19 – via della plata….15.5

 

da Fuenterroble de Salvatierra a San Pedro de Rozados

Tappa piacevole e non molto impegnativa  , all’inizio un altipiano perfettamente pianeggiante con un unico grande pascolo , si sale al punto più alto di questo cammino , il Pico della Duena che regala amplissimi panorami , la salita non impegnativa , sulla vetta un’alta croce di legno e un parco eolico . Si  scende rapidamente dal pico , si percorre un vasto altopiano con leggerissime ondulazioni e alla fine nascosto dietro una collinetta  sta San Pedro de Rozados , non incontreremo oggi nessun altro paese . Colazione all’ostello , fuori fa freddo e tira un vento gelido , si cammina sempre sui 1000 mt prima dela salita ai 1200 del pico . Molti sono i pellegrini che incontro oggi , mi fermo a mangiare all’esterno di una fattoria in un angolo  riparato dal vento . Quando arrivo San Pedro dove trovo già Bernard , che mi accompagna al bar per la  registrazione , il barista ci accompagna all’albergo poco distante . Sistemazione , spesa al supermercato e ricomincia a piovere , di corsa al ristorante sotto l’acqua per la cena , bisogna aspettare un pò perchè è in corso un convegno sulla fauna locale con molti partecipanti , proiezioni di filmati e di  diapositive , molto interessanti . Riuniamo due tavoli per cena, ci troviamo con Bernard , i tre spagnoli ed Ildefonso , solita zuppa e petti di pollo con molto vino tinto .

17 tappa…………….km 29

 

18 – via della plata…15.5

 

da Aldeaeneuva del Cammino a Fuenterroble de Salvatierra

Fin’ora abbiamo camminato in ambiente caratterizzato da praterie asciutte , attraversando pascoli e boschi di querce con scarsissimi rilievi , solo qualche collinetta . Ora il paesaggio cambia decisamente , e ci ritroviamo in un ambiente prealpino , boschi di castagni , prati con erba verde , torrenti pieni d’acqua , una bell’aria frizzante , siamo su un altipiano , dove attrraveresiamo  due paesi , il primo quasi disabitato , il secondo con un solo bar aperto . Sveglia alle 6,30 ,  colazione e subito dopo inizio da solo il cammino del giorno solo sotto una leggera pioggerellina , che mi costringe a mettere il poncho , sono imbranato e con lo zaino , mi facccio aiutare da una signora del posto , mattiniera . Primi dieci km per raggiungere Banos de Montemayor in leggera salita , nuova colazione in un bar chiaccherando con dei ragazzi della protezione civile locale . Proseguo passando davanti alle antiche terme romane e ai bagni nuovi dove molte persone , sopratutto anziani , stanno entrando per le cure . Strada in salita per usacire dal paese , mi fermo ad una fontana dove un signore sta riempiendo diverse taniche d’acqua , dice che fa bene ai reni , me la offfre ed  è veramente buona , vedremo i risultati . Si sale sempre fino a Calzada de Bejar , a circa 1000 mt ,  non mi fermo e proseguo per sentieri incontrando tre belle ragazze pellegrine olandesi , davvero simpatiche , scambio di foto e di opinioni sul cammino .  Essendo uscito un pò di sole e alzatosi un pò di vento , mi fermo per pranzo lungo il sentiero , vedo arrivare Heinz , che riparte subito . Ricomincia la pioggerellina , mi faccio poi aiutare dalle ragazze olandesi a rimettere il poncho , ci si saluta , proseguo per Fuenterroble su lunghi sentieri attraversando alcuni torrenti passando su dei massi per facilitare il passaggio . Uno di questi è veramentre pericoloso , massi informi e più distanti fra loro , forte il rischio di cadere in acqua , protetto da un solo  corrente in legno come corrimano per cercare di stabilizzare l’equilibrio e niente di più . Supero Valverde della Casa e arrivo a Valdelacasa dove al bar mi aspettano Heinz con Ildefonso , pellegrino spagnolo , ed Eva , una bella e giovane ragazza austriaca . Riposo con due birre , Heinz parte e non lo raggiungo più , comincia una salita ai 1000 mt del picco con un terreno fangoso , ora non piove più e tira poco vento , arrivo stanco e infangato in fondo al paese all’ostello di  Fuenterroble dove trovo già i 2 Fernando e Cecilia , entro per la registrazione in una sala il caminetto e acceso , un bel fuoco riscalda l’ambiente , anche nei cameroni la stufa a legna  è accesa. Prima mi offrono un te indicandomi il mio letto , doccia e lavaggio vestiti da far asciugare subito . Esco per alcune  fotografie , passo in un bar lungo la via del paese dove trovo Bernard , mi fermo con lui per la cena con gazpacho e petti di pollo impanati .  Si rientra in albergo , con una decina di pellerini andiamo in cappella dove padre Blas tiene un discorso in spagnolo , varie preghiere , chiede cosa e come ci si sente dentro durante il cammino ,ognuno recita il padre nostro nella propria lingua , tenendoci uniti con le mani , benedizione finale del pellegrino , fuori fa molto freddo ma dentro si sta bene .

