verres…pont. s. martin-ivrea- 35

L’ostello e’ posto a lato della stazione , questa mattina il passaggio del primo treno locale mi ha dato la sveglia , lo sferragliare del treno mi ha fatto rientrare nella realtà quotidiana del cammino .Sento la prima aria fresca ben augurante della giornata , volgo lo sguardo ai monti che mi circondano , alle valli che si aprono e un  pensiero alle persone care vicine o lontane che siano , ma tutte, ognuno a loro modo,mi vogliono bene . Teresa , la gestrice dell’ostello , è un po’ in ritardo , ma noi ospiti siamo tutti tranquilli : a tavolo per colazione , oltre alle francesi e alla coppia olandese , che proseguiranno solo fino a Point Saint Martin , si è unita a noi una giovane ragazza giapponese , non pellegrina ,  sta visitando tutte le valli  della val d’Aosta da sola , ogni giorno ne vede una , così si rende conto di persona della bellezza di questa regione . Saluto gli amici di un giorno , alle 7,30 parto per Point Saint Martin , oggi su strade secondarie  senza traffico e lungo la Dora con acque impetuose dovute alla pioggia dell’altro giorno , ma l’acqua e il frusciare delle foglie con il vento  mi danno una grandeforza ed  energia , un paesaggio campestre con prati pronti per la seconda raccolta del fieno . Mi fermo al ponte romano restaurato , sullo sfondo il forte di Bard , maestoso nella sua imponenza a difesa della valle , la voglia di salire c’è ma ora non mi sento un turista , rimando la visita . Attraverso la Dora sul ponte romano , percorrendo tutta la via centrale di Bard che solo a piedi si possono scoprire certi angoli affascinanti le sue case storiche con dipinti murali sulle pareti . Di nuovo sul percorso di Sigerico verso Donnas , su un tratto della via romana , ben tenuta e conservata , un cippo o miglio romano in pietra a indicarla , all’inizio un primo arco romano e uno alla fine delimitano la via principale di Donnas , molte sono le case medievali in citta’ . Due km al centro di Point Saint Martin che raggiungo in poco tempo , arrivo alla piazza centrale , cerco l’ufficio turistico ma , come al solito , non guardando i cartelli , l’ufficio e’ all’ingresso del paese a valle sulla statale ; dopo 3 ore e 15 km di cammino , colazione  al bar con cappuccio e un favoloso cannolo siciliano . Squilla il telefono , e’ Rita , chiede dove ora sono , decidono di passare a prendermi per tornare con loro ad Ivrea , un bel tratto di cammino in meno , sotto un sole cocente . Prima devo passare all’ufficio turistico per il timbro , dove dovrei cercare Marina , una socia servas che avevo contattato via email prima della partenza per un’eventuale ospitalita’ da lei . La sento al telefono , chiamata da un’impiegata dell’ufficio , si dimostra come una persona sensibilissima anche per uno sconosciuto come me , la ringrazio ugualmente che ha fatto , magari sarà per un’altra occasione . M’incammino sulla strada per Ivrea , dove Rita e Giorgio mi stanno venendo incontro in macchina , li incrocio poco prima di Carema , bellissimo ritrovarsi dopo miolto tempo , ricordi familiari mi legano a loro , la gioventù di Rita e Maristella e i nonni di Santhià . Arriviamo alla loro molto bella casa alla periferia di Ivrea , accolto come un ospite importante  raccontardo del cammino e della morte della nonna  Liliana , poi un buon pranzo preparato da Rita . Arriva Anna sua sorella , che non vedo da tempo poi Roberto , cognato di Giorgio e rappresentante del direttivo della francigena canavesana . È’ innamorato della francigena a cui dà molto accompagnando i pellegrini che richiedono aiuto .   Al p c mi mostra un video sulla via francigena , su Canterbury e su tutto il cammino promettendomi  una copia , telefona a Mario Gatto responsabile dell’ostello di Santhia’ e mi prenota un letto per la prossima notte . Decido il programma di domani : andremo loro a Santhià in macchina al cimitero , alle tombe dei nonni e dei loro genitori , dopo decidero’ come proseguire il cammino , e’ scoppiata l’estate con temperature torride , vedremo .

