seveux….frasne le chateau – 24

Passano  velocemente i giorni delcammino , con tanti nuovi incontri da  prendere subito nota altrimenti sfuggiranno dalla mente perdendone il ricordo . Sveglia alle 6,30 , colazione in caravan , ci prepariamo un buon caffe’ , fette biscottate con burro e marmellate . Ci fermiamo ugualmente alla boulangerie per due brioches favolose con un bel sole evitiamo di fare la strada di ieri , ritroviamo i pochi segnali della via francigena e grazie alla guida di Joop , non riusciamo a sbagliare :  argine di un canale navigabile con un lungo un tratto  in galleria . Soliti villaggi quasi disabitati , ogni tanto qualcuno si affaccia alle porte chiedendoci da dove arriviamo . Joop  fa l’andatura 100 mt avanti a me, mi segnala il percorso a destra o  a sinistra con le mani  , ogni mezz’ora stop here o time break per un riposo intermedio . Ci fermiamo a La Chapelle-Saint-Quilland in piazza davanti alla chiesa , con un bel lavatoio e una fontanella con acqua continua ma non potabile con sotto un recipiente : mi avvicino per curiosità per vedere cosa contiene :  contiene una decina di belle carpe , un tizio , il pescatore , mi mostra il pescato di oggi , da tenere al fresco , mi dice che oggi  non è riuscito a prendere un pesce siluro di oltre 2 metri perche tirava troppo . Un cartello stradale  indica che siamo a 11 km da Sevieux , mentre in realtà ne abbiamo già fatti 15 . A Gy ne mancano solo 8 , ma ieri  sera Joop e Look hanno prenotato in un altro villaggio a oltre 10 km , vedremo . In due ore ci arriviamo , cerchiamo indicazioni ed ecco un altro miracolo del cammino  : veniamo invitati in una casa per un aperitivo , lui è uno svizzero francese , ogni fine settimana con la moglie , viene  dalla Svizzera alla sua seconda casa , a Frrasne-Le-Chateau . Aperitivo a base di pastis mentre la moglie affetta un bel salame , lui parla un po’ l’italiano avendo fatto il muratore per molto tempo in Svizzera imparando  l’italiano dai colleghi bergamaschi e bresciani . Ci invitano pure a pranzo, che noi accettiamo subito : antipasti con prosciutti e verdure, carne e patatine fritte, formaggi svizzeri profumati e per finire un liquore  molto forte da loro preparato . Ma non è finita : dopo  ci accompagnano  in macchina in unaltra  sua proprietà 2 km fuori dal villaggio, dove tiene 5 cavalli e diversi montoni . Poici porta a visitare un castello privato, in un altro villaggio vicino e ad un allevamento di maiali di suoi amici . Mai visto un così alto numero di maiali , puliti e ben tenuti , divisi in sale a secondo della produzione , dell’età e  delle razze . In altri reparti , la nursery con tanti bellissimi piccoli maialini appena nati tanto tenerini . Fuori in recinto chiuso altri animali da cortile e alcuni emù . Rientriamo alle 5 alla loro casa , una nuova birra fresca e ringraziamo di tutto quello che con il cuore ci hanno dato . Ci scambiamo gli indirizzi con la promessa di ritrovarci in Italia ,  prima di andar via viene a salutarci un altro italiano, sardo , di 80 anni, vedovo da 5 anni che abita lì vicino . A piedi andiamo da madame Marie, alla nostra casa per stasera li vicino . Davvero  unica e singolare: come una casa delle bambole, con tanti piccoli soprammobili che la arredano, davvero unica madame Marie , vecchia signora francese . Aperitivo in giardino con pastis, birra a Look e whisky a Joop , due chiacchere con madame Marie Grenier, che è pure mayor , sindaco del villaggio , che conta 400 abitanti compreso 72 bambini . Parliamo del paese e del castello , di proprietà di siciliani, assicura che la mafia non centra, della mancanza dei negozi nella zona e del pane che viene distribuito giornalmente ad ogni famiglia , la posta ogni due giorni . Look e Joop, non avendo internet,  utilizzano il PC della casa per i loro scritti , Joop riceve più volte al giorno telefonate o messaggi dalla moglie , forse un po’ preoccupata , ma contenta perché sa che suo marito sta camminando con Mario , me la passa al telefono con cui parlo , ma proprio non so  cosa ci siamo detti . Una cena semplice con antipasto, un piatto della regione a base di patate , formaggi e torta con un gelato a base di yogurt . Ricerca dell’albergo per domani sera ,  tutti pieni o chiusi per il ponte , non riusciamo a prenotare nonostante l’intervento di madame , non so cosa avrei potuto fare se fossi stato solo da solo .  Decidiamo di fare solo i primi 30 km , poi prendere un autobus per  Besançon , vedremo .