16 tappa…………..km 43

 

17 – via della plata…14.5

 

da Oliva de Placencia a Aldeanueva del Cammino

La nuova viabilità ha alterato il vecchio cammino . Bisogna fare attenzione alle nuove indicazioni e nel dubbio camminare sulla 630 , solo alcuni monoliti gialli  indicheranno il cammino . Sveglia alle 6,30 ,  all’ingresso dell’albergo ritrovo tutte le donne già pronte a partire , facciamo assieme la colazione e una foto ricordo , la coppia francese e i tre spagnoli erano  già partiti . Loro partono subito a piedi , io aspetto Monica con due australiani , Bill e Wendy , e una ragazza pellegrina della repubblica ceca , che ci accompagnerà in macchina  all’arco di Caparra , in questo sito archeologico romano , ora simbolo del cammino in Extremadura , l’esatto cammino passa proprio sotto per cui tutti ci devono passare . A metà strada reincontriamo Fernando che sta tornado in albergo dove Cecilia ha dimenticato il suo bastone , Monica sempre gentile ritorna con lui a prenderlo per poi riaccompagnarci . Non essendo acora arrivate le amiche , mi incammino da solo ,  catturo con delle foto alcune cicogne che beccano nei prati , ma appena mi avvicino un pò di più si alzano subito in volo . Guado il primo torrente della giornata su una tavola di ferro , raggiungo e supero altri pellegrini fermandomi per pranzo  sotto un ponte dell’autostrada .  Altro torrente in piena da superare , devo togliermi scarponi e calze , guadarlo con acqua bella e fresca fino al ginocchio, passare dall’altra parte e rimettersi in sesto . Il sentiero ora corre lungo la carretera 630 per 7 km fino ad Aldeanueva sotto un forte sole , parte su asfalto , arrivo all’ostello  ancora senza pellegrini , disbrigo le formalità , letto e riposo mentre si scatena un  temporale . Esco per cena e in piazza trovo Heinz , austriaco di 73 anni , parlandone dice che preferisce trasferirsi nel mio ostello , dove troviamo un’altra pellegrina tedesca di nome Rosita , di anni 63 . Ottima la cena con zuppa di mare  , calamari fritti e panna cotta .

15 tappa………….km 27

16 – via della plata…13.5

 

