Doppia colazione al self service dell’albergo , torno in camera per riprendermi lo zaino gli altri due ospiti dormono ancora , esco alle 7,30 senza salutarli , inizi0 il nuovo cammino per Montreux , di nuovo attraverso il parco olimpico , molti gia in giro a correre o a camminare . Guardo il panorama della città che si sviluppa su tre colline con il suo lago immerso nel silenzio mattutino e all’orizzonte le Alpi , molte cime innevate . Si costeggia tutto il lago , vedo grandi ville e bellissimi giardini che si affacciano , meglio della passeggiata che da Como porta a villa Olmo . Incontro un giovane pellegrino svizzero tedesco diretto a Santiago , ci auguriamo un buon cammino reciproco , dal lago si passa sulla cantonale , ma casmminando su marciapiede e ben protetti : siamo in Svizzera , non in Francia o in Italia , e lo si vede da tanti particolari . Piccole soste in luoghi incantevoli con bei panorami sulle colline verso lago con distese di vigneti e molte cantine . Arrivo a Vevey , sede della Nestle , stanco e non ho voglia di vedere il loro museo , dicono interessante , pranzo su una panchina fronte lago . Vevey è una bella cittadina , aiuole che i fiori sono stati sostituiti con le verdure dell’orto , di ogni tipo , per valorizzare l’importanza dell’alimentazione umana , altro che EXPO 2015 : una grossa forchetta come monumento al cibo e’ posizionata in acqua a 10 metri dalla riva . Nel parco una bella statua di Charlot , posta in occasione del centenario della nascita . Lascio Vevey per Montreux camminando sempre o sulla cantonale o su sentieri sulla riva del lago : città turistica per eccelenza ,turisti da tutto il mondo , tanti cinesi o giapponesi . Chiedo informazioni ad una persona , un po’ balbuziente , non riuscendo a capirci bene , mi fa salire sulla sua piccola macchina , gia carica di non so cosa , compreso zaino, bastoni , mi accompagna a 3 km all’ufficio turistico . In poco tempo mi riassume la sua vita : è evangelico protestante , mi parla della bibbia e dello spirito santo senza riescire a convertirmi a . In ufficio mi danno le indicazioni per l’albergo prenotato , vi arrivo sempre lungo la passeggiata a lago dopo altri 2 km , lo trovo chiuso , aprira’ alle 17 , mi fermo ad aspettare nella hall . All’apertura , timbro sulla credenziale , mi assegnano il posto in una camera a 6 letti , doccia e barba , poi di nuovo subito in centro . Festa in piazza al mercato coperto , fra poco inizierà una cena per 700 persone , organizzata dal comune non so a favore di chi . Grande tavolate esterne , dove vengono offerti gratis a tutti , diversi tipi di antipasti compreso vino e bevande , anch’io non mi tiro indietro , cosi’ ho cenato . Torno in albergo dopo una bella giornata per riposarmi e chissà chi troverò negli altri letti .
Categoria: francigena 2014
orbe…losanna- 29
Ieri a causa della pioggia non sono riuscito a visitare l’antica villa romana ed il suo bellissimo mosaico . Mi alzo sentendo Barbara che sta preparando la colazione , ottima : le chiedo di telefonare all’albergo della gioventù di Montreaux per prenotare , ancora chiuso , riproverà più tardi e mi darà conferma tramite sms . Ringraziandola , lascio un pensiero sul registro degli ospiti prima di partire in una bella calda giornata con 23 gradi alle 8 .
