kinshasa …..vigilia della partenza

Siamo a fine febbraio , la partenza ormai vicina è prevista per il prossimo 3 marzo , sono e resto convinto della decisione presa con don Antonio  per dare un aiuto , per quanto nelle mie possibilita’ , per seguire i lavori di costruzione di questo edificio . Il progetto redatto dallo studio di architettura di kinshasa presenta , per me , ancora molti particolari da definire , dubbi segnalati nelle varie riunioni tenute presso gli studi di un progettista e di uno strutturista di Milano . E’ stato deciso che in questo mio primo viaggio , dovrò verificare sul posto lo stato di fatto esistente con un rilievo fotografico , rilievi  sullo stato delle fondazioni , delle murature e dei solai , provvedere ad assaggi strutturali e quanto si riterrà necessario sul posto . Sarà necessario un incontro con i progettisti congolesi per conoscere come loro hanno pensato la struttura e come inserire la nuova nell’esistente , sarà necessario un incontro con una delle imprese che hanno eseguito i precedenti lavori negli edifici costruiti a suo tempo , raccogliere tutti i dati possibili in modo che al ritorno si possa decidere come dare corso al preogetto .

Da parte mia , ho fatto tutte le vaccinazioni necessarie e prevedibili , senza nessun problema o controindicazioni sanitarie , Don Antonio ha completato la parte burocratica per i biglietti aerei , il visto d’ingresso in Congo e  la lettera d’invito da parte del COE  .

Ho cercato di documentarmi sulla storia del Congo dal periodo coloniale ad oggi , prima Zaire ora Repubblica Democratica del Congo , acquistando libri e facendo ricercche presso la biblioteca di Como , per quanto posibile .

Ora sono tranquilo in attesa della  partenza .

 

 

kinshasa …..preparazione e studi

Al ritorno dalla Dancalia , sento telefonicamente don Antonio fisssando un primo incontro presso casa sua : si toccano vari argomenti relativi ai suoi impegni a Kinshasa , sui  lavori gia fatti e sui prossimi programmi , una grande eneregia traspare dalle sue parole , coinvolgendomi sempre di piu. Mi trasmette un elenco dei siti internet dove e’ possibile vedere tutto quello gia’ realizzato , e un progetto cartaceo della nuova costruzione che si andra’ a fare , che verifichero’ portando le mie osservazioni in una prossima riunione .

www.coefoyersaintpaul.org/5/

www.coe13.org

www.carekin.org

www.coefoyersaintpaul.org/http:/

Il nuovo progetto e’ stato fatto da uno studio di architettura di Kinshasa , secondo me e’ molto deficitario , mancano diversi elementi prima di poterlo rendere esecutivo , mancano sezioni e porgetto strutturale . Faccio presente tutto questo a don Antonio , che convoca una riunione con un  architetto e un ingegnere di Milano , suoi conoscenti da sempre , che confermano le mie impressioni , diventa indispensabile una visita sul posto per verificare lo stato di fatto , le fondazioni e  fare un esatto rilievo del fabbricato esistente che , come da progetto , dovrebbe essere sopralzato di due piani , sempre che le fondazioni reggano . Don Antonio si prende del tempo per un attimo di riflessione , fissando ugualmente la verifica sul posto per i primi di marzo ; nel contempo dovro’ provvedere a eseguire tutte le vacinazioni per potermi recare in quel paese , sopratutto contro la febbre gialla , indispensabile .

relazione presentata :

Kimshasa – congo – Benedicta
Verificato i documenti consegnatomi , le tavole dello stato di fatto e di progetto , si evidenziano queste richieste :
1 – stato di fatto
Mancano le tavole delle sezioni , dei prospetti , tutte non sono quotate , indicazione del nord .
Non tutte le foto sono individuabili con riferimento alle tavole tipo 4. 5
Fondazioni della parte bassa , solo descritta , da verificare prima dell’inizio
La copertura del piano basso da demolire per il nuovo solaio , come sono le travi c.a. esistenti ?
Computo lavori per quanto riguarda la prima parte da descrivere , specificare e a quantificare
2 – progetto
Progetto non quotato , mancano prospetti , sezioni , piano copertura , facciate ,
descrizione lavori
progetto cementi armati , relazione di calcolo e verifiche statiche dell’esistente
progetto impianti , fognature e scarichi , isolamenti
descrizione materiali
vespaio al piano basso ?
tutto il piano rialzato da demolire per inserimento nuova struttura c.a.
3 – riferimenti
Concessioni e rapporti con impresa , con comune o controlli vari
Approvvigionamenti e collegamenti tecnici

