san miniato basso…gambassi terme – 15

 

Notte in sei una piccola cameretta in 6 , iniziamo la terza settimana di cammino verso Roma . Ieri sera al bar , in attesa  prima di tornare all’ostello , su san Miniato si è scatenata la solita bomba d’acqua , guardando ora il giornale a colazione , ho letto che , oltre a Genova , anche la Versilia , Avenza e Carrara , da dove noi eravamo passati nei giorni scorsi , sono state colpite , noi siamo stati  fortunati essendoci passati qualche giorno prima . Oggi , 14 ottobre ,  per me è un giorno molto importante , due avvenimenti molto personali resteranno sempre impressi in me . Lasciamo questa struttura della Misericordia , vicino all’ospedale ed una parte vicino all’ostello e con una parte anche usata per casa di ricovero per malati di Alzheimer , infatti ieri pomeriggio , separati da una  rete , molte di quest malati si avvicinavano a noi per parlare . Saliamo verso San Miniato Alto , 2 km di salita e 200 mt di dislivello : la torre di un vecchio castello di Federico 2′ di Svevia domina la città , importante nei secoli per la sua posizione strategica per il dominio delle strade e del commercio , controllando tutta la pianura sottostante . Comperiamo frutta perché lungo questa tappa non dovremmo incontrare nessun negozio e nessun bar . Siamo su sentieri veramente belli , questa è la vera Toscana che mi aspettavo , saliscendi continui lungo i crinali , attraversiamo alcune forre ,  paesaggio dai vari colori , campi verdi o marroni appena arati , con tante cromature che cambiano spesso con il poco sole o le  molte nuvole . Con il caldo umido , si suda molto e si beve tanto . In un punto a bordo strada troviamo  due cassette di primo pronto soccorso con diversi non medicinali , non a scadenza , per il primo pronto soccorso per i pellegrini , potranno tornare utili a qualcuno in caso di bisogno , c’e’ sempre una prima volta , non avendole mai trovate in nessun cammino . Frutta a pranzo con le due ragazze catalane e la coppia di indonesiani , in un’area di sosta attrezzata sulla francigena . Lutz comincia ad andare in crisi , è stanco e ha vari dolori , è intenzionato a interrompere il cammino nei prossimi giorni . Oggi ho camminato quasi sempre da solo , immerso nei miei pensieri e nelle mie meditazioni . Questa tappa , nonostante non sia stata lunga , per me è stata per me fra le più dure fra quelle fatte . Poco km prima dell’arrivo , inizia a piovere ,  bisogna coprirsi , all’ostello , posto contiguo alla chiesa di santa Matia in Chianni , chiamo Franco , volontario dell’associazione , viene subito dopo ad aprirci e resta in attesa dell’arrivo degli altri pellegrini .  Una bella cameretta a dispposizione  , pioi una bella doccia calda necesasaria per ristabilirsi .!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *