso, alla prima fermata per lo spuntino di metà mattina ci accorgiamo subito delle sue qualità. Siamo in pianura, ma attorno a noi si innalzano diversi vulcani in un paesaggio fantastico, una fermata tecnica sulla strada, nei pressi di un grill, troviamo un monumento all’orso e al suo piccolo, dato che fin’ora non ne abbiamo visti dobbiamo accontentarci di questo. Prendiamo la strada per Paratunka, dalla strada in lontananza vediamo una bellissima e veramente alta cascata, che scende dal vulcano Diviluchinsky, si prosegue per arrivare il prima possibile al campo base dei vulcani Mutnosky e Gorely, posto a 700 mt di quota, nostro prossimo campo, dove montiamo le tende cercando di trovare sul terreno in pendenza, un posto abbastanza piano per la notte, che sia lontano da fosse o canalette d’acqua, di cui è pieno tutto il versante, visto che si preannuncia pioggia. A tarda sera, andiamo a cena alla tenda del campo base, che la Kamchatka Lost World Tours ha in uso e che gestisce per i propri gruppi: Barbara è già al lavoro, ha preparato calamari fritti impanati, una bella e buona zuppa, un favoloso dolce al cioccolato, ora la birra fresca non manca. In questo ambiente davvero unico, abbiamo sullo sfondo due vulcani e sul terreno campi di maturi mirtilli a volontà, mentre ora comincia a piovere leggermente: oltre alle nostre tende, altri gruppi stanno montando le loro tende, distribuiti sul pendio. L’unico problema serio resta il servizio igienico, un piccolo gabbiotto in legno, sporco, posto a metà pendio, non ci sono, ma che vediamo , anziche’ all’unico gabbiotto in cima al pendio. Molto meglio andare in natura, prestando attenzione agli orsi, ci sono ma non li vediamo. Divido, come sempre lo spazio in tenda, con Antonio, arragiandoci come possiamo con borsoni e bagagli all’interno della stessa .