SFIDA : dopo tutto, uno è sempre curioso di conoscere il proprio destino .
Oggi dobbiamo arrivare entro le 14 a Corte Sant’Andrea per attraversare il Po sulla barca , da noi prenotata ieri sera . Quindi alle 7 siamo già in cammino , non prendiamo la francigena ufficiale , ma per sentieri e per cascine su sterrati arriviamo a Corteolona, breve colazione in un bar e subito via fermandoci subito dopo a Santa Cristina per un timbro sulla credenziale , posto tappa importante della francigena . Per non perdere ulteriore tempo decidiamo di percorrere la statale fino a Lambrinia , molto trafficata e abbastanza pericolosa ; prima di salire sull’argine del fiume Lambro , la fame si fa sentire e un ristorante a prezzo fisso trovato lungo la strada fa per noi . Siamo sul terrazzo esterno per il pranzo , si fermano due pellegrine inglesi , Anna e Francesca , cinquantenne ,partite dall’Inghilterra con un calesse trainato da due cavalli , un altro bellissimo cavallo a lato di scorta , bianco con un pelo foltissimo anche su tutte e quattro le zampe che intendono portare in dono a Papa Francesco . Questo loro cammino serve a raccogliere fondi a favore di una associazione inglese per aiutare i malati di Alzheimer . Loro ripartono subito, non possono attraversare il Po in barca , devono fare la statale , noi siamo in ritardo essendo passata gia’ l’una , mangiamo velocemente , chiedo un eventuale passaggio in macchina per arrivare all’imbarco , Carmelo , un siciliano doc , si presta ad accompagnarci e così senza fatica facciamo gli ultimi 10 km . Corte Sant’Andrea è un piccolo agglomerato parzialmente ristrutturato di vecchie cascine , saliamo con la macchina sull’arginedel Po e al molo d’imbarco troviamo già altri due pellegrini tedeschi in attesa . Il Po e’ largo oltre 200 mt in quel punto e profondo circa 8 , scorre placido e tranquillo , sulla sponda alcuni pescatori sono intenti di pescare . Alle 14 arriva puntuale Danilo , il traghettatore ,il caronte di questo secolo , che in mezz’ora in motoscafo ci porta in Emilia : il letto del Po si allarga fino a 400 mt , ma e’ molto meno profondo , solo chi conosce il fiume sa come non insabbiarsi . Passiamo da casa sua , i due tedeschi non si fermano , sembrano falsi pellegrini non avendo le credenziali : con Danilo parliamo del TRANSITUS PADI e dell’HOSPITIUM PEREGRINORUM , lavoro che fa da oltre vent’anni trasportando e accogliendo pellegrini , come volontario in cambio di una piccola somma . Dice che alle 16 si terra’ una conferenza su san Colombano e i suoi pellegrinaggi , tenuta da un’insegnate storica universitaria. Dopo la registrazione del nostro passaggio sui suoi documenti storici , noi partiamo per Caldenasco , distante 3 km , dove abbiamo prenotato per la notte ,faccio una doccia veloce e mi cambio , tornando subito dopo a piedi solo a casa di Danilo per la conferenza . Non molto interessante questo incontro in giardino in riva al PO , bella la sua antica casa conservata dove trovo 15 signore del CIF – Centro Femminile Italiano – di ispirazione cattolica , in contrapposizione all’UDI – Unione Donne Italiane , di sinistra : mi chiedono dei miei cammini , le esperienze vissute , gli incontri avuti con uomini e donne dei vari paesi attraversati ; personalmente non ho mai tenuto una conferenza, ma c’è sempre una prima volta. Rinfresco con salumi e dolci, accompagnati da un buon Gutturnio di San Colombanus . Ritorno a Calendasco in macchina , accommpagnato da unodella riounione del cif , in giardino ritrovo Lutz , poi una breve cena al ristorante – i templari – : agnolotti alla salvia con un piatto di formaggi . Nell’ostello sono alloggiati da molti giorni una ventina di migranti inviati li dalla prefettura di Piacenza : a detta dei gestori dell’ostello, questi ragazzi non fanno nulla durasnte il giorno , si alzano tardi , sono senza interessi o prospettive di un futuro , ricevono soldi dallo stato italiano , come pure i gestori . Questa sera hanno in programma una loro festa con loro musiche e canti . Parlo con la signora che gestisce l’ostello del nostro cammino , dei motivi per cui ognuno lo fa , che sia civile o religioso , nonostante lei , Marzia , sia atea e contro il papa e i preti , mi prega di accenderle una candela a san Pietro. E’ la seconda persona incontrata che mi chiede questo , spero proprio di ricordarmi