giornata di riposo e visita a Placencia

Sveglia alle 8 , Bernard e Steve sono già partiti . Dopo colazione , vedo come trascorrere questo giorno di riposo , non riuscirò a stare fermo , chiedo a Monica notizie su Placencia che mi propone di visitarla e può farmi accompagnare più tardi dai suoi genitori  che più tardi devono andarci . Arrivano verso le 10 , con loro in macchina mi reco a Placencia. Mi lasciano in centro ,  inizio a visitarla cominciando dalla cattedrale , per la prima volta durante questo cammino , assisto alla celebrazione della  messa con molti fedeli ; a lato della cattedrale si trova l’antica chiesa vecchia , molto bella . Un giro per vedere il parador , prima di tornare in plaza mayor , una bella birra , seduto al tavolino in piazza , ad osservare il passeggio delle persone e il caratteristico campanile simbolo della città  con un giullare appeso sulla muratura esterna che guarda fisso l’orologio. Scendo alla stazione degli autobus , il primo partira’ alle 14,30 e in mezz’ora mi riporterà a a Oliva de Placencia . In albergo trovo i pellegrini spagnoli precedentemente incontrati in un’altra tappa : Fernando , sosia di Yan Carlos re di Spagna , l’altro Fernando e Cecilia , argentina   che sono partiti da Cadice per Santiago per un loro cammino . Nel frattempo  arrivano  le 11 donne italo svizzere già conosciute . Cena al solito bar per noi quattro e su un  altro tavolone le chiaccherone amiche pellegrine , con un televisore acceso ad alto volume sulla corrida in corso , con uccisione finale del toro , trascinato fuori dall’arena con i cavalli , il tutto seguito attentamente dai clienti del bar . Nonostante tutto ciò si riesce anche a parlare tra noi e con le donne vicine . Torno in camera , dove trovo nella mia camera  due pellegrini francesi , marito e moglie con cui dividerò la stanza per la notte .

13 giorno di riposo

 

15 – via della plata……12.5

 

da Galisteo ad Oliva de Placencia

Cammino lungo e faticoso , anche oggi perchè viene dopo una serie di tappe di lunghezza extra . Qualche saliscendi nei primi chilometri , poi sentieri pianeggiante , molto solitaria e affascinante . Gli unici compagni di oggi sono le mandrie di  vacche sorvegliate da un toro , difficile gli  attraversamenti dei boschi dove i segnali scarseggiano  o sono nulli . Dopo una bella dormita in una camera molto tranquilla , una buona colazione in albergo , esco alle 8 e visito un pò Galisteo città circondata da antiche mura , molto ben  conservate . Su torrione di un ponte , all’uscita dalla città , vedo una bella cicogna sul suo nido che da da mangiare al suo piccolo  , con calma  arrivo a Carcaboso dove sulla strada trovo un pellegrino inglese , che avanza a fatica con grossi problemi ai piedi . Altra colazione e altra scorta d’acqua prima  di affrontare la seconda parte di oggi , per evitare nuovi errori il barista mi accompagna un pezzo per uscire dalla città , prendo un sentiero parte a boschi e grande radure dove pascolano mandrie di vacche , tutte recintate a delimitazione delle varie finca ,per attraversarle bisogna aprire e chiudere molti cancelli . Poche le frecce lungo il percorso , la sete si fa sentire , anche se l’acqua è calda , è indispensabile con il caldo che diventa sempre più forte , sento il peso dello zaino , sono nel bosco e non vedo anima viva , non mi reggo in piedi , sbando , mi fermo e mi siedo , a questo punto non più cosa fare . Non vedo come uscirne, non è la paura o la solitudine che pesa , aspetto che qualcuno possa passare , per fortuna  passa un gruppetto di ciclisti spagnoli su mountain bike a cui chiedo  come proseguire e dove posso incontrare la carretera , riusciamo a capirci , con le ultime forze rimaste e con la voglia di uscirne  il prima possibile , percorro gli ultimi due chilometri  fine alla carretera . Sfinito mi siedo su un masso , mi scarico lo zaino , dall’altra parte della strada vedo seduto un pellegrino francese , Bernard , anche lui stanco e nelle mie stesse condizioni , il quale ha già provveduto a chiamare l’ospitalera di Oliva di Placencia che ci verrà a prendere con la macchina per andare in albergo distante 8 km , dopo dieci minuti arriva Monica che ci porta al suo albergo dove trovo Steve , pellegrino inglese . Loro si fermeranno solo per la notte , ripartiranno subito il mattino dopo , io decido di fermarmi e prendermi un giorno di riposo , Monica mi da una camera  singola al piano terra , viste le mie non buone condizioni .  Una birra fresca al bar in compagnia , dove prenoto per la cena , torno in albergo , doccia e lavaggio della biancheria di 2 giorni che stendo  poi in strada ad asciugare .  Di cena zuppa , prosciutto arrosto con patatine , gelato e vino in abbondanza per recuperare le forze . In televisione dopo la solita corrida , danno la partita di calcio fra Barcellona e Atletico Madrid , seguita dai molti  tifosi del bar .

13 tappa…………………….km 27