Parto su asfalto per immettermi poi su un sentiero a lato di un fiume , in mezzo al bosco , di nuovo su sterrata passando per paesini della Svizzera francese , belli e accoglienti . Arrivato sms di Barbara , che dice di non aver trovato disponibilita’ per l’albergo , tutto pieno , pazienza , ci penserò . Mi fermo ad Eschallans , all’ufficio turistico per il timbro , chiedo loro di telefonare all’albergo di Montreaux per trovare per la notte di domani sera , riescono e confermano , ora molto più tranquillo . In piazza con il mercato pieno di persone , in un bar-pasticceria-boulangerie a lato del museo del pane , faccio colazione seduto all’esterno su un tavolino . Resto al centro di molte attenzione e domande da tutti quelli che si avicinanpo a questo pellegrino . Di nuovo sulla statale che diventa più stretta , senza marciapiedi , con a sinistra una ferrovia , mi devo spostare a destra con i veicoli che arrivano alle spalle . Una macchina dietro di me rallenta , l’autista mi chiede se sto andando in ville , al mio si si offre di accompagnarmi , sgridandomi che non si deve camminare in questo modo perché pericoloso , ma avevo altra soluzione . Subito avanti in uno slargo si ferma e mi porta direttamente all’albergo in Losanna , distante ancora oltre 10 km : si chiama Carmelo , di origini siciliane , avra’ circa 40 anni ma e’ nato e vive qui da sempre , un tipo particolare iscritto a facebook con molti amici in tutto il mondo , legato agli amici piemontesi per il NO TAV , ecologista ma non integralista, nel parlare inserisce anche diverse parolacce . Si e’ appena ripreso dopo una lunga malattia , ora invalido con molto tempo libero . In albergo per la registrazione , mi danno il letto in una camera a 4 letti , lascio lo zaino e senza cambiarmi torno al parcheggio dove lui mi aspetta per andare in centro ad oltre 3 km , ci fermamo sulla sponda del lago e nel parco olimpico , sede del CIO per fotografare . Losanna è veramente una bella citta’ , in centro mi sento in dovere di offrirgli uno spuntino , crepes e birra , in un bar sul lungolago dove ci scambiamo gli indirizzi : pubblicherà oggi stesso alcune foto facebook dopo che gli avrò dato l’amicizia . Prima di salutarci , mi segnala come muovermi in cittta’ , dove prendere la metro per salire in città alta alla place du gare alla ricerca del negozio Orange per ripristinare internet . Non riesco a vedere la magnifica cattedrale , riscendo a piedi al lago e ritorno all’albergo percorrendo tutto il lungo lago e il parco olimpico . Alle 6 in albergo, in camera trovo un portoghese che da Ginevra sta andando a piedi in Germania , Edoardo , e un venezuelano ; nella hall mentre scrivo il blog arrivano centinaia di ragazzini e ragazzine , ecco perché era pieno , fanno un casino infernale . Cena al self service : passato di verdura freddo, 2 fette di polpettone e maccheroni, fragole con panna, accompagnato da una buona birra . Ora la giornata e’ finita .
les forges …orbe . svizzera – 28
Colazione alle 7 preparata dal padre di Celi Aymonier . Dalla finestra vedo numerose macchine dirette in Svizzera per lavoro , sono frontalieri e li guadagnano meglio . 5 km di strada al confine dopo la lungo la via principale del paese , nessun controllo doganale e sono in Svizzera . Un tratto un discesa , ma si risale subito ai 1200 mt dove inizia a piovere , l’acqua non mi e’ mai mancata e ne avrei fatta a meno . Con altri 6 km arrivo a Sainte-Croix , cerco l’ufficio del turismo, ma lo trovo chiuso ; entro alla stazione di polizia che mi indirizzano agli uffici comunali dove prima timbro la credenziale , poi chiedo informazioni per gli alberghi di Orbe ,una ragazza carinissima telefona all’ufficio del turismo di Orbe , trova ma gli alberghi proposti sono troppo cari , ritelefona riuscendo a trovare una chambre d’hotel che per me va bene confermandola . Chiedo consiglio sul percorso , mi confermano che la gola di Gorges e’ percorribile anche con la pioggia , riparto trovo un buon sentiero fin quando non si inoltra nel bosco dove lo perdo . Senza panico scendo fra gli alberi su un terreno bagnato e coperto di foglie , non è il massimo ; raggiungo il torrente con acqua abbastanza tumultuosa , devo guadarlo vedendo sull’altro lato della valle il sentiero , pure protetto da un parapetto in ferro . Supero il torrente passando su sassi scivolosi , riesco a non bagnarmi e mettermi al sicuro . La discesa a valle è tranquilla , passo fra alte pareti rocciose che si ergono sui lati raggiungendo infine il paese di