14 – via della plata…….11.5

 

da Embalse de Alcantara a Galisteo

Passato l’Embalse de Alcantara si cammina lungo la nazionale 630 , strada con molte curve e un traffico pesante , a causa lavori per l’ave . Il sentiero pietroso sulla dx. della carrettera è più volte interrotto , molti frecce del cammino portano nel nulla , questo fino a Canaveral . Dopo questa città , lasciata la carretera , il sentiero diventa ondulato fra pascoli e boschi di querce , alla fine una lunghissima calda camminata . Yosè si sveglia molto presto e parte subito , io me la prendo comodamente , faccio colazione già compresa nel costo dell’ostello ,  incamminandomi poi per Grimaldo , in una mattina fresca e con leggero vento . Altra colazione a Canaveral , proseguo su strada asfaltata fino all’Eremita di san Cristobal , dove inizia un sentiero  che sale in mezzo ad una pineta , si scende e si riattraversa  la carretera , sempre per prati e boschi raggiungo una ragazza pellegrina coreana , Dayung , che si trova ad aver paura incontrando un gruppo di tori che pascolano tranquillamente ai lati del sentiero . Con lei arrivo alla fine del sentiero che sbuca a Grimaldo , dove al bar trovo Leo , dolorante ad un piede ed in attesa di un autobus che lo porterà da un dottore per una medicazione  e Genevie , una signora francese , che fa il cammino parte a piedi , ma molto in autobus . Un breve riposo , non essendo molto stanco , decido di proseguire per Galisteo , me ne pentirò alla fine della giornata , troppo tardi , avendo sbagliato a calcolare i tempi  studiando male il percorso . M’incammino sulla carretera ,  dopo due km. circa un automobilista si ferma , vedendomi come pellegrino e conoscendone il percorso che di deve fare , mi dice che sto sbagliando strada . Gentilmente  mi da un passaggio e mi riporta all’inizio del sentiero giusto che avevo superato senza vederlo . Riprendo il cammino su  un sentiero , pochi alberi che un pò riparano dal sole , mi fermo  solo per mangiare all’ombra di due grossi lecci . Scendo verso San Gil ma anche qui sbaglio strada , ho perso di nuovo le mie amate frecce gialle , nessuna persona in giro per le strade , per il caldo quasi tutte le case del villaggio sembrano disabitate , nessun cartello stradale per qualsiasi direzione . Vedo un canale , penso sia una giusta direzione ,  cammino lungo la sua sponda per quasi 5 km  senza incontrare nessuno e nessuna casa , decido di ritonare indietro verso San Gil , riesco a fermare un raro automobilista di passagio che mi indica la giusta strada dove trovo di nuovo le frecce . Un cartello mi segnala che mancano ancora  5 km a Galisteo , da fare su strada asfaltata , piena di curve e saliscendi continui . Finalmente a Galisteo dove trovo l’albergo dei pellegrini  chiuso , ma un cartello sulla porta dice che è tutto prenotato. Sul cartello c’è un numero telefonico , chiamo e mi risponde l’ospitalera , abita li vicino , viene per cercarmi un taxi per farmi accompagnare in un altro albergo , non trova nessuno , vedendomi assetato va casa sua a prendermi un bottiglietta di acqua fresca , decide di accompagnarmi lei con la sua macchina  ad un albergo , appena 1 km  fuori dal paese , dove trovo finalmente una camera e dove mi fermo anche per cena : gazpacho freddo , carne e patatine fritte . Sono stanco veramente , i piedi e le gambe sono a pezzi , spero di aver imparato qualcosa da questa orribile giornata .  La signora  dice che fino a pochi giorni prima le cime dei monti e delle colline circostanti erano bianche ricoperte dalle recenti nevicate .

