Ieri sera a cena , dopo una carbonara abbondante , non sono riuscito a finire la tagliata , assicurandomi cosi’ il pranzo per oggi ; la cameriera russa , proveniente dalle isole Curili a sud est della Kamchatka , mi ha preparato dei panini . Esco alle prime luci dell’alba , anche se potrei fare con più calma , ma non riesco a stare a letto : lascio questa grande periferia di Roma , mi incammino in salita su un sentiero per la madonna del Sorbo : ancora ai lati del sentiero , immondizie e i rifiuti di ogni genere abbondano . Bella la chiesa della Madonna del Sorbo , isolata in alto , lontana dalle strade , immersa nel silenzio del bosco . Proseguo verso Formello , non trovando la francigena , prendo la Cassia , ritrovandola rientrare dopo il centro sportivo della Lazio , veramente un grande impianto . Il sentiero sterrato attraversa la campagna romana con vista sui colli , cammino a lato di un torrente con acque limpide e pulite che attraverso su dei grossi massi , facile ma da prestare sempre attenzione per non bagnarsi . Si sale all’ISOLA FARNESE , bel paesino con castello e borgo medioevale ben conservato , non riesco a vedere la necropoli etrusca di Veio . Ora sempre in salita per La Storta , sono sulla Cassia : qui il silenzio è finito , il traffico intenso da e per Roma è indescrivibile , macchine parcheggiate in ogni dove , ostruendo i pochi marciapiedi o qualsiasi zona pedonale di transito . Peggio di Milano , ma ormai devo abituarmi a Roma . Una fermata ristoratrice al bar , per capire dove sono e ttrovare la casa dalle suore sulla Cassia , al n. 1516 . È primo pomeriggio e non e’ tardi , sebbene abbia camminato oggi per oltre 30 km , trovo subito la loro casa : una anziana suora mi riceve e mi accompagna alla camera , bella ed accogliente . Bagno , riposo e ultimo lavaggio della biancheria . Domani sarò a Roma , ultima parte di questo mio cammino che mi ha dato molto in tutti i sensi . Resto in attesa che le suore completino in cappella le loro preghiere , alle 19,30 ceno in refettorio , maccheroni , scaloppine con fagiolini , insalata e mela : sono al tavolo con una coppia di pellegrini svizzeri cinquantenni , che parlano solo francese , partiti 47 giorni fa dal Gran San Bernardo . La ventina di suore, tutte piuttosto anziane , cenano da sole in un’altra sala . Dopo due mesi di cammino , fatto in due periodi diversi nello stesso anno , domani sarò a Roma e sarà una grande emozione averla raggiunta , come a Santiago lo scorso anno .