Baulnes dove ha smesso di piovere fermandomi a mangiare su una panchina in stazione . Mezz’ora di riposo , riprendendo il cammino ricomincia a piovere , anche forte in alcyni tratti , pioggia che mi accompagnerà fino ad Orbe , che raggiungo dopo 34 km . Arrivato e in attesa che smetta , mi fermo per oltre un’ora sotto una tettoia ad una fermata dell’autobus ; chiedo e studio la pianta della città , trovo la via di casa , quando la raggiungo trovo tutto chiuso , telefono alla proprieraria senza riuscirci , l’unica cosa da fare è aspettare . Alle 4 arriva la proprietaria con due figlie , apre e mi da la camera e le informazioni necessarie . Mi dice che fra mezz’ora arriverà una sua amica che parla italiano , per confermare quanto abbiamo detto e poter prenotare per domani sera una camera a Losanna . Il grosso problema dei cammini e’ sempre trovare un letto dove dormire la notte sucessiva . Compilo il questionario per la polizia , ecco l’amica ticinese trasferitasi da poco qui . Telefona all’albergo de Jeunesse di Losanna , tutto pieno ma insistendo trova un posto letto in una camera dormitorio . Loro usciranno per cena lasciandomi le chiavi di casa ; dopo la doccia avendo smesso di piovere esco pure io per un giro in città . Cerco e trovo il ristorante per la cena , un aperitivo al bar per tirar l’ora, una buona carbonara e un dolce , ritorno a casa con un cielo sempre più scuro che promette nuova pioggia . Speriamo che domani vada meglio .
saone…pontarlier-les forges – 27
Notte insonne e la sveglia alle 4,45 per non mancare l’appuntamento delle 5 con Amerigo , il gestore dell’albergo che passerà a prendermi per accompagnarmi in macchina a Le Main , un’ora di macchina da Saone , saltando così due tappe . Puntualissimo arriva , alle 6 inizio a camminare diretto a Oshan , siamo a 700 mt di altitudine , immerso nel silenzio delle prime foreste di abeti e pini senza auto sulla strada , dopo tre ore ho percorso già 15 km . Una breve sosta in un villaggio per mangiare della frutta , pochi i bar , ma non mancano certamente farmacie e i fioristi . Ora comincia il traffico , anche di mezzi pesanti , continui saliscendi sempre sopra i 700 mt , ormai sono vicino a Pontarlier , la città franceseposta a più altezza sul l.d.m. . Devo attraversare una lunga periferia , centri commerciali ovunque , dopo 25 km trovo il primo bar aperto per un buon caffè e un breve riposo , supero molte rotatorie con un gran traffico , alle 11 sono in centro . Passo all’ufficio turistico per il timbro e cercare di prenotare per la sera unacamera a Les Fourgos . Mi confermano le difficolta che molti hanno a prenotare gli alberghi in questa zona della Francia , con il loro aiuto riesco , così posso visitare la città e la chiesa di san Begnino, monumento storico nazionale . Spesa al supermercato , solita difficolta’ ad uscire dalla citta’ , salgo verso l’altipiano attraverso una gola , due fortezze sulla cima dei due monti contrapposte fra loro . Sono a 600 mt di quota , salite e discese non sono mancate , devo arrivare dove ho prenotato non prima delle 5 sono nei tempi previsti . Un breve riposo e’ necessario , ora mi attende la risalita ai 1100 mt del paese , 6 km e 500 mt di dislivello . Anche se coperto , fa caldo e all’altezza dei 1000 mt , sudato devo cambiarmi , non mi posso permettere di ammalarmi . Ancora 3 km da fare con fatica, ma ecco davanti a me dopo 40 km di cammino questa stazione sciistica invernale con impianti di risalita e ampi spazi per lo sci da fondo, ora senza neve . Trovo la casa e alle 5 arriva la proprietaria che mi dà la camera . Alle 7 ceno con altri due ospiti : una coppia francese di Molhuse in vacanza , parlo con loro dei cammini e ne restano meravigliati . La cena viene servita dalla proprietaria aiutata dalla figlia , che ha partecipato per la Francia alle olimpiadi invernali di Sochi in Russia arrivando quarta nella finale della prova di sci da fondo oltre ad essere campionessa d’Europa nella stessa specialità , spera di partecipare alle prossime olimpiadi del 2018 in Corea , ha solo 22 anni e potrà farcela . Oggi ho finito il tour de France , non ho conquistato la Gallia come Giulio Cesare , ma posso tornare verso Roma . Roma quest’anno festeggerà il secondo millennio dell’incoronazione di Augusto ad imperatore avvenuta nel 14 dopo Cristo ; dopo i 2000 km del cammino voglio esserci anch’io . Domattina entro in Svizzera e mi aspetta una lunga discesa di 30 km verso Orbe e Losanna, prima di affrontare il passo del gran san Bernardo .