12 tappa………..km 48

13 – via della plata ……10.5

 

da Caceres a Embalse de Alcantara

Tappa lunghissima e faticosa , sino a Casar de Caceres si cammina su carretera , priva di marciapiedi , nessun riparo dal sole , rettilinei lunghissimi , subito dopo Casar il cammino scorre piacevolmente con saliscendi continui in alto sulle colline . Quando si è nelle vicinanze  dell’Embalse , ci si immette sulla carretera 630 fino all’albergo che si raggiunge su uno sterrato che scende al lago , in un km . Ottima colazione preparata in casa  ,  andiamo poi assieme a visitare  Caceres , che ieri sera non abbiamo visto , una bella città dai molti monumenti e diverse sono le chiese , ben illuminate dalla luce dell’alba . Poca gente in strada per le prime attività del giorno , pulizia delle strade e prime aperture dei negozi e infomazioni per trovare le frecce che ci indirizzeranno verso Casar de Caceres . Come al solito ognuno va con  il suo passo , io resto dietro , sbaglio più volte strada ma sempre ricomincio speranzoso che sia l’ultimo errore , passo davanti ad una chiesa dedicata a Santiago vedo in lontananza un gruppo di pellegrini , con calma mi avvicino a loro , li raggiungo : sono 11 donne italiane e svizzere ,  amiche fra loro , abitano tutte sul lago Maggiore , stanno facendo solo alcune tappe del cammino , mi fermo lungo il sentiero per pranzare , simpatiche ma chiaccherone , sarà molto difficile camminare assieme , ad una di esse piace il mio bastone che poco prima avevo un pò incrinato , glielo regalo ed è molto contenta . Dopo averle salutato , proseguo attraverso un paesaggio , quasi vulcanico , costituito da grosse pietre nere , bombe di milioni di anni fa sparsi ovunque , ritrovo poi Paola , Daniela e Cristobal fermi a riposarsi dopo aver mangiato , fermandomi anch’io in loro compagnia per un’ora. Nel frattempo ci raggiungono anche le 11 donne , con loro riprendiamo il cammino , ma lasciandoci quasi subito per poter scendere tranquillamente un sentiero pericoloso , molte sono le deviazioni dovendo superare un cantiere dell’autostrada per raggiungere infine  la carretera lungo il lago , sempre troppo asfalto e molto traffico . Arrivo  all’albergo ,  gia pieno e prenotato , trovo Carlo e Yosè il quale confabula un po’ con l’ospitalero e alla fine mi cede il suo letto , spostandosi lui su  un nuovo materasso messo sul pavimento di un  corridoio superiore .

11 tappa………….km 38

12 – via della plata ….9.5

 

da Alcuescar a Caceres

Tappa lunga ,  tutta pianeggiante tranne una breve salita dopo Valdesolar per arrivare a Caceres  . Si attraversano zone coltivate e pascoli ,molti i terreni incolti . Ci si sveglia presto come al solito , dopo colazione tutti partono con il loro passo , io tranquillo li seguo a distanza  incontrando sul cammino alcune pietre migliari romane e un antico ponte romano ad una sola arcata . Pranzo a lato del sentiero , vicino ad una stazione di servizio della carettera parallela al cammino , di li a poco vedo arrivare Yosè , un saluto ma subito riparte con il suo passo , più veloce del mio. Cielo nuvoloso ,  un po ventilato , non caldo quando arrivo al secondo ponte romano con diverse arcate , ben conservato , incontro alcuni pellegrini che fanno il cammino in bicicletta , ma nessun a piedi . A Valdesolar  ritrovo tutti gli amici in un  bar , anche Mario il livornese che , ha deciso di non proseguire il cammino a causa dei grossi problemi ai piedi , domani rientrerà in Italia con un bus via Madrid . Mi dispiace perdere un amico con il quale ho condiviso questi primi giorni ma ci ripromettiamo di rivederci presto risentendoci al mio rientro . Daniela e Paola ripartono con Cristobal per Caceres , io mi fermo per riposare , anche per il troppo caldo , ripartendo dopo un paio di birre fresche  . Quando le due amiche arriveranno a Ccesres cercheranno un alloggio anche per me . Quando vi arrivo , molto dopo di loro , vedo venirmi incontro  Paola che mi accompagna all’appartamento che hanno trovato  : tre stanze , soggiorno cucina e bagno , siamo in sei : io con Yosè , Cristobal con Carlo , Daniela e Paola nella 3′ stanza . Si decide di preparare una cena comune , e dopo le docce ,  andiamo al supermercato per  spesa , prepareranno una grande pasta al tonno , petti di pollo e molte fragole , una buona bottiglia di vino oltre alla birra . Le due ragazze cucinano mentre mi riposo , una cena speciale con una bella compagnia di amici pellegrini ! Dopo aver rimesso in ordine cucina e soggiorno ,tutti a letto .

