Ho preso la decisione di fare due tappe lunghe anziche’ tre brevi come avevo programmato , sveglia alle 7 e abbondante colazione in albergo , incamminandomi riattraverso di nuovo piazza Castello, il corso Regio Parco , costeggio il Po e dopo aver superato la Stura di Lanzo , cammino lungo il perimetro esterno del cimitero monumentale di Torino ancora chiuso , ma molte persone sono in attesa dell’apertura . Il meteo prevede pioggia , ora molte nuvole ma con temperatura fresca si cammina bene . Si raggiunge il Po per un sentiero nel parco passando poi su una pista ciclopedonale che costeggia un canale dell’ a e m , fino a San Mauro Torinese , di nuovo si riattraversa il Po su un ponte solo pedonale , proseguo per Castiglione Torinese , dove cerco il parroco per farmi timbrare la credenziale , non lo trovo essendo fuori per i suoi impegni pastorali come mi dice una signora che abita li vicino , pazienza . Seduto a riposarmi in un bar del paese , un signore si siede vicino e mi parla del suo cammino di Santiago , tutto entusiasta e pieno di bei ricordi . Lasciata questa cittadina , entro in Gassino Torinese , la cui chiesa ha una grande altissima cupola ben visibile da ogni dove , seguo i cartelli della Francigena verso Bussolino , ad un bivio sbaglio e proseguo diritto , fino a quando una macchina si ferma , l’autista che risulta essere il pellegrino di Santiago incontrato a Castiglione , mi dice che sono fuori cammino , gentilmente mi riporta indietro in macchina al precedente bivio dove avevo sbagliato ritrovando ben indicato il pellegrino bianco .Con poco traffico costeggio il canale enel , attraverso piana S. Raffaele , prendo la via dei campi che in buona parte passa accanto al Po , un cartello segnala che una volta li esisteva un antico porto sul fiume , cammino in mezzo a filari di alberi , ai lati grandi estensione di campi appena arati pronti per la semina , improvvisamente il sentiero scompare , e’ stato arato pure quello , attraverso il campo appena lavorato , passo un fosso con poca acqua , molte erbacce e rovi ai lati , ritrovo la statale , in poco tempo , dopo il ponte stradale sul Po , arrivo a Chivasso . Dopo il ponte a destra , attraverso un parco a lato del fiume fino alla centrale elettrica e alla chiusa dove inizia il canale Cavour , esempio di archeologia industriale ben conservata , ora seguo fedelmente la Francigena in una campagna ben ordinata e lavorata , molti contadini su macchine agricole sono al lavoro nei campi , ci si saluta con un breve cenno con la testa , arrivo alla stazione di Torrazze Piemonte ,trovandola chiusa , anche se tuttora è una regolare fermata dei treni regionali . Provo diverse volte a telefonare per prenotare per domani sera all’ostello di Vercelli , senza riuscirci , vedremo domani cosa potrò fare . Alla fine oggi ho camminato per oltre 42 km , comincio a sentirsi la fatica . Entro in questo paese anonimo , trovo un solo bar dove fermarmi per una birra , locale pure sala giochi , vedo il campanile e trovo la chiesa , cerco il parroco che è fuori per altre funzioni . A lato della chiesa l’oratorio San Domenico Savio con molti ragazze e ragazzi intenti a giocare , alcune mamme li vicino osservano e parlano fra loro , una mi fa entrare in casa per aspettare il parroco, in attesa del suo rientro . Alle 18,30 arriva Don Patrizio , sacerdote di colore che arriva dal Ruanda , di corsa e tutto trafelato , mi accoglie indicandomi la camera posta dietro il suo studio-sacrestia che è collegato direttamente alla chiesa . Dal suo studio passano tutti le ragazze e i ragazzi per andare in chiesa per la messa , una partecipazione attiva con molti canti, infatti dalla mia camera , a lato della stessa , si sente tutto e sembra quasi di essere in chiesa e di partecipare direttamente alla funzione religiosa . E’ una camera ripostiglio , con un po’ di tutto , senza serratura , ma ha un bel bagno appena rifatto , acqua molto calda che mi ristora dalla fatica . Riprovo a telefonare a Vercelli , ancora senza alcuna risposta . Al termine della messa , Don Patrizio che mi da le chiavi della casa e del cancello carraio per poter rientrare dopo cena in camera , dice di non preoccuparmi se sentirò dei rumori perchè alcune le mamme hanno organizzato una cena per i ragazzi in un salone dell’oratorio . Cena al ristorante , al ritorno e nelle prime ore della notte , non sentirò nulla , troppo stanco .