benedicta - Copia

kinshasa …..nuova esperienza

Kinshasa

capitale della Repubblica Democratica del Congo

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Tutto nasce ad una cena fra i coscritti di Saronno in occasione degli scambi di auguri per il natale , anche per festeggiare i nostri primi 70 anni di vita . Ci siamo ritrovati in una cinquantina di amici , uno dei quali rivisto dopo oltre 60 anni , avendo frequentato con lui la scuola elementare e da allora strade diverse , senza mai rivederci . Alla cena è stato invitato mons. Antonio Barone , allora giovane sacerdote responsabile dell’oratorio che frequentavamo da piccoli  , da me rivisto , circa 30 anni fa , quando con l’impresa presso cui lavoravo seguivo i lavori di costruzione di alcune chiese del piano Montini per la curia di Milano , di cui mons. Barone era coordinatore e responsabile per la stessa . Oggi ha 86 anni , in splendida forma , ci siamo riconosciuto e mi ha parlato delle sue iniziative benefiche nel mondo ed in particolare di quella che quindici anni fa ha iniziato a Kinshasa a favore dei bambini di strada in primis , costruendo una struttura per accogliere questi bimbi , avviarli alla scuola . Oggi completamente funzionante , autonoma con impianti solari , pozzo per l’acqua , campi da gioco e perfino un orto , in modo da coinvolgere tutti nell’impresa ; ha coinvolto nel lavoro e nella gestione i ragazzi piu’ grandi , oltre a studiare per laurearsi  , ma sopratutto rendersi utili un domani per loro paese , per dipendere il meno possibile dall’aiuto da noi europei o italiani . Oggi il nuovo progetto prevede la sistemazione e il sopralzo di una casa nei pressi della struttura esistente , ha chiesto la mia disponibilita’ di recarmi sul posto per seguire questi lavori , prontamente ho risposto positivamente , senza perplessità’ e senza pormi alcun dubbio , pronto a rimettermi in gioco in questa nuova impresa , lontano dall’Italia . Subito dopo natale , ho in programma il viaggio in Dancalia , Eiopia , da tempo tanto sognato e desiderato , a cui non posso rinunciare . Pertanto gli chiedo un incontro a gennaio per tutte le delucidazioni possibili , valutare il progetto , programmare le vaccinazioni indispensabili da fare dopo il mio rientro dall’Etiopia . Quando prendo una decisione  , non ci penso due volte , valuto con la testa sulle spalle  , come ho sempre fatto ogni qualvolta durante la mia vita  ho dovuto decidere nel bene e nel male sui due piedi , così sarà pure per questa volta . Alla prossima riunione , buona sera don Antonio .

 

dancalia 2016…9′ giorno

5 gennaio 2016 martedi’

Subito dopo il decollo , passo in un sonno profondo svegliato dopo due ore per la cena . Alcuni posti sono vuoti , spostandomi  permetto ad Alessandra di stendersi ,  eccoci a Roma  alle 7 , dopo il ritiro dei
bagagli , il nostro gruppo si divide : in 7 proseguiamo  per Milano con il volo delle 8 lasciando e  salutando gli altri 6 amici del sud  , con la certezza e la speranza di ritrovarci in futuro , tutte persone stupende .
Alle 9 siamo a Milano Linate , ultimi saluti con la promessa di ritrovarci presto , almeno noi , per una cena a Milano . Ora ognuno a casa propria per ricominciare un nuovo anno , rivedere foto e sognare di nuovo .

