armenia………….t.i.

da terre incognite

ARMENIA

Chiese e monasteri nel Caucaso.

L’Armenia è una piccola repubblica (grande come Piemonte e Valle d’Aosta) eurasiatica situata tra Mar Nero e Mar Caspio nel settore meridionale della regione Transcaucasica, circondata da Georgia, Azerbaijan, Iran e Turchia e senza sbocchi al mare.    Si tratta di un altopiano disteso ad un’altezza di 1500-200’m di altitudine, contornato da una serie di vulcani spenti che arrivano a superare i 4000; roccioso e sterileper un terzo, per il resto è adatto a pascoli e l’agricoltura risulta possibile  soltanto nelle piane vallive grazie ad unantica rete di canali artificiali.     Il clima continentale offre inverni rigidi ed estati con scarse precipitazioni.   Unica grande risorsa idrica il lago Sevan, grande quattro volte il Garda, a quasi 2000 m di quota. Nonostante queste non allettanti condizioni, il territorio armeno è sempre stato oggetto di interessi per la sua posizione mediana di transito tra l’Est asiatico e l’Ovest mediterraneo, finendo per diventare uno stato cuscinetto tra le potenze regionali.   La prima civiltà ad affacciarsi alla storia è stata, nel IX sec. a.C, il regno di Urartu, seguita nel tempo da Persiani e Greci, finchè il regno armeno esteso fino al Mediterraneo venne conquistato dai Romani.    La vera svolta si registrò nel 301 d.C., segnandone profondamente la cultura e il carattere, con l’introduzione del cristianesimo, che ne fece il primop stato ad  adottare la nuova religione e un’isola di cristianità in un mondo prima pagano poi islamico, un Medio Oriente con chiese e campanili circondato da moschee e minareti.    E una fede radicata ha prodotto anche un forte spirito nazionale tuttora perdurante.    Poi fu la volta di Arabi, Bizantini, Selgiuchidi, Mongoli e Tartari, quindi l’annessione da parte dei vicini più forti, Persiani e Turchi.  Il rapporto durato 400 anni con questi ultimi, grazieb anche alla differeenza etnica e reliogiosa, fu devastante, culminato nel 1915 con un vero genocidio costato un milione e mezzo di vittime e da quattro a sei milioni di sfollati da quella che viene definita la diaspora armena, il doppio degli abitanti attuali.     Nel 1922 divenne la piùpiccola delle repubbliche dell’Urss, per ottenere infine l’indipendenza nel 1991.   Ma tensioni e conflitti con i vicini azeri permangono tuttora.      Una delle caratteristiche del paesaggio armeno, costituito da spoglie monbtagne laviche fdisseminate di pascoli montani, dove ancora vivono capre selvatiche, mufloni e camosci, è data dalla costante presenza di chiese e monasteri medievali fortificati, fortezze, caravanserragli lungo la Via della Seta e croci di pietra khatchkar (l’espressione più diffusa della religione armena), eretti nei punti più impensati con la scura roccia di tufo vulcanico, spesso dominati dall’imponente cono del monte Ararat (5165 m), la motagna dell’arca du Noè.     La semplice e peculiare architettura religiosa armena ha finito per influenzare non poco anche l’arte religiosa in Occidente.    Altra peculiarità locale il cognac, apprezzato in tutto il mondo.

