avenza…pietrasanta….valpromaro – 12

 

Sveglia alle 7 e colazione al bar vicino all’ostello , offerta a tutti i pellegrini dal parroco ; e’ la prima volta che mi capita , e’ un bel gesto nei confronti dei pellegrini  da parte del parroco . Torniamo in camera per salutare Piercarlo che partirà dopo di noi in bici per Lucca e proseguira’ per Roma  . Prima di iniziare il cammino di oggi , decidiamo di andare al mare lasciando gli zaini in camera per sentire il suo profumo , sembra vicino al centro citta’ dove ora siamo , ma a furia di girare fra campeggi chiusi e seconde case vuote , sbagliando spesso strada , arriviamo : rilassante sentire le onde che si infrangono sugli scogli , il profumo del mare e il poco venticello che asciuga il sudore . Rientriamo in ostello dopo aver camminato per oltre 13 km , ora un piccolo ma importante problema personale , ho rotto la cintura dei calzoni , che trovo da comperare in un negozio vicino alla stazione , bella  ed elegante , costa un capitale ma non posso farne a meno . Per  Pietrasanta prendiamo il primo treno in arrivo , evitando tutto il litorale della versilia , in 15 minuti siamo in centro : molto bella questa citta’ , il duomo e il monumento nella piazza centrale dedicato a  Castruccio Castracani . Ripartiamo per il nostro cammino entrando nella vera Toscana , bei sentieri nella natura con poco asfalto , diversi tratti lungo l’argine di un torrente . Ora siamo  a Camaiore dove e’ in corso una grande fiera lungo le vie del paese ,  festa del peperoncino nelle diverse qualità , penso uno più piccante dell’altro , in un altro momento  avrei comperato  alcune piante . Ora comincia la parte più difficile di oggi : bisogna salire su un ripido sentiero per 4 km superando un dislivello di 300 mt fino al passo di Montemagno per poi ridiscendere per altri 4 km a Valpromaro fino all’ostello del pellegrino . Stasera cena condivisa preparata dai due ospitaleri : spaghetti al pomodoro e insalata verde mista con tonno , del buon vino rosso e biscotti finale . Oltre a noi due e ai due ospitaleri , Guido da Tortona e Gianni da Brescia ,  c’è un pellegrino spagnolo , Yosè , viene da Burgos per andare ad Assisi facendo  il cammino di Francesco . Appeso alla parete un poster con incollate alcune fotografie dei vari ospitaleri che si sono qui succeduti nel tempo ad accogliere i pellegrini : fra loro c’è la foto del mio amico Alberto , di Como , veramente un grande . Durante la cena un grosso e forte temporale si scatena con tuoni e fulmini , ma siamo al coperto . Dal libro di Massimo Serafini  -io sul cammino di Santiago di Compostela- leggo e trascrivo una postfazione :

LE PERSONE Nell’arco della vita ne incontrerai milioni . Entrano nella tua vita , alcune senza che tu te ne renda conto , altre lasciano segni indelebili . Di alcune non rimane niente dopo il passaggio , di altre rimangono i profumi e i sapori . A volte ci aiutano a crescere semplicemente grazie al loro modo unico di essere uomo , o donna . Perché ogni persona è un universo a parte . Le vite si incontrano e si rincontrano . Nascono ferite , segni di dure e faticose lotte , o semplici dolci ricordi . Ma non c’è evento al mondo ugualmente unico e magnifico , forte e dirompente , imponente e grandioso e maestoso come l’incontro fra due anime . Due anime , una di fronte all’altra , nude e sole con le proprie essenze . Chiudi gli occhi e puoi vedere l’energia che emanano . E vedi tutto ciò che si scambiano , che condividono . Dopo di che sono tutti colori nuovi , più forti , brillanti , ricchi di sfumature .

Domani saremo a Lucca .

