12 MAGGIO
Pier Francesco…..ciao a tutti, io arriverò a Parigi sabato mattina alla stazione Gare de Llyon, c’è qualcun altro che arriva lo stesso giorno da quelle parti?—Gina..hai già prenotato per la sera noi siamo in tre e dobbiamo cercare dove dormire—Pier Francesco… no devo ancora trovare dove dormire—-Gina..teniamoci in contatto noi pensiamo di prenotare verso lunedì ti faremo sapere ciao—-Per Francesco…OK grazie..
13 maggio
Cesare…ciao Luciana arrivo anche io a Beauvais il 21 alle ore 14.45 da Bologna: se gli orari coincidono potremmo andare insieme a Ecouen. ciao Lucy…benissimo Cesare! sono contenta. Io arriverò alle 12 . Ma magari rimango in aeroporto ad aspettare—Maria Luisa….bandierone per il cammino! lavori in corso a Parma. baci

—-Alberto..bellooooo….Cesare…O K Lucy a domenica—-Gabry…bravi!—-Irene..bello bello!….il bandierone……..A scanso di equivcoci Maurizio!!!!!!!Irene…possiamo condividerlo?—–Maurizio…si condividetemi però solo donne—Irene..il bandierone, non tu—-Antonio…grazie per la bella bandiera—Stefania….scusate ma devo abbandonare…in prossimità del mio viaggio mi ricollego! buon viaggio!!!!!!!!!Stefania—-Mario…complimenti a chi l’ha ideata, desidererei sapere dove ci si troverà a Parigi in Piazza della Repubblica e a che ora. grazie e buona serata a tutti voi–……....caro Mario ci troveremo alle 8.30 in Place de la Republique davanti a un bar che è nel centro della piazza al numero civico 18 caffè Fuctuat. tra breve invieremo via mail un riepilogo suddiviso per tappa con i luoghi già certi di partenza e di riposo notturno. buona serata a tutti. luisa—-Irene..che impegno grazie!—Marina…..bravissimi!!Luisa e Maurizio….siete meravigliosi—12 13 maggio12


associazione a cui sono iscritto, che ha come finalità un mondo di pace senza confini, che lavora per un’Europa unita . Oltre due anni fa, in occasione di Immagimondo, la manifestazione annuale che si tiene a Lecco, dove ho conosciuto una persona straordinaria che gestiva lo stand della sua associazione coinvolgendomi e presentandomi le iniziative da loro fatte negli ultimi anni che ha dato vita a sei lunghi cammini, quattro in Italia e due con partenza dall’Italia e arrivo in importanti e significative città europee : Strasburgo e Serajevo . Approfondimenti a casa sul loro sito, letti tutti i loro libri, mi hanno convinto a partecipare a questo cammino, concretizzatosi in questi ultimi mesi . Antonio Moresco per conto della repubblica nomade ha scritto questo articolo che riporto :
Questa riflessione è stata uno dei più decisivi contributi alle prime forme di aggregazione europea, rese possibili dalla lungimiranza di politici italiani, francesi e tedeschi. E’ ancora più valida e urgente oggi, in questo passaggio difficile e pieno di rischi, unico antidoto a un destino di implosione, di smembramento e di irrelevanza del nostro continente nel quadro geopolitico planetario di questa epoca. In questi anni la lotta politica nel nostro Paese e in Europa sta assumendo aspetti di ferocia suicida che ricorda quella di un branco di cani rabbiosi che si azzannano a sangue sull’orlo di un precipizio. In una situazione simile ci sembra urgente, ci sembra questione di vita o di morte riportare al centro dell’attenzione il tessuto vivo di questo Manifesto, e farlo non con le sole parole e le esortazioni ma con un lungo cammino e un grande spostamento di corpi e di vite, di passioni, di disperazioni, di desideri e di sogni. Abbiamo scelto le due capitali d’Europa continentali la cui tenuta è di vitale importanza perchè il nostro continente non diventi un vaso d’argilla tra due vasi di ferro. Abbiamo scelto Parigi e Berlino come punto di partenza e di arrivo per la loro importanza in questo progetto mai come adesso controcorrente di unità federale tra stati che si sono duramente combattuti nel corso del tempo e che stanno provando a mettere al mondo qualcosa di inedito e di esemplare. Ma anche per esprimere solidarietà e affetto a queste due città e Paesi così duramente colpiti e ferite dalle recenti stragi terroristiche e accomunati dallo stesso dolore. Questo cammino non sarà solo lineare e orizzontale ma anche verticale nello spazio e nel tempo, e avrà uno dei suoi vertici ideali nella piccola isola di Ventotene, dove è nato questo grande sogno da riconquistare. Vorremmo, con questo lunghissimo spostamento collettivo e su base radicalmente volontaria, comunicare che anche quando tutto sembra bloccato si può riprendere il movimento, che le singole persone come anche i popoli possono rompere le strette pareti dove li si vorrebbe imprigionare. L’esperimento che, tra mille difficoltà, si sta tentando in Europa potrebbe prefigurare una diversa possibilità per l’intero pianeta sull’orlo di sempre nuove e più devastanti guerre per l’egemonia e il possesso delle sue ultime risorse. Se questo esperimento fallirà, se cecità, egoismi nazionali, tirannide economiche e ingerenze di altri stati lo renderanno imnpossibile, ci si avvierà sempre più verso il piano inclinato dell’instabilità, si apriranno dei vuoti che verranno fatralmente riempiti e che genereranno contese prima politiche, poi militari. Ma questo non vuol dire che ci accontentiamo dimun’Europa così com’è, ripiegata sulle sole logiche economiche e sulla sopraffazione, perchè sono proprio questi aspetti a rendere impossibile una vera federazione europea e ad avvicinare il rischio di contese e di guerre anche nel nostro continente. C’è urgente bisogno di un’Europa unita, libera, forte ma anche giusta, come quella immaginata dai suoi lungimiranti fondatori, che crei le condizioni per gli Stati Uniti d’Europa, ma di un’altra Europa.