Un leggero venticello ci ha accompagnato per tutta la notte, sveglia alle 6, ancora al buio, lento è il risveglio di alcuni di noi , con la fila per andare all’unico servizio a disposizione. Torniamo per colazione sul terrazzo della casa dove abbiamo cenato la sera precedente, caffè , pane, marmellata e fette di papaia non mancano mai, consegna della schisetta per il pranzo di oggi. I bagagli restano nella scuola, verrannopoi caricati sui muli, si parte leggeri alle 7.30, davanti a noi molta discesa da fare, a tornanti, fino a quando davanti a noi appare uno spicchio dell’oceano, visione bellissima con la speranza di fermarcisi, ma pura illusione , si riprende a salire su sentieri in pietra e sconnessi, con il caldo che comincia a farsi sentire e la fatica si fa sentire. Resto in fondo al gruppo con le tre amiche, facendoci superare pure dai muli carichi dei nostri zaini, pausa pranzo alle 14 sotto un’acacia frondosa, una breve nuova salita per scendere finalmente al mare su una spiaggia di sassi neri con le onde dell’oceano che si infrangono rumorosamente sulle rocce. Circa 2 chilometri di cammino sulla spiaggia e sui sassi, respirando profondamente la fresca aria salubre, anche se quella di prima non era da meno. Vediamo in lontananza un villaggio sul mare, con una moderna casa d’architetto costruita su un promontorio che spicca sopra le altre, risaliamo brevemente dal mare per raggrupparci all’ombra all’esterno del cimitero, manca però Luigi, che al bivio precedente aveva preso un’altra strada, non siamo preoccupati, ma dopo una breve attesa Edi lo va a cercare, insieme saliamo al villaggio di Cha di Igreia, posto in collina e nostro posto tappa odierno. In paese per prima cosa ci fermiamo al bar per delle birre fresche di cui tutti sentiamo la necessità, allietati dalle musiche con chitarre, che seduti all’esterno, due capoverdiani improvvisano al momento. Questa notte dormiremo in un b&b , camere molto belle, possibilità di fare doccie serie. Dopo un breve riposo, giro un pò per il villaggio a curiosare, riesco a comperare la mappa e alcune cartoline di Santo Antao, in un albergo-ristorante li vicino, dove stanno entrando un gruppo di turisti francesi, zaini in spalla, girovagando passo in una scuola nelle cui aule ci sono ancora alcuni ragazzi a lezione, poi passo al dispensario con diverse indicazioni sanitarie per i residenti. Sempre organizzato dalla guida Nobai, la signora del b&b ha organizzato la cena in un terrazzo coperto, li vcino, porzioni sempre abbondanti e buoni, il bello di condividerli con gli amici dopo la lunga giornata, un caldo passato di verdure, un secondo di pesce accompagnato da patate di vari tipi, un coppa di un buon gelato per finire.