 

 

aulla…avenza – 11

 

Donativo e chiavi nella cassetta delle offerte fuori della chiesa , rapida colazione al bar , iniziamo il nuovo giorno sulla statale , consigliata , in quanto sulla francigena ufficiale, a causa delle ultime pioggie ,  troveremo molto fango . Intenso traffico su entrambe le carreggiate , una breve sosta lungo la strada presso una edicola dedicata alla Madonna del Buon Consiglio , dove sono vengono raccolti i nastri rosa e azzurri in ricordo delle nascite dei bimbi di questi paesi , nati in questi ultimi mesi , posti sotto la protezione della Madonna . Secondo colazione , nuova richiesta di informazioni per sentieri , onde evitare la statale : su strade sterrate lungo canali raggiungiamo Sarzana , attraversando sempre una lunga periferia e centri commerciali . Una persona , a cui chiedo informazioni , qui residente , ha fatto dei cammini come pellegrino , ci consiglia cosa vedere a Sarzana e il nome di un buon ristorante  : I SANI , ottime le linguine al pesce . Lasciamo gli zaini al ristorante per due passi in città per vedere il  forte molto ben conservato . Dobbiamo ora raggiungere Luni , ma per un mio errore o premura prendiamo l’Aurelia , non la francigena . Arriviamo a Luni , stanchi e con un forte sole pomeridiano , soliti problemi per Lutz , io con problemi intestinali , ma assetati prendiamo ugualmente dopo una bella birra , pèer non pensarci . Siamo in ritardo sui tempi programmati a causa degli errori di percorso ,  non possiamo fermarci a Luni , mancano ancora 6 km per raggiungere l’ostello presso la chiesa di san Pietro apostolo ad Avenza , dove alle 19 circa arriviamo alla chiesa accolti da un gruppo di donne e da una suora che pregheranno per noi per il nostro cammino . Il sacerdote ci accompagna all’alloggio , dove troviamo un ragazzo pellegrino giunto dalla val Chiavenna , Piercarlo , in bicicletta e diretto a Roma . Una birra per aperitivo prima di cena , poi al ristorante del pellegrino , stanchi ed affamati . Mi telefona il mio amico Mario da Livorno , compagno di cammino sulla via della plata per Santiago , fa sempre piacere sentire dei veri amici : con lui concordiamo di trovarci domenica a mezzogiorno a Lucca  per visitare la città e pranzare assieme , ecco il bello di ritrovarsi fra amici su un nuovo cammino .

 

 

pontremoli…aulla – 10

 