 

nus…verres – 34

Questa mattina non ho proprio voglia di alzarmi , sto bene a letto , con fatica  preparo lo zaino , con calma scendo a colazione . Alle 8,30 in cammino senza una meta precisa su dove arrivare . Lascio Nus sulla statale fino a Chatillon dove timbro e telefono ad Aosta per la verifica della connessione telefonica , confermano , controllo , ora a posto . Bene, proseguo per Saint Vincent , pranzo all’ingresso del casinò su una panchina con un bel venticello , il caldo non disturba . Molta statale fino a Montyovet , telefono all’ostello della gioventù di Verres per prenotare ,   passo da Champtegraz dove mi ero fermato la scorsa estate prima di salire a Mont Avic per salutare Nicolò e Liliana in vacanza con i genitori e i nonni . Non passo da Issogne , ma prendo la statale arrivando a Verres dopo aver percorso anche oggi i miei 34 km . Arrivo all’ostello della gioventù , accolto benissimo non come turista ma come vero pellegrino . Un breve relax, poi anche se il castello e la cattedrale sono gia’ chiusi , un breve giro per la città . Ritorno in albergo per cena, dove trovo altri 4 pellegrini: una coppia di olandesi e due signore francesi . Nessunoparla italiano , così con quel poco di olandese che ho imparato e il poco francese , ma con scarsi risultati alla fine ci si capisce . Provo per loro per prenotare l’albergo a Pont san Martin ma nessuno risponde , data l’ora . Telefono ai cugini Rita e Giorgio ad Ivrea , per salutarli e per trovarci  dopodomani d Ivrea , anche con suo cognato , rappresentante dell’associazione della francigena per la zona di  Ivrea. Spero proprio di farcela perché i km non saranno pochi , vedremo.a

sant oyen…nus – 33

Buona la cena di ieri sera con gli amici parrocchiani di Quart , 50 persone   di diverse parrocchie della zona : abbondante pastasciutta , brasato e polenta concia , fragoline per dolce . Messa dalle suore benedettine nella loro cappella celebrata da don Giuseppe , conosciuto ieri sera . Alla messa , nella loro zona  loro riservata ,  20 suore che entrano in cappella coordinate e in fila indiana iniziando con canti e preghiere , una predica diversa per loro e per tutti noi . Successiva abbondante colazione in comunita’ , alle 8,40 inizio a camminare, un po’ in ritardo, ma questa pausa di riflessione era necessaria per la mia anima . Alterno strada asfaltata a sentieri, poi statale 26 per Aosta dove arrivo stanco verso le 13 . Un panino al primo bar in centro , poi all’ufficio del turismo per il timbro e ricerca dell’albergo , trovato a Nus , piu’ avanti a 12 km .  Il negozio dei cellulari aprira’ alle  3, fa caldo con 34 gradi , enro in cattedrale , torno alla porta pretoria e all’arco di Augusto , un buon gelato seduto su una panchina sotto un grosso albero vicino ad una fontanella . Alle tre in  negozio , questi non riescono a risolvermi il problema , mi indirizzano  in un altro , ma dall’altra parte della città , dove mi reimpostano la pratica e la connessione assicurandomi che per domani entro le 12 sarà tutto risolto .Alle 4,30 riparto per Nus con il cielo che sui monti sta diventando nero preannunciando un grosso temporale . Inizio questa parte di cammino sulla statale per fare prima , purtroppo molto trafficata .  A 3 km da Nus mi prende il temporale , sono quasi le 7 con 40 km  gia’ percorsi . Arrivo in paese accolto festosamente da  un gruppo di persone, prossimi pellegrini per Santiago , ora in albergo , un cambio veloce e subito a cena . Troppo stanco e mi addormento subito .

