dancalia 2016 …..7′ giorno

3 gennaio 2016 domenica

Notte tranquilla e silenziosa , alle 5  inizia a piovviginare , gli amici che hanno scelto di dormire all’esterno sotte le stelle , devono rientrare al coperto ,  un po’ di trambusto prima di iniziare una nuova giornata . La pioggia aumenta , bisogna spostare i letti per preparare i tavoli della colazione , subito dopo smontare il campo , caricare il tutto sui fuoristrada prima di lasciare il villaggio per  iniziare la risalita dalla depressione dancalia verso Makele e il ritorno ad Addis Abeba . Alcune carovane di dromedari e muli , carichi di blocchi di sale ,  sono già in marcia per la risalita verso Berhale . Sulla strda incontriamo molte frane cadute a causa della pioggia dalle alte pareti di arenaria dai lati della stessa , sassi e grossi massi rendono difficile la risalita ai mezzi pur con il poco il traffico , ma qualche autista disgraziato o sbronzo lo si trova sempre con incidenti sempre possibile , bravo il nostro autista a schivarlo . Una breve sosta lungo la strada per vedere scorrere nella gola sotto di noi  le acque vorticose di un torrente in piena , ieri asciutto e a secco , senza  un filo d’acqua , solo un letto di pietre e sassi  disegnava il paesaggio . Passiamo in un centinaio di kilometri , dai -100 mt dalla depressione Dancala ai 2000 mt di questa cittadina posta sull’altopiano del Tigray , dopo aver passato  i villaggi di Wucro e Dogoum ,  ci si ferma per pranzo in un ristorante  . Ora non abbiamo più il  deserto con piste sabbiose , ma in questa zona abbiamo una rigogliosa vegetazione , l’acqua non manca e viene prelevata dai pozzi , bovini dalle grande corna nei campi sia sulla strada che nei campi , sempre sotto il controllo delle donne o da parte di alcuni bambini . Dopo il pranzo con piatti locali , prendendo una sterrata laterale andiamo a visitare una delle 125 chiese rupestri scavate nella roccia , Abraha Atsba , che risale al dodicesimo secolo . Lungo la strada ci si ferma ad osservare dei grandi panorami che si aprono davanti a noi con sullo sfondo i monti del Tigray . La strda ha termine  in un villaggio dove all’arrivo , decine di bimbi cercano di venderci conchiglie e fossili , loro piccoli tesori , di cui la zona ne è piena , ma rinviamo la trattativa la trattativa e il loro assalto al termine della visita al tempio . Con una breve salita , siamo all’ingresso del complesso monastico , l’esterno della chiesa era stato completamente rifatto , a suo tempo , durante il periodo coloniale , dagli italiani , come offerta o devozione :  antica , affascinante  e parzialmente scavata nella montagna con i due pope all’ingresso per la vendita dei biglietti , dentro si deve entrare scalzi , Andrea ci illustra e spiega  i dipinti sulle pareti interne,  affrescate ma rovinate parzialmente dal tempo e dall’incuria,  alcuni fatti direttamente su intonaco , altri su teli intonati fissati successivamene alle pareti . Scesi al villaggio nuovo incontro e scontro con le decine di bimbi che ci stanno aspettando per la vendita dei loro piccoli fossili , non possiamo comperare uno pezzo da ognuno e  accontentarli tutti , eventualmente con una moneta ciascuno , intavolo con loro una trattativa facendo mettere per terra allineati i pezzi più grossi , si forma una grande ressa , tutti parlano e urlano in amarico , non ci si capisce nulla , non si combima nulla e mi dispiace non poter comperare nulla , ma mi richiamano e dobbiamo ripartire .
Il nostro fuoristrada chiude la fila , a metà salita  una foratura ci ferma , gli altri mezzi sono molto più avanti : l’autista inizia la sostituzione della gomma , mentre siamo fermi veniamo raggiunti da una famiglia partita a piedi dal villaggio , un uomo con due donne ed un bimbo piccolo imbragato sulle spalle della mamma , un altro ragazzino , ognuno di loro ha un pollo vivo in mano , con le zampe legate , sono diretti ad un villaggio posto  più  in alto , ci chiedono un passaggio che non possiamo dare . Preoccupati del nostro mancato arrivo , ecco ritornare uno degli altri fuoristrada riuscendo infine alla sostituzione della gomma . Nel tardo pomeriggio arriviamo distrutti all’albergo a Makele  , cena allo stesso ristorante , sistemazione e rifacimento bagagli , riposo dopo questa lunga giornata .

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