londra e kent…..28.6

 il viaggio non ha mai fine

Di ritorno da Londra, frugando il libreria, ho trovato un’ultimo libro scritto molti anni fa da Vita Sackville West, una delle grandi scrittrici e viaggiatrici inglesi dell’inizio del novecento, grande amante dei giardini, i cui scritti, sempre interessanti, proprietaria del migliore giardino  che ho visitato in quest’ultimo viaggio : il giardino del castello di Sissinghurst.

DIMORE DI CAMPAGNA INGLESI è il titolo di questo nuovo libro, una piccola monografia, letto con molto interesse sulla storia di queste case e dei loro giardini, da cui trascrivo e riporto due brevi parti relativi ai giardini che ho visto in questo mio breve viaggio e che mi hanno fatto rivevere la loro bellezza .

LEEDS CASTLE

Leeds, per sua fortuna, non si trova per niente vicina all’omonima città industriale ma in una piccola valle del Kent, fra Maidstone e Canterbury. Il suo fossato non è un fossato geometrico regolare ma piuttosto un lago che forma una specie di piattino, messo alla base di una tazzina costituita da verdi pendii. Cigni neri passano sotto gli archi del castello con solennità e grazia, facendo sembrare le pallide mura grigie ancora più pallide. Il fatto che l’acqua passi sotto gli archi fa del castello di Leeds, una Venezia del Kent. Sotto la luce della luna le solide mura non hanno sostanza, vanno alla deriva, sembrano ancorate a stento. (pag. 38)

KNOLE

Lungo la zona forestale del Kent, Knole è una delle più grandi dimore d’Inghilterra, potrebbe essere l’esempio per eccellenza delle enormi abitazioni costruite dalla nobiltà giacobiana ed elisabettiana. Eppure anche qui ci possiamo rendere conto che Knole si sviluppò gradualmente, e che i suoi frontoni (che già hanno conferito un carattere così specificatamente elisabettiano) furono aggiunti a una struttura precedent . Un tempo palazzo dell’arcivescovo di Canterbury e in seguito Palazzo Reale, Knole raggiunse la piena realizzazione del suo potenziale come dimora di una famiglia inglese, nelle cui mani è rimasta dal 1586. E’ un esempio interessante di dimora che, benchè così vasta per estensione (costruita attorno ad un sistema di sette cortili, su più di due ettari di terreno, è perfettamte controllata nelle sue parti esterne) . Non si può isolare alcuna sezione e dire “questa è stata costruita con fine di ostentazione”. I cortili grigi e verdi sono silenziosi come quelli di un college; i sentieri del giardino sono adatti alla camminata degli studiosi così come a quella dei cortigiani, “al suo mediovalismo solenne e temperato” manca la corruzione del mouve riche. L’interno, al contrario, è riccamente decorato: gli interni giacobiani ed elisabettiani lo erano sempre. Ci sono le lunghe gallerie, gli elaborati soffitti a stucco, le grandi scalinate con i leopardi araldici in cima alle colonnine, il suntuoso mobilio foderato di velluti e broccati  , i letti a baldacchino , i pavimenti lucidi, le stanze rivestite di pannelli, i vetri colorati delle finestre araldiche. (pag.43)

 

 

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