dolpo 2012 ………1a

Un altro sogno si sta avverando, prima di viaggiare si deve sognare, uno è vecchio quando non sogna. I viaggi non si possono collezionare o conservare, leggere è viaggiare e viaggiare è leggere, il viaggio non per trovare, ma per ritrovare. Come è nata l’idea del Dolpo? Dopo la lettura di vari libri fra cui “THE SNOW LEOPARD” di Peter Matthiesen e “IL PAESE DELLE DONNE DAI MOLTI MARITI” di Giuseppe Tucci, a seguito di alcune serate passate sul terrazzo di un bar all’ultimo piano di un palazzo a Khatmandu con gli amici del gruppo al ritorno dal Mustang, nel precedente viaggio in Nepal, davanti ad una bella birra fresca e avendo sullo sfondo i monti circostanti della valle di Khatmandu, siamo finiti a parlare delle pecore blu che esistono e si trovano solo alle alte quote sulle montagne del Dolpo. Notizia confermata dalle guide che erano con noi in quel momento, folgorazione e voglia di ritornarci, tanta voglia di approfondire ogni notizia sul Dolpo, sul leopardo delle nevi e sulla religione prebuddista bonpo, regione del Nepal sconosciuta alla maggior parte delle persone e ai tanti amici.

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