Siviglia
Ci siamo . L’avvicinamento alla partenza e’ stato come al solito intenso . Si sono aggiunti i dubbi classici di chi affronta per la prima volta un percorso , nel quale si favoleggia molto calore , solitudine , lunghezza delle tappe , ospitalita’ forse precaria e altri problemi che dovrò affrontare lungo il cammino , problemi fisici quale vesciche o ampollas , tendiniti o forse anche problemi intestinali . Chiuso lo zaino , domenica pomeriggio , lascio Como sotto un forte violento e improvviso temporale dopo aver visitato la mostra dei trenini in miniatura al Broletto con Daniela e Fabio , Nicolo’ e Liliana adorati nipotini che non vedro’ per un mese , bagnati fradici vado con loro a Milano per la notte per essere accompagnato al mattino presto ad Orio al Serio per prendere l’aereo , volo previsto pert le 10 per Siviglia. Con la speranza in un cambiamento interiore che si rifletta nella vita quotidiana , speranza che le cose cambino e speranza di farcela fisicamente per la meta da raggiungere . Aereo della Ryan Air pieno all’inverosimile , molti ragazzi diretti poi a Yerez de la frontera per vedere il gran premio di motociclismo . In un fila davanti a me vedo seduto un signore che parla in tedesco con il vicino , osservandolo meglio vedo che ha ai piedi scarponi da trekking e in mano la credenziale del cammino di Santiago , smile alla mia . Mi presento e faccio la conoscenza con Leo , di Vipiteno , con lui inizia un conoscenza che si protrarra’ saltuariamente fino a Santiago . Scesi in aereoporto , dopo il ritiro dello zaino , andiamo in centro con un autobus di linea , siamo due pellegrini riconoscibilissimi e durante questo breve percorso , molte persone ci chiedono informazioni sul cammino che andremo a fare , trovo l’albergo che ho prenotato dove anche Leo , pur senza prenotazione , trova un letto . Il primo impatto con Siviglia e’ positivo : una citta’ pulita e a misura d’uomo per quel poco che possiamo giudicare . Lasciati gli zaini nell’albergo di Triana , riattraversiamo il ponte sul canale ed entriamo nella parte vecchia della citta’ sotto una leggera pioggierellina , l’intenzione e’ di andare a vedere la cattedrale , che trent’anni fa con Maristella e Daniela , per il caldo afoso pomeridiano non eravamo riusciti a vederla durante un giro in camper per visitare la Spagna , anche se eravamo parcheggiati in un giardino li vicino . Siamo quasi in orario di chiusura ma riusciamo a vederla bene sia internamente che nei cortili esterni compreso la torre della Giralda . Due passi per le vie intorno alla cattedrale , soliti gruppi di turisti , negozietti di souvenir che non fanno per noi . Il conducente di una carrozzella ci indica la prima concha a terra a lato della cattedrale , e la prima freccia che segnalano l’inizio del cammino della via della plata . Ritorniamo in albergo per sistemare gli zaini e i letti , poi andiamo a visitare il rione di Triana , entriamo in due chiese , alle 20 , piene di fedeli , non solo vecchietti ma molti ragazzi e ragazze sono in attesa della messa , per partecipare attivamente alla funzione . Cena in un bar lungo la via principale , niente di speciale . Prima notte in un albergo da pellegrini , con letti a castello per 6 persone in ogni stanza , dopo molti anni una nuova esperienza .