 

dancalia 2016 …8′ giorno

4 gennaio 2016 lunedi’

Oggi ultimo giorno in Etiopia . Subito dopo colazione trasferimento in bus dall’albergo al vicino aeroporto per il volo per Addis Abeba : soliti controlli e nessun problema per i bagagli . Un’ora di volo e siamo nella capitale , visita al museo etnologico , sede anche di diverse facoltà universitarie , traffico intenso sulle strade pochi i semafori ma tempi lunghissimi per il passaggio dal rosso al verde .  Addis Abeba ha diverse linee metropolitane , costruite dai cinesi , che permettono veloci spostamenti in città distesa su una superficie collinare congrandi quartieri : girando con un piccolo bus passiamo nei pressi  di in un vecchio quartiere ,  alcuni edifici dei quali furono costruiti dagli italiani durante il periodo coloniale , ormai decadenti e in disfacimento . Passando di nuovo vicino  all’ingresso del palazzo di Menelik , evito di fare  foto : non è un giorno festivo , ci sono molte meno persone in giro e sui marciapiedi , mercatini e bancarelle lungo le vie non mancano di certo . Entriamo con il bus nel cortile – giardino dell’università fermandoci all’ingresso principale contemporaneamente  giungono sul piazzale diverse classi di bambini e bambine di circa 6 anni , tutte nella loro bella divisa della loro scuola , penso in gita scolastica e sono accompagnati dai loro insegnanti , entrano pure loro al museo . I bambini sono tutti belli ,  con i neri capelli ricci , le bimbe con nastrini fra i capelli di vari colori , tutti sorridenti , hanno occhi splendenti sul loro visino di un nero delicato . All’ingresso , pannelli sulla storia dell’università e molti altri sulla storia politica , economica e culturale dell’Etiopia  . 20160104_112404Si sale al primo piano sede del museo , ora manca la corrente ,  un po’ buie , ma una volta ripristinata , vediamo nelle diverse teche oggetti preziosi della storia etiope , nelle sale diversi reperti etnici delle varie tribù  . Usciamo e in attesa del nostro  gruppo , escono pure i bimbi etiopi che vengono a sedersi accanto a noi , sui muretti dell’ingresso : ordinatamente su invito dei loro insegnanti cantano  battendo le mani , si fanno fotografare volentieri , scambio con un loro maestro l’indirizzo mail per trasmettere successivamente loro le foto scattate . Pranziamo in un locale caratteristico vicino al museo , da piatti etnici  alla pizza , tante specialità a base di  carne . Torniamo a casa di Gilbert , persona disponibilissimo pronta a rispondere ad  ogni nostra domanda , per un attimo di pausa e di riposo .  Ora in un altro quartiere per prendere in un locale tipico un caffè caratteristico etiope , molto forte ; sulla strada siamo assaliti da venditori di strada locali , vendono di tutto dalle cartine dell’Africa alle collanine , dai cd con le loro musiche , molti i  mendicanti lungo il marciapiede , bisogna fare particolare attenzione ai borseggiatori che qui certo non mancano . Ora al mercatino turistico per gli ultimi acquisti , sia sulle bancarelle lungo la strada oppure in un palazzo con molti negozi  ai vari piani dove si trova di tutto , anche libri stampati durante il periodo coloniale italiano . Andrea ha ora prenotato alcune camere in un albergo li vicino , per sistemarsi  prima della cena e della partenza di questa notte dall’aeroporto per il rientro a casa .
Due ore , chi in camera , chi nella spa per doccia , sauna , bagno turco e lettini per un relax . A chiudere cena in un ristorante tipico con musica dal vivo dove sul palco si esibiscono cantanti , ballerini e ballerine presentando balli e canti delle varie regioni del paese : sono veramente scatenati nei loro movimenti , hanno un’energia incredibile . Pure la cena è davvero particolare , difficile da descrivere il piatto unico uno per tutti , piccoli pezzetti di carne di montone , tante salsine, riso e insalata , inizialmente da prendere il tutto con le mani poi aiutati dalle posate . Manca ora solo la partenza, controlli doganali e due ore di attesa prima dell’imbarco previsto per mezzanotte da trascorrere in questo aeroporto internazionale , non dei migliori fra quelli visti fin’ora .