la douay…sant oyen – italia- 32

Partenza per Orsieres alle 6 , per sentieri in saliata per 5 km nel silenzio del mattino . Sarà una bella giornata di cammino in salita , ora ben segnalato , passo dai 700 mt di ieri sera ,ora sono a Landes a 1300 mt , faccio un pezzo di sentiero con una coppia di pellegrini francesi di Besançon diretti a Roma . Dopo 3 ore di cammino , lascio il sentiero per andare in un villagio che intravedo sopra di me per colazione , ne sento il bisogno . In questa pausa , e’ seduto vicino a me un signore , mi chiede da dove arrivo e se devo salire al passo , dove lui ora e’ diretto per andare a messa alla chiesa del rifugio , si offree di accopagnarmi in macchina , non posso non accettare . Un altro segno del cammino che quando meno te lo aspetti trovi sempre qualcuno che ti aiuta senza chiedere nulla . Così risparmio 15 km di dura salita guardando , dalla macchina , il magnifico paesaggio e le montagne e i sentieri innevati , che avrei dovuto fare a piedi , un po’ mi dispiace . Ora sono al passo a 2470 mt , davanti a me un magnifico panorama , molte macchine di turisti e un numero infinito di moto sui piazzali , altri che arrivano , portando molti rumori e chiacchere . Entro in chiesa per la messa appena iniziata , e’ in francese , celebrata da 3 agostiniani , forse stanno celebrando un matrimonio , poi sapro’ che qui a Bourg Saint Pierre si usa celebrare il fidanzamento o la promessa di matrimono dei ragazzi in chiesa . Al termine della funzione vado , per il solito timbro , nella sacrestia dell’Hospice dove trovo i tre sacerdoti e i parenti dei fidazati per un piccolo rinfresco , invitatano pure me e mi fermo con loro .  I ristoranti tutti pieni , prendo solo un toast e una birra seduto al fresco fuori da un bar , non chiedo informazioni al rifugio per la notte , decido di proseguire con tutto il pomeriggio davanti in una bella giornata . Un po’ di statale e poi per sentieri , con alcuni tratti ancora innevati e molti piccoli torrentelli da saltare o guadare , un facile cammino , dopo un’ora sono ai 1700 mt di Saint Remy , lo supero senza fermarmi e arrivo a Saint Oyen , vado dalle suore benedettine, hanno due sole camere ma già occupate , mi indirizzano allo Chateau-Verdun, casa ospitaliera del Gran San Bernardo , lì vicino , tenuta da altri religiosi . Senza problemi mi danno una camera , cena e colazione per 47 euro , che faro’ nel salone con un gruppo di parrocchiani valdostani in vacanza con il loro parroco . Va bene così , domattina messa alle 7,30 prima di colazione. Problemi al mio cellulare per la scheda , proverò domani ad Aosta .

 

montreux….orsieres – la douay – 31

Alle 5 sono sveglio ,tutti gli altri 5 ospiti della camera dormono , un po’ di dormiveglia nel letto con vari pensieri , alle 6,30 scendo per colazione con  uno svizzero, guida ambientale e turistica che per lavoro , accompagna ragazzi o adulti per montagne o città , con lezioni di acquerello , e un signore giapponese di circa 50 anni che sta girando l’Europa in treno da solo , davvero un modo diverso di conoscere  molti altri paesi. Si chiama KOJIRO ITAYA , abita in un’isola nel sud del Giappone , parla un po’ d’inglese ma con la nostra classica gestualita’ riusciamo a capirci . Oggi ho deciso di fare il turista , giornata di riposo e di trasferimento senza camminare , in autobus per la stazione dove prenderò il primo treno per Martigny . Treno alle 8,10 , dopo circa un’ora eccoomi a Martigny , senza un programma preciso su cosa intendo fare , città dove ero passato 4 anni fa , di passaggio ritornando da Chamonix , dopo una breve vacanza passata con Fabio e Daniela , incinta di Nicolò . Visito la citta’ , cerco ma non trovo nulla per la notte , cambio idea e prendo un nuovo treno per Orsieres  , 0ttimi i treni svizzeri , tutti in perfetto orario , bello e’ vedere la strada dal finestrino del treno , che avrei dovuto percorrerla a piedi , ma con il caldo che fa è meglio così . Alle 12 arrivo a Orsieres ,  cittadine sulle Alpi , informazioni all’ufficio del turismo ma non ci sono alberghi economici , mi indirizzano ad un B.B  a La Douty , ma devo ritornare in treno ad una fermata precedente  a 900 mt di altitudine . Tutto il pomeriggio per riposarmi , anche se non ho fatto nulla durante il giorno , ma penso alla salita di domani al passo . Bene l’albergo , ma l’essere soli non è bello e non fa piacere , il tempo poi non passa mai : alla cena per  per riconciliarmi con la vita . Domani si sale sul serio .