L’itinerario

Un viaggio in Armenia non può ovviamente a prescindere dagli edifici religiosi, i quali tracciano anche la storia di questo popolo.   Nella capitale Yerevan, fondata nel 782 a.C. (quindi 29 anni prima di Roma) e capitale di svariati kanati musulmani e di governatorati persiani, dove lo stile sovietico si fonde con l’architettura armena, da non perdere il monumento al genocidio armeno, il museo di storia nazionale e ilmuseo Matenadaran con i suoi preziosi codici miniati.      Nei pressi si trova Erchmiaddzin, sito Unesco, capitale religiosa e spirituale dove risiede il Catholicos, il papa armeno, disseminata di edifici di varie epoche da non perdere la chiesa di Santa Hripsimè, eretta nel 618, e con i resti seicenteschi della cattedrale di Zvartnots, patrimonio Unesco, consuiderata una delle più belle chiese al mondo.    Verso sud si visita il monastero fortificato di Khor Virap, dominato dal profilo innevato dell’Ararat, la regione vinicola di Vayorts Zot, il monastero trecentesco di Noravank, riccamente affrescato, e quello di Tatev, capolavoro dell’arte armena.    Le abitazioni trogloditiche di Goris, risalenti al V sec., precedonpo la visita al caravanserraglio di Selim, delle croci di pietra di Noraduz risalenti al IX-XVIII sec. edue chiese erette nbell’874 in posizione panoramica sullo smeraldino lago Sevan.    Verso nord invece si visitano due complessi monastici di rara bellezza, Sanahin e  Haghpat, entrambi del X-XIII sec. e siti Unesco, quindi il monastero trecentesco di Saghmosavank, uno dei più belli del paese, l’imprendibile fortezza di Amberd dell’XI sec. con vista sull’Ararat, la montagna sacra degli armeni, e infine il tempio ellenistico di Garni dedicato al dio Sole (I sec. d.C.) e il monastero rupestre di Ghegard, sito Unesco, apice dell’architettura medievale armena.

 

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Viaggio organizzato dal Touring Club Italiano e Boscolo Tours .

Partenza da Milano Malpensa alle 19.20 del 22.8.2008 , via Monaco , con arrivo ad Yerevan il mattino dopo alle 4 .

Ritorno il 30.8 con partenza da Yerevan alle 4.45 , via Monaco , arrivo a Milano Malpensa alle 8.00

Programma

23-8-2008……..    Yerevan

Si arriva all’alba a Yerevan (ore 5 locali, che corrispondono alle 2 ore italiana). Dopo qualche ora di riposo in hotel, alle 10 inizio della visita in città che si trova a 1800 mt di altitudine in una valle circondfata da colline. Ha circa un miliione di abitanti, poco mneno della metà della pèopolazione complessiva del Paese. Yerevan è vivace, e i colori dominanti sono il rosa albicocca degli edifici in tufo e il verde dei parchi e dei giardini. La visita inizia con una panioramica del centro, con Piazza della Repubblica, Piazza dell’Opera, quartiere studentesco; poi la gigantesca statua di Mayr Hayastan (Madre Armenia), l’area archeologica di Erebuni, il Museo Matenadaran che raccoglie gli antichi manoscritti miniati, ed infine Tsitsemakabert, commovente Museo del Genocidio Armeno.

24-8-2008……………Echmiadzin  (km 150)

Oggi si visitano i luoghi più antichi dell’Armenia. La prima visita è Zvartnots (Cattedrale degli Angeli), dove si ergono le rovine di quella che veniva considerata una delle più belle chiese del mondo: eretta nel VII secolo, fu distrutta da un terremoto tre secoli dopo. Poi si visita la chiesa di Santa Hripsimè, costruita nel 618: con quattro absidi che creano la forma a croce all’interno, è una delle chiese più belle in Armenia, affascinante nella sua semplicità solenne e nella soluzione armonica delle composizioni architettoniche. Si arriva poi a Echmiadzin, sede del Papa armeno, luogo di importanza suprema  e grande spiritualità per i cristiani armeni. Visita alla Mayr Tachar (Cattedrale Madre), costruita negli anni 301-303 e considerata come la prima chiesa cristiana in Armenia e una delle primne chiese cristiane nel mondo. Visita alla chiesa di San Gasane, martire del IV secolo. Sosta alla zona archeologica di Metsamor: nel 3000 a.C. la località era un importante centro metallurgico. Gli scavi stanno riportando alla luce reperti di grande interesse. Rientro a Yerevan per la notte.

25-8-2008…..Sevan-Ayrivank-Noraduz (km.250)

Si parte per il lago Sevan, posto a 2000 metri slm, detto anche “lo smeralfdo dell’Armenia” perchè il colore dell’acqua varia a secondo della luce. Visita ai monasteri di Ayrivank e di Goshavank, entrambi del XII secolo e con magnifiche khatchar. Pomeriggio visita a Noraduz, sulla sponda occidentale del lago: la cittadinaconserva monumeni di epoche diverse ma l’interesse maggiore è costituito dal cimitero, ora museo, con circa 1000 khatchar di grande bellezza. Le croci venivano poste per onorare i defunti oppure per ricordare avvenimenti importanti. Per le cattive condizioni della strada nonb si visita il monastero di Hagartsin. Si rientra a Yerevan per la notte.

