Una notte veramente tranquilla in questa anonima stazetta d’albergo . Iniziamo verso le 8 il nostro cammino per Mortara con poche nuvole attraversando il Sesia camminando lungo l’argine sinistro del fiume verso Palestro sempre costeggiando campi di riso . Diverse aziende di riso si trovano lungo il percorso, fuori da una di queste ci fermiamo a parlare con una bella giovane ragazza laureata in agraria i cui genitori mandano avanti la loro azienda da 5 generazioni : ci illustra le varie qualità di riso , come si coltiva , spiega il raccolto fino alla vendita , ci parla del granoturco che finisce tutto in Germania per la produzione di benzine . Passiamo in Lombardia sotto il ponte dell’autostrada Milano Genova notando subito la differenza da come vengono tenuti i canali di scolo delle acque e la manutenzione di sentieri , nel vercellese ordine qua un pressapochismo. Palestro come citta’ e’ insignificante , proseguiamo sul lungo argine dove troviamo diversi cacciatori in attesa delle prede , tutti coi carnieri vuoti , meglio così . Arriviamo a Robbio , io davanti , Lutz e’ rimasto indietro , e’ il nome dell’amico pellegrino tedesco , Dumbert e’ il cognome . Non vedendolo arrivare , torno indietro a cercarlo , lo trovo seduto su una panchina con un altro attacco di diabete, riprese le forze , ci fermiamo ad un bar per ricaricarci di energie . Mi sento al telefono con Augustin , il pellegrino spagnolo , per sapere dove ora si trova , ma non riesco a capire il suo spagnolo basco , lo ritroviamo piu’ avanti sulla strada per Niconzio dove lui si fermerà li per la notte . Noi proseguiamo per Mortara , raggiunta dopo quasi 19,25 miglia da Vercelli , una tappa piuttosto lunga avendone fatte due in un solo giorno . Dopo due birre in stazione , alle 19 raggiungiamo l’abbazia di Sant’Albino , struttura bella e ben conservata una magnifica accoglienza ci viene riservata con una super cena preparata dalla signora Franca . Questa e’ una struttura comunale per accogliere i pellegrini sula francigena , a lato dell’abbazia , gestita molto bene . Siamo in 4 ospiti , pellegrini : oltre a me e a Lutz , c’e’ una coppia francese , si cena e si dorme nel grande salone , il sacerdote responsabile della struttura ci accompagna a visitare l’interno dell’abbazia illustrandocela .Stanchi e soddisfatti di quello fatto finora.