besancon….saone – 26
Dalla finestra della nostra camera al 6′ piano vedo sotto tutta la città di Besançon e sul monte di fronte la cittadella . Colazione al self service , senza aspettare Joop e Look , con decine di ragazzi universitari che alloggiano qui , arrivano i due amici olandesi , Joop mi regala la sua guida in inglese sulla via francigena , “pilgrim trail Canterbury to Roma” , non quella in olandese che avrei preferito . Ora con due guide in mano , anziche’ essere facilitato , penso che mi confonderanno di più . Mi dispiace lasciare l’amico Joop , ma così è il cammino, ci si lascia ma i si ritrova , forse un prossimo anno . Ora proseguo da solo , ma sono sicuro di riuscirci , va bene così . Compero frutta e prendo l’autobus n° 5 per il centro , molte persone salgono e scendono alle varie fermate , io cerco di individuare la mia dove prendero’ un altro bus per uscire dalla città . Sembra facile , e’ sempre piu’ difficile uscire che entrare , non mi rendo conto dove ora mi trovo , preferisco scendere dal bus , chiedere e’ sempre meglio , un signore anziano mi accompagna per un tratto del mio cammino , mi fa evitare un lungo tunnel stradale indicandomene uno pedonale per passare sotto una collina a fianco di un canale navigabile , ma non sono sul cammino , ma di nuovo su una carrozzabile . Sono le 9,10 , vorrei prendere il prossimo bus che dovrebbe passare alle 10 , alle 10,30 ancora niente , pollice in alto per chiedere l’autostop , nessuno si ferma o mi da aiuto . Stanco di aspettare , mi incammino sulla sinistra della grand route , in salita continua , con molto traffico per arrivare a Saone e riprendere da lì il percorso fuori dalla citta’ . Sudato e stanco in tre ore dopo 15 km arrivo in questo paese , trovo un bar-albergo dove mi precipito dentro . Dopo una coca e poi , chiedo al gestore , francese di origini poretoghese , le informazioni che mi servono chiedo di prenotarmi una camera in un qualsiasi dei prossimi paesi , molto gentilmente telefona ma li trova tutti chiusi . Sono già le 15 , comincia a far tardi e non voglio fermarmi qui , insisto per trovare almeno un autobus , secondo lui passano solo per Besançon , ma non voglio tornare indietro . Penso che mi abbai fregato , dopo questa lunga ricerca , decido di fermarmi da lui per la notte , a patto che però domattina mi accompagni con la sua auto a Moutthier-Haute-Pierre . Ringrazio non so in che modo , ma in questo modo salto una tappa . Una semplice camera è quello che mi serve, una buona cena alle 19 , così per oggi ho risolto i miei problemi , domani sarò quasi al confine con la Svizzera , lascio le pianure e gli altipiani francesi per salire agli oltre 1000 mt dei primi rilievi del Giura . Il difficile è mettersi in testa il percorso con i nomi difficili di questi villaggi , se sbagli si fa dura .