26-8-2008………..Ashtarak-Ambered-Tegher-Mughni-Kasagh (km150)

Prima tappa a Ashratak, affacciata sulla gola del fiume Kasagh, interessante per il ponte di pietra del XVI secolo e per la chiesa di Sant’Astvatsatsin. Poi si sale la montagna fino ad Amberet, posta a 2300 m. con splendido paniorama sui monti Ararat e Aragats; qui ci sono i resti dell’imponente fortezza che nesasuno riuscì ad espugnare e il monastero di Tegher con la chiesa del XIII secolo. Nel pomeriggion si prosegue per il villaggio di Mughni dove c’è l’omonimo monastero per passare poi al monastero di Saghmosavank (il monastero dei Salmi,XIII secolo) e il monastero di Hovhannavank, del VII secolo, situato proprio sull’orlo della gola del fiume: al suo interno, bellissime khatchar a ricamo (croci di pietra, emblematiche espressioni della religione e della cultura in Armenia). Rientro per la notte ad Yerevan.

27-8-2008………Alaverdi (km.400)

Oggi siamo nell’Armenia settentrionale, quella parte che confina con la Georgia e che viene chiamata la Svizzera armena in quanto ricoperta di foreste. Si visitano i monasteri di Haghpat e Sanahin dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Haghpat è una vera e propria perla appollaiata sulla gola del fiume: le parole non bastano per descrivere l’atmosfera e lo splendore architettonico. L’insieme si compone di più chiese, gavit (atrio), cappelle, diversi monumenti di architettura laica, semi-laica e memoriale. Il monastero di Sanahin è un affascinante complesso din edifici ricoperti di muschio, pieno di tombe antiche, cappelle annerite e gallerie medievali per lo studio dove gli allievi stavano seduti su panchine disposte su entrambi i lati. E naturalmente khatchkar dappertutto. Snahin significa “più vecchio di quello” in riferimento a Haghpat, costruito successivamente. Altra sosta ad Odzun per visitare la basilica e l’antichissimo monumento che si trova a fianco (un memoriale, ma la gente del posto crede che abbia il potere di favorire la fertilità). rientro a Yerevan.

28-8-2008……..Khor-Noravank (km.240)

Intera giornata di escursione nel sud dell’Armenia, il paesaggio è dominato dalla vista dell’Ararat (5165m), la montagna più alta del paese: anche se oggi è tutta in territorio turco, gli armeni la considerano il loro simbolo e ne sono legati in modo struggente. Quasi al confine con la Turchia, si visita il monastero di Khor Virap (pozzo profondo), famoso luogo di pellegrinaggio affacciato sui vigneti (il vino dell’area è ottimo), nidi di cicogne e pascoli; fu il luogo di prigionia di San Gregorio Armeno per poi visitare la chiesetta del villaggio di Areni. Più avanti visita del complesso monastico di Noravank (nuovo monastero), centro spirituale fra i più importanti dell’Armenia medievale, in posizione suggestiva, capolavoro architettonico di una bellezza unica, ricco di sculture e rilievi, e con colori stupendi in tutte le stagioni. Il monastero si compone di tre chiese e alcune piccole cappelle. Rientro a Yerevan.

29-8-2008…..Garni-Ghegard (km.90)

Si parte per la regione di Kotay, a est di Yerevan, dove a Garni si visita il tempio tardo ellenistico dedicato a Elio, il dio del sole dei romani. Si prosegue per Gherard (lancia) e visita al monastero rupestre che prende il nome dalla lancia che trafisse il corpo di Cristo. Il monastero si trova in una gola profonda e spettacolare. Nel territorio del monastero ci sono chiese, cappelle scavate, celle e decine did magnifich khatchkar. All’esterno del monastero, vicino al ruscello, c’è un luogo per i matagh (sacrifici) tuttora utilizzato. Si ritorna al villaggio di Garni, prima di ritonare a Yerevan per visitare il Museo Etnografico.

30-8.2008 rientro a Milano