Lutz è un ottimo compagno di viaggio , capisce l’italiano e un poco lo parla : ci si intende bene e i nostri programmi coincidono , contento di averlo incontrato e di camminare assieme, un vero amico , come se ci conoscessimo da tempo , inoltre non russa . Alla sera si addormenta come un sasso , mentre io fatico sempre , ogni nuovo materasso dà sempre problemi , una volta sono le molle, un’altra rumori esterni o la stanchezza che si fa sentire . La nostra stanza e’ posta al 1° piano in un edificio adiacente all’ingresso , eravamo d’accordo con la signora del bed & breakfast per colazione alle 7,30 , scendiamo , la troviamo nel grande salone in nostra attesa con una abbondante colazione preparata per noi . Ieri sera abbiamo comperato due nuovi ombrelli , che ora tornano utili a causa della pioggia che riprende . Riattraversiamo il Ponte Vecchio, entriamo in centro per carruggi stretti ma caratteristici , troviamo il Duomo aperto ed entriamo per una breve visita , da rivisater quando sara’ possibile . Rinunciamo ai sentieri e procediamo su asfalto , attraverso piccoli paesi fino a Villafranca in Lunigiana , dove contiamo di fermarci per pranzo . Le cose belle accadono sempre quando meno te le aspetti : arriva una telefonata di Anna , che con Giancarlo stanno andando alla loro casa a Monte Antico , sono sull’autostrada della Cisa e potrebbero fermarsi per pranzare assieme . Li aspettiamo per pranzo , noi in attesa con un prosecchino mentre il proprietario del ristorante ci racconta la storia del suo paese , visitiamo poi  i ruderi del castello e della chiesa con la bella torre campanaria di San Niccolò , unica ancora in piedi e sulla piazzetta un monumento a Dante Alighieri, con alcuni passi della Divina Commedia . Sono arrivati Anna e Gian con Full , il loro (quasi) cane , un buon minestrone e secondi a piacere . Approfitto per lasciare loro un po’ di carte e documenti raccolti in questa prima parte del cammino, quasi due chili in meno poi da portare nello zaino , inoltre ci portano gli zaini all’ostello di Aulla presso l’Abbazia di San Caprasio, risparmiandoci così la fatica e il peso dei prossimi 15 chilometri . Salutiamo , augurando loro un buon soggiorno a Monte Antico , noi riprendiamo il cammino su pista ciclabile , in mezzo ai boschi senza traffico, osservando alcuni dei pochi castelli rimasti  nella Lunigiana . Il tempo e’ sempre nuvoloso, ma almeno non piove . Eccoci ora ad Aulla , una cittadina per niente bella , traffico e molti centri commerciali , poca segnali per raggiungere l’Abbazia sede dell’ostello sulla francigena , posto in periferia lungo il fiume Magra .All’ostello ritroviamo gli zaini , due ragazze ci fanno visitare il museo ,   illustrandoci i reperti esposti e la storia di san Caprasio , offrendoci un buon caffe’. Anche il museo era stato sommerso dalle acque durante l’alluvione del novembre del 2011, rovinando molto il lavoro di restauro. Oggi il fiume , nonostante le piogge di questi giorni , non spaventa , ma quando le acque hano riempito tutto il letto alzandosi di oltre 6 metri , esondando e allagando tutto lì attorno , deve essere stato una cosa tremenda . Eventi che purtroppo e troppo spesso si ripetono in Italia ,  purtroppo per colpa di tutti noi e non solo del governo , che pero’ dovrebbe fare di più per la salvaguardia del nostro patrimonio . Marina ci accompagna al nostro alloggio da pellegrino , nessun ospite , diversi letti a nostra disposizione e servizi veramente in ordine . Cena al di là del Magra , a Podenzana , capitale del panigaccio , per me raviolini in brodo , per secondo trippa all’emiliana per entrambi , diversa dalla nostra , quasi asciutta e con le olive .

Il viaggio è un intenso spazio di vita che si attraversa in modo personale, con esperienze ed emozioni che riflettono il proprio modo di essere.

Il rispetto per l’ambiente , l’approfondimento culturale e uno stile di vita garbato nel viaggiare , quasi in punta di piedi , come le parole di un vecchio proverbio inuit :

Porta con te soltanto ricordi. Non lasciare che impronte

Ecco tante cose che dovrei imparare.

cassio…berceto…pontremoli – 9

 

