Notte di pioggia intensa , al mattino torna a splendere il sole subito caldo afoso . Con don Maurizio e don Antonio facciamo colazione , mentre i ragazzi responsabili del giardino sono scesi all’orto per un primo controllo , quasi impossibile , perchè tutto il giardino è allagato coperto con oltre 30 cm di acqua , l’acqua non scola , si aspetta , come sempre , che il sole provveda ad asciugare , ma tutto il lavoro fatto per la semina e il trapianto delle verdure sembra andato perso . Per ora non posso far nulla , esco e vado verso i ragazzi che si stanno preparando per la scuola , osservo bene le strutture e i vari locali interni , alcuni ragazzi stanno provvedendo alle pulizie , altri stendono il bucato al sole , Tresor responsabile economico della gestione e’ gia al suo lavoro in ufficio al 1′ piano , ogni attività sta ricominciando . Con don Maurizio esco per due passi a piedi lungo la via che porta verso il centro , non ci sono baracche ma solo case abbastanza fatiscenti , alcune proprietà di gente ricca sono chiuse da alti mura , entriamo in una chiesa parrocchiale cattolica ben tenuta , dove diversi gruppi di ragazzi si stanno esercitando cantando in coro , pochi gli anziani seduti li fuori , sguardo assente , altri piccoli in chiesa in preparazione per fare i chierichetti .
Arriviamo fino alla via principale che scende in centro , percorsa con ogni mezzo con traffico già caotico , da moto taxi con 3 persone a bordo , da pulmini con panche in legno all’interno dove si accalcano a spinta tutte le persone che ci possono stare compreso le loro mercanzie , diversi carretti trainati a mano con carichi di ogni tipo di materiali , sui marciapiedi o in strada camminano donne e uomini verso dove non si sa . Ai lati della strada bancarelle vendono di tutto , appoggiando le loro merci sulla terra , qualche volta su un tappeto . In una scuola elementare cominciano ad entrare diversi ragazzi , tutti in divisa , mi ha colpito molto un edificio li vicino adibito ad centro mediacal pour assistance et reabilitation des victimes de torture , ma adibito anche a ” Laboratorie Radiologie Echografhie Maternite Dentistere Medicine Generale ” speriamo che funzionino al meglio. Ritornati al foyer , chiedo a don Maurizio di farmi accompagnare da un ragazzo per visitare ed entrare nella bidonville o baraccopoli che si stende sotto la nostra struttura . Si raccomanda di non portare con me messuna macchina fotografica o il tablet , mi fa accompagnare da Gadier , il mio ragazzo dei rilievi , forse a suo tempo vi ha abitato pure lui , ma quello che sto vedendo con i miei occhi ha qualcosa di indescrivibile , passo a lato delle loro case in lamiera , poche quelle in blocchi di cemento seppur fatiscenti , la vita di queste persone con i loro bimbi si svolge tutta all’esterno , vivono , mangiano e si lavano come possono , con gli animali da cortile e pure i topi che razzolano attorno , pochi i sorrisi delle persone e qualche saluto in lingala , sono l’unico persona bianca che ora sta camminando in mezzo a loro , sembro un alieno , suppongo che non molti altri bianchi in questi ultimi tempi vi siano entrati . Siamo arrivati sulla strada principale che collega diversi quartieri , caos e forte inquinamento con tutti i mezzi che devono fare enorme gimkane per superare le buche enormi che si aprono sulla carreggiata , ma il maggior aspetto negativo è tutto quello che l’acqua di ieri ha trascinato a valle intasando i pochi canali di scolo e il torrentello che raccoglie le acque , bottiglie e sacchetti di plastica hanno intasato tutto formando dighe di sbarramento ovunque . Mi fermo presso due banchetti : uno vende erbe o rametti magici che servono a curare ogni tipo di malattie , me lo spiega in lingala senza capirci nulla , un’altro vende insetti essiccati di ogni genere , dai vermi alle cavallette o altro , che vuole farmi assaggiare , ringrazio ma rifiuto –
Usciamo dalla strada principale , prendiamo un sentiero con a lato una grande e alta parete di terra quasi argilla , color rosso vivo , sullo spiazzo sottostante imbevuto d’acqua con pozzanghere ad ogni dove diversi giovani giacano a pallone , il sentiero riscende nella baraccopoli , bloccato però da alcuni ragazzi con un tronco di bambù’ e per farci passare chiedono soldi , provvede Gadier con un’offerta , io non ho nulla .
Le sorprese non finiscono mai , c’è’ proprio di tutto , in questo piccolo universo di vita vissuta nella massima povertà’ , il sorriso e il saluto di qualche bimbo mi ridà un pò di serenità , tutti gli altri ti guardano di traverso , ma con Gadier mi sento al sicuro . A pranzo racconto agli altri questa mia esperienza vissuta , ma mi dicono che in molti altri quartieri le persone stanno ancora peggio .
Nel pomeriggio completo gli ultimi rilievi alla casa , verifico dove posso far fare gli scavi per controllare lo stato delle fondazioni . Abbiamo oltre a 50 gradi di temperatura , rientro a casa per dissetarmi , trovo don Antonio che si sta riprendendo dal lungo viaggio e pronto ad aiutare questi ragazzi con nuovi programmi , è un vulcano di idee . Il sole ha fatto il suo lavoro e a prosciugato tutta l’acqua dell’orto . Non sono stanco , ma e’ stata senz’altro una giornata impegnativa .