 

champlitte….seveux – 23

Lasciamo la camera alle 7 per iniziare il cammino del giorno in un bella giornata di sole , breve tappa di trasferimento a Dampierre sur Salon , così programmato . Subito alla boulangerie per del pane fresco e dolci al cioccolato , il resto della città dorme . Passiamo per diversi villaggi sia su strade asfaltate che sterrate , in totale assenza di traffico . A Framont , chiedo ad uno del posto dove posso trovare un bar ,  risposta prevedibile e negativa , chiama la moglie che ci prepara due caffè  con due fette di dolce fatto in casa , anche loro sono stati pellegrini verso Santiago . Questo è il cammino . Proseguiamo bene fermandoci per un riposo su un prato lungo un fiume , solo silenzio e relax . Alle  12,30 siamo a Dampierre sur Salon , timbro all’ufficio turistico  e informazioni sulla gite che potrbbero ospitarci , non avendo prenotato . Tutte sono al completo , c’è solo un grande albergo chic , che non fa per noi pellegrini . L’addetto dell’ufficio  , un vecchietto , fa un giro di telefonate e ne trova una a Seveux a soli 6 km ; per noi va bene , perché è pure sul percorso di domani . Nuvole in cielo sempre piu’ ballerine ,  anziche’ prendere la grande rue optiamo per sentieri e per campi , forse sulla via francigena originale , passando vicino ad un grande bacino artificiale e lungo un canale secondario , belli ma che ci portano a sbagliare di nuovo . Siamo fuori strada , nuvi chiarimenti e richieste , fino a quando un gentile signore ci accompagna e ci guida per sentieri  per 3 km lungo l’argine della Solon , un grande fiume ,   raggiungendo infine Sevaux dopo 32 km di cammino , anziché i 20 previsti . Ci rifacciamo della fatica  seduti in un bar con due  belle birre . Subito dopo alla gite, accolti dal  proprietario che in cucina sta preparando una trentina di vasetti di marmellate : 35 euro per la notte, cena e colazione compresa . Una grossa roulotte con  due camere , doccia e servizi con acqua calda e’ il nostro alloggio per questa sera , una esperienza diversa .  Joop è un fumatore incallito , almeno un pacchetto al giorno , anche quando e’ in cammino . Sistemati e cambiati , stiamo per uscire ma inizia una pioggia torrenziale , restiamo in roulotte in attesa che smetta  e di  Look l’olandese che dovrebbe arrivare . Sollecito via e-mail una risposta via e-mail da parte del socio di servas di Besancon  per un’eventuale ospitalita’ da loro per lunedì , spero in una risposta . Torna il sole : pensavamo di mangiare in casa , ma il gestore della gite ci porta i piatti per la cena che faremo sul terrazzo all’esterno della roulotte : porta formaggi, pane e insalata, vino bianco e rosso, salsine varie , ecco che arriva  Look , ceniamo assieme , torna anche il nostro omino della gite  con uno sformato caldo di verdure , ci lascia pure il tutto per la colazione di domattina .  Oltre all’indirizzo e telefono di Joop , prendo nota  anche quelli di Look per restare in contatto dopo il cammino . Look ogni giorno imposta il suo cammino con due ore di viaggio e un’ora di riposo , non fa per me .

 