Si preannuncia una giornata di pioggia e così sarà . Uno squarcio di azzurro si apre nel cielo ma subito chiuso da una coltre di nuvole . Salutiamo i pellegrini novaresi , alcuni si mettono in cammino , altri proseguonio sui  loro pulmini . Siamo sull’appennino a circa 900 mt di quota , solo nuvole e comincia a piovere, poi sempre più forte , siamo su strada asfaltata con poco traffico . Non siamo sui sentieri della francigena ufficiale , molto bagnati e pericolosi con possibilità di scivolare . Sosta a Castellonchio passando il  passo di M. Marino e successiva discesa  a Berceto . Ritroviamo in piazza gli amici novaresi , visitiamo il Duomo, ma non troviamo il sacerdote per il timbro sulla credenziale . Sono quasi le 12,  aperitivo al bar , continua a piovere bene , cosi’ ci fermiamo pure a pranzare . Chiedo informazioni per prendere un treno per Pontremoli , ma la stazione è situata a 12 km dal centro , l’alternativa è la statale della Cisa , ma 27 km da fare in discesa sotto la pioggia sono davvero troppi . Il pranzo ci rischiara le idee, interpello il barista per trovare un taxi , ma non se ne trovano ,  un autobus forse potrebbe passare forse fra le 14 o le 14,30. Interpello un cliente del bar , tipo molto particolare, che si offre di accompagnanrci piu’ tardi in stazione , prima alri impegni , lo vediamo entrare in altri bar della piazza , vedremo cosa succedera’ . Questo signore dai capelli e dalla folta barba bianca , anarchico convinto , ci dice che è laureato veterinaria , lì sui monti gestisce personalmente con l’aiuto di un figlio 80 ettari di terreno con 80 vacche :  con la sua Jeep ci accompagna alla stazione di Graie , frazione di Berceto , altrimenti sarebbe stata veramente dura lasciare la citta’ : dice che per non sporcare in giro, tutti i suoi rifiuti li lascia all’interno della sua vettura , veramente sozza , personalmente, non ho mai visto una cosa simile . Arrivati in stazione  offro da bere, li tutti lo conoscono e ne parlano bene . Il biglietto del treno  si può fare solo per il tratto della regione Emilia , non per il tratto  toscano , nemmeno il capostazione mi sa spiegare il perché . Pioggia sempre insistente , decisione saggia di aver preso il treno , in circa 40 minuti siamo a Pontremoli . Subito cerchiamo  una lavanderia per il lavaggio della biancheria sporca , cambiandoci in negozio , poi sempre , sotto la pioggia , raggiungiamo il nostro Bed & Breakfast , posto lungo il Magra .  Trovato chiuso, telefono alla proprietaria che ci viene ad aprire e così alle 18.30 siamo a posto . Usciamo per cena  da Norina , ristorante famoso in centro : testaroli al pesto favolosi e verdure cotte ripiene vegetariane, molto buone , con del bianco della Lunigiana . Ritroviamo al ristorante i due pellegrini tedeschi che avevamo lasciato al guado sul Po, Lutz  chiacchierando con loro , passiamo la serata . Si torna a dormire attraversando il ponte vecchio con la pioggia e con la pila frontale .

lo scorrere del tempo ed ognuno è curioso di conoscere il proprio futuro.

 

fornovo….cassio – 8

 

G.TUCCI , conoscitore del mondo , grande viaggiatore ed esploratore del mondo

L’andare a piedi è una diversa via per conoscere le cose del mondo

Colazione e donativo al bar dell’oratorio , due passi in paese poi si comincia il cammino del giorno verso  Sivizzano reincontrando dopo 4 giorni il calesse con le due signore inglesi . Cielo grigio e nuvoloso , su strada asfaltata dove all’ostello ritroviamo una parte del gruppo dei 15 pellegrini novaresi , conosciuti a Fidenza , gli altri viaggiano con un pulmino che trasporta gli zaini di tutti , cosi’ camminano leggeri .Molto bello l’ostello , gentilissima la signora che lo gestisce , apre la chiesa e ce la fa vedere . Si sale in collina  fino a Bordone per visitare la bellissima chiesa romanica con antichi reperti ricuperati durante i restauri . Una guida ci accompagna , un’altra è in attesa di alcune scolaresche di ragazzi di scuole superiore di Parma , che giungono con due autobus , alcune insegnanti attorniate dai ragazzi  ci chiedono del cammino , tutti ne restano meravigliati quando sanno che andremo a Roma a piedi e che io arrivo da Londra . Ora inizia la vera salita , su sentieri pietrosi e difficili ,  fangosi per la pioggia dei giorni scorsi  , si fa veramente dura . Nessun bar a Terenzo , andiamo avanti con un po’ di fame , pazienza , ci fermiamo ogni tanto per riposare e riprendere fiato , siamo attorno agli 800 mt di quota , sudati ,comincia a far freddo con una leggera pioggerellina . A Terenzo incontriamo un ciclista pellegrino che arriva da Trento e diretto a Roma , lui conta di passare la Cisa stasera e arrivare fino a Pontremoli . Dopo aver lasciato il sentiero , siamo sulla statale e in un km. raggiungiamo Cassio : sapevo che l’ostello della francigena sarebbe stato pieno , ma il gestore  mi aveva prenotato  una camera a due letti per noi nel brutto albergo lì di fronte , non c’erano alternative . Ritroviamo i novaresi gia arrivati con il pulmino , subito dopo arrivano  quelli che il cammino lo hanno  fatto a piedi . Alle 7 cena all’ostello . Tempo sempre coperto , speriamo possibilmente senza pioggia per domani verso Pontremoli .