dancalia 2016 …8′ giorno

4 gennaio 2016 lunedi’

Oggi ultimo giorno in Etiopia . Subito dopo colazione trasferimento in bus dall’albergo al vicino aeroporto per il volo per Addis Abeba : soliti controlli e nessun problema per i bagagli . Un’ora di volo e siamo nella capitale , visita al museo etnologico , sede anche di diverse facoltà universitarie , traffico intenso sulle strade pochi i semafori ma tempi lunghissimi per il passaggio dal rosso al verde .  Addis Abeba ha diverse linee metropolitane , costruite dai cinesi , che permettono veloci spostamenti in città distesa su una superficie collinare congrandi quartieri : girando con un piccolo bus passiamo nei pressi  di in un vecchio quartiere ,  alcuni edifici dei quali furono costruiti dagli italiani durante il periodo coloniale , ormai decadenti e in disfacimento . Passando di nuovo vicino  all’ingresso del palazzo di Menelik , evito di fare  foto : non è un giorno festivo , ci sono molte meno persone in giro e sui marciapiedi , mercatini e bancarelle lungo le vie non mancano di certo . Entriamo con il bus nel cortile – giardino dell’università fermandoci all’ingresso principale contemporaneamente  giungono sul piazzale diverse classi di bambini e bambine di circa 6 anni , tutte nella loro bella divisa della loro scuola , penso in gita scolastica e sono accompagnati dai loro insegnanti , entrano pure loro al museo . I bambini sono tutti belli ,  con i neri capelli ricci , le bimbe con nastrini fra i capelli di vari colori , tutti sorridenti , hanno occhi splendenti sul loro visino di un nero delicato . All’ingresso , pannelli sulla storia dell’università e molti altri sulla storia politica , economica e culturale dell’Etiopia  . 20160104_112404Si sale al primo piano sede del museo , ora manca la corrente ,  un po’ buie , ma una volta ripristinata , vediamo nelle diverse teche oggetti preziosi della storia etiope , nelle sale diversi reperti etnici delle varie tribù  . Usciamo e in attesa del nostro  gruppo , escono pure i bimbi etiopi che vengono a sedersi accanto a noi , sui muretti dell’ingresso : ordinatamente su invito dei loro insegnanti cantano  battendo le mani , si fanno fotografare volentieri , scambio con un loro maestro l’indirizzo mail per trasmettere successivamente loro le foto scattate . Pranziamo in un locale caratteristico vicino al museo , da piatti etnici  alla pizza , tante specialità a base di  carne . Torniamo a casa di Gilbert , persona disponibilissimo pronta a rispondere ad  ogni nostra domanda , per un attimo di pausa e di riposo .  Ora in un altro quartiere per prendere in un locale tipico un caffè caratteristico etiope , molto forte ; sulla strada siamo assaliti da venditori di strada locali , vendono di tutto dalle cartine dell’Africa alle collanine , dai cd con le loro musiche , molti i  mendicanti lungo il marciapiede , bisogna fare particolare attenzione ai borseggiatori che qui certo non mancano . Ora al mercatino turistico per gli ultimi acquisti , sia sulle bancarelle lungo la strada oppure in un palazzo con molti negozi  ai vari piani dove si trova di tutto , anche libri stampati durante il periodo coloniale italiano . Andrea ha ora prenotato alcune camere in un albergo li vicino , per sistemarsi  prima della cena e della partenza di questa notte dall’aeroporto per il rientro a casa .
Due ore , chi in camera , chi nella spa per doccia , sauna , bagno turco e lettini per un relax . A chiudere cena in un ristorante tipico con musica dal vivo dove sul palco si esibiscono cantanti , ballerini e ballerine presentando balli e canti delle varie regioni del paese : sono veramente scatenati nei loro movimenti , hanno un’energia incredibile . Pure la cena è davvero particolare , difficile da descrivere il piatto unico uno per tutti , piccoli pezzetti di carne di montone , tante salsine, riso e insalata , inizialmente da prendere il tutto con le mani poi aiutati dalle posate . Manca ora solo la partenza, controlli doganali e due ore di attesa prima dell’imbarco previsto per mezzanotte da trascorrere in questo aeroporto internazionale , non dei migliori fra quelli visti fin’ora .

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