10 tappa………………km 37

11 – via della plata ….8.5

 

da Meride ad Alcuescar

Oggi si sale dalla pianura di Meride ad Alcuescar , posta su un altopiano , salendo decisamente di quota , la tappa sarà piacevole ma impegnativa. Usciti da Meride una prima parte si fa su una carettera abbastanza trafficata , i rimanente  due terzi su stradine di campagna molto solitarie. Fino ad Alyucen non è faticoso , ma l’attraversamento del parco del Cornalvo sarà uno dei tratti più duro con alcune corte e secche salite ,un cammino davvero solitario  . Ci si sveglia con una leggera pioggerellina , parto solo al buio , molto presto , chiedo indicazioni a qualche raro passante come uscire dalla città e come raggiungere  Proserpina .  Passo vicino all’acquedotto romano , al buio del mattino e con le luci artificiali ha tutto un suo particolare fascino . Senza sbagliarmi , arrivo al lago di Proserpina , da cui gli antichi romani derivavano l’acqua per la città di Meride , ancora oggi si vedono dei resti ben conservati . Lasciato il lago e l’asfalto , per sentieri sterrati  raggiungo Aleucyn dove faccio colazione e dove ritrovo gli altri amici . Riprendo il cammino in solitaria per Alcuescar dove si arriva al Monastero della Misericordia dopo aver camminato per  40 km , in una tappa  che non aveva mai fine  . Trovo l’albergo del monastero momentaneamente chiuso , poche formalità per l’ingresso e difficoltà a reperire un letto , ritrovo Mario e le altre , con lui mi sistemo in un gran camerone al 2′ piano , con oltre 70 posti letto , il primo è gia pieno di pellegrini , donativo di 5 euro per il letto , la cena e la colazione con l’impegno a tutti di sistemare  e riordinare  , dopo la cena il locale, lavare, asciugare e ritirare i piatti al loro posto .  Avvisano che tutte le porte del monastero saranno chiuse  alle 21 e riapriranno alle 7 del mattino successivo , al suono di una campanella . Programmo con Mario il cammino del giorno successivo , mentre Daniela e Paola , avendo terminato le loro ferie  a disposizione , ci lasceranno presto con la promessa di rivederci  . Abbiamo parlato fra noi dei molti problemi , anche personali , che ognuno ha , questo è senz’altro un aiuto reciproco .

9 tappa …………………..km 39

10 – via della plata ….7.5

 

da Torremeyos a Merida

I primi chilometri sono paralleli alla carretera nacional , successivamente il cammino si inoltra tra i campi , piacevoli saliscendi entrando in Meride sul ponte romano , più avanti hanno costruito  il ponte moderno di Calatrava , molto bello . Si parte tutti assieme ma subito ci si lascia ,  ognuno cammina per suo conto , con il proposito di trovarsi tutti nel pomeriggio all’albergo del pellegrino di Meride . Questa è una breve tappa tranquilla , con il solito caldo , arrivo a Meride con Cristobal , all’ingresso della città  mi fermo in un bar per colazione , riordinare le idee , subito dopo trovo l’albergo dei pellegrini posto lungo il fiume a lato di un bel parco , avrei intenzione di proseguire direttamente per Alcuescar , gli altri mi convincono a fermarmi ed hanno ragione , la città di origine romana merita di essere visitata  . Lascio lo zaino e con gli amici pellegrinio del gruppo che si è formato in questi giorni , Mario , Daniela , Paola , Cristobal e Yosè’,  cominciamo la visita iniziando dall’Alcazar , conservato molto bene , attraversiamo la città per arrivare al teatro romano , simile al teatro romano di Borsa , che avevo visto in Siria . Chissà cosa rimarrà rimasto di bello in quel paese così devastato dalla guerra ? Al mercato per i soliti acquisti di frutta e dei buoni panini al prosciutto , per la cena e per il cammino di domani . Compero un frutto , molto particolare , simile al frutto del cedro che avevo mangiato in Libano , una vera prelibatezza che poi ho poi diviso e fatto assaggiare a tutti . Si ritorna in albergo ma riesco subito con Yosè per andare a vedere da sotto il ponte romano , un giro nel parco per  circa 5 km , veramente tenuto bene , una buona birra fresca  al bar , torno all’ostello per cena con i panini  nel parco , gli altri hanno già cenato . Notte insonne per il gran caldo e la forte umidità .

8 tappa…………….km 16