langres….grandchamp – 21

This night I had a very big bed, it’s very beautiful .

Scendiamo per colazione alle 7, prima ancora del proprietario che ci raggiunge poco dopo. È americano , sposato con una cubana , ha vissuto quando aveva circa 12 anni per un certo periodo a Firenze dove ha imparato l’italiano.  Nessun altro ospite in albergo , ci serve lui preparandoci una macedonia di frutta fresca, caffè, marmellate, pane fresco, croissant, yogurt, e per Joop anche formaggio e prosciutto . Joop prenota per stasera a Grancahamps , una chambre d’hotels , gestita e di proprietà di olandesi da lui conosciuti in Olanda . È una bella giornata di un sole , spesa del giorno al supermercato per la frutta , lasciamo Langres , un po delusi avendola trovata diversa da come me l’aspettavo . Alla periferia della città , prendiamo un sentiero che per campi e boschi , ci permette di saltare le statali e raggiungere bene Puelly dove a lato della chiesa ci fermiamo per pranzo , vicino a un castello e a un giardino storico che non riusciamo a visitare . Cambia di nuovo il tempo , nuove nuvole e pioggia in arrivo , vista le esperienze precedenti , da come sono sudato , mi cambio e vedo che le gambe tengono . Ora sentieri per campi e qui il primo errore di Joop , capogruppo , ci costa 4 km in più fra andata e ritorno . Ripresa ma subito dopo un secondo errore , in mezzo ai campi e una sola casa all’orizzonte , dove Joop chiede informazioni, la signora ci indirizza per un sentiero fangoso con grosse pozzanghere, quasi sembra di essere sulla Plata : ci troviamo su campi recintati con filo spinato , per superarli bisogna passarci sotto facendo passare prima gli zaini prima di noi , incontriamo molte di queste chiusure e ogni volta sempre le stesse operazioni , cui siamo proprio persi senza ritrovare il sentiero . Un campo di erba alta pronta da tagliare per fieno e sempre in salita  in qualche modo arriviamo su una strada asfaltata ; ne siamo fuori mentre Joop si dà dello stupido per l’errore commesso, anche l’olandese qualche volta sbaglia , non solo l’italiano . DI villaggio in villaggio , ora siamo sulla retta via , al primo bar aperto una fresca coca cola ,  due vecchietti seduti li fuori ci salutano ,  lei parla un po’ d’italiano e fa piacere sentirli . Siamo a Grand Camps alla chambre d’hotel prenotata: un altro posto magnifico con un bel giardino. Gestito da due donne olandesi, interni curati in ogni particolare con mobili d’epoca e oggetti d’antiquariato . Prima in camera a depositare gli zaini , doccia e cambiarsi ,  biancheria da lavare alla lavatrice  e finalmente la nostra birra quotidiana , anzi due seduti nel patio al fresco .  Giro fotografico in giardino con un albero centenario di ciliegie  belle e mature , un piacere mangiarle. Nel contempo arrivano quattro turisti olandesi , una coppia e le loro mamme e una coppia di turisti tedeschi . Joop è a suo agio a parlare nella propria lingua , con il mio poco inglese cerco di dire qualcosa anch’io . Arriva l’ora di cena e a tavola sul terrazzo esterno siamo in otto : pizza con mozzarella e insalata , un ottimo secondo come da foto , con gelato e frutti di bosco , preparati con una meravigliosa crema  di lamponi , mirtilli , more e ribes . Ci si ritira nel salone a chiacchierare davanti al camino , alle 21 , ritirata la biancheria asciutta , si torna in cameraper scrivere , mentre Joop si addormentandosi subito comincia il suo concerto .

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