Fa sempre molto caldo , finisco di leggere l’unico libro che ho portato , la terra di punt , di Alessandro Pellegatta , descive molto bene l’Etiopia , luogo dell’incanto e della suggestione , della sacralita’ e del mito , veramente bravo questo autore , non e’ un libro di viaggio vero e proprio , ma affascinante avendo appena visitato questo paese . Per far passare il tempo vado con Didier a Kinshasa , passo davanti al parlamento e allo stadio dei martiri , arrivo finalmente in questo centro citta’ , grandi palazzi ai lati della strada principale sempre intasata , dalla macchina vedo botique o negozi come si trovano in qualsiasi altra capitale , nulla che all’apparenza merita di essere approfondito . Passiamo su strade laterali , che come tutte le altre della periferia sono in pessimo stato , nostante siamo in centro , Didier e’ alla ricerca di un pezzo di ricambio per un apparecchio della cucina della casa , passa in diversi supermercati , riesce a trovare quello che cerca , io osservo e lo seguo senza capirci nulla , pero’ mi guardo attorno . Altri lunghi giri per tornare a casa , nuovi baraccopoli a lato delle strade , sempre tanta poverta’ e tanti bambini sulle strade . Nel pomeriggio don Antonio e don Maurizio radunano tutti i ragazzi e le ragazze nella sala congressi , per approfondire tematiche diverse , da argomenti relativi alla casa ai loro corsi di studio , si affrontano anche temi per un percorso religioso , il tutto accompagnato da musiche e canti popolari con dei loro strumenti . Nel tardo pomeriggio Jean de Dieu mi porta le piantine promesse : due muringa , due avocadi , 3 papaie e un mango che e’ andato apposta ad acquistarlo , spero di non avere problemi in dogana e di riuscire a farli vivere, difficile ma ci provero’ .