grandchamp….champlitte – 22

Riscaldamento acceso in camera , un sonno tranquillo senza tanto sognare . Colazione in albergo , salutiamo  i 4 olandesi di Rotterdam e la coppia del nord dell’Olanda , non tedeschi , come scritto ieri , Joop invece abita nell’Olanda del sud vicino al confine belga , un saluto alle due albergatrici complimentandoci per la cena . Oggi è Pentecoste , in Italia festa solo religiosa , mentre in Francia è pure civile, tutto fermo e chiuso con un lungo ponte fino al prossimo lunedì . Ieri sera Joop con l’aiuto della signora dell’albergo e’ riuscito a prenotare una camera al rifugio dei pellegrini di Champlitte , meno male, altrimenti ????. Riprendiamo il cammino per la breve tappa fino a Champlitte costeggiando campi di frumento che cominciano a indorare , altri con il fieno appena tagliato , sale un buon profumo dalla terra . Sempre su saliscendi e su strada asfaltata , vediamo il cippo di confine fra due dipartimenti , lasciamo l’Haute Marne ed entriamo nella Franche-Comte , ultima provincia francese prima di entrare in Svizzera . Una coca fresca in un campeggio a 3 km dalla citta’ , oggi tutto con calma  per arrivare a Champlitte , l’indirizzo datoci e’ sbagliato , ma a  furia di domandare troviamo il locale , veramente spartano,  tenuto da Monsieur Pascal Henriot , viticulteur che produce “mes vignes sont cultivees sans engrais chimiques, sans desherbants ni pesticides de synthese”.  Sara vero ? Più tardi verificheremo . Nei 10 mq della camera , a nostra disposizione , c’è tutto  doccia compresa . Torniamo in centro lungo la rue de la republique , la famiglia a cui prima avevamo chiesto informazioni ci invita in casa per un bicchiere di vino :  hanno 4 figli , una di 3 anni uguale alla mia Liliana , mostro loro la foto inviatami oggi da Daniela via email , precisa e identica , due chiacchiere sul cammino , ne restano meravigliati e sorpresi . Siamo  in piazza dello Chateau di Champlitte, l’ufficio turistico chiuso , entriamo al castello e al museum of popular arts and traditions , interessante per le ricostruzioni dei mestieri dei tempi passati , pure chiusi i giardini del castelloi . Prima di tornare in camera ci fermiamo alla cantina per l’assaggio dei vini prodotti da Henriott , un pinot bianco niente di speciale . Paghiamo i 10 euro a testa per la casa  in camera a riposarci in attesa della cena alla brasserie in place per le 19 .  Joop esce mentre io sto ancora scrivendo , rientrando  poco dopo  con un bel cesto di ciliegie appena raccolte in una maison lì vicino . Un martini per aperitivo e cena da pellegrini . Quando rientriamo , ritroviamo Look, l’olandese che avevamo lasciato a Langres , e’ solo perché J AN ha rinunciato al cammino per probemi fisici ed è tornato in Olanda . Ora proseguirà da solo per Roma . Spero di reincontrarlo dopo Besancon  e fare qualche pezzo di strada con lui al posto di Joop , che terminera’ li il suo cammino . Fa sempre freddo alla sera , il roncador comincia il suo lavoro .

langres….grandchamp – 21

This night I had a very big bed, it’s very beautiful .

Scendiamo per colazione alle 7, prima ancora del proprietario che ci raggiunge poco dopo. È americano , sposato con una cubana , ha vissuto quando aveva circa 12 anni per un certo periodo a Firenze dove ha imparato l’italiano.  Nessun altro ospite in albergo , ci serve lui preparandoci una macedonia di frutta fresca, caffè, marmellate, pane fresco, croissant, yogurt, e per Joop anche formaggio e prosciutto . Joop prenota per stasera a Grancahamps , una chambre d’hotels , gestita e di proprietà di olandesi da lui conosciuti in Olanda . È una bella giornata di un sole , spesa del giorno al supermercato per la frutta , lasciamo Langres , un po delusi avendola trovata diversa da come me l’aspettavo . Alla periferia della città , prendiamo un sentiero che per campi e boschi , ci permette di saltare le statali e raggiungere bene Puelly dove a lato della chiesa ci fermiamo per pranzo , vicino a un castello e a un giardino storico che non riusciamo a visitare . Cambia di nuovo il tempo , nuove nuvole e pioggia in arrivo , vista le esperienze precedenti , da come sono sudato , mi cambio e vedo che le gambe tengono . Ora sentieri per campi e qui il primo errore di Joop , capogruppo , ci costa 4 km in più fra andata e ritorno . Ripresa ma subito dopo un secondo errore , in mezzo ai campi e una sola casa all’orizzonte , dove Joop chiede informazioni, la signora ci indirizza per un sentiero fangoso con grosse pozzanghere, quasi sembra di essere sulla Plata : ci troviamo su campi recintati con filo spinato , per superarli bisogna passarci sotto facendo passare prima gli zaini prima di noi , incontriamo molte di queste chiusure e ogni volta sempre le stesse operazioni , cui siamo proprio persi senza ritrovare il sentiero . Un campo di erba alta pronta da tagliare per fieno e sempre in salita  in qualche modo arriviamo su una strada asfaltata ; ne siamo fuori mentre Joop si dà dello stupido per l’errore commesso, anche l’olandese qualche volta sbaglia , non solo l’italiano . DI villaggio in villaggio , ora siamo sulla retta via , al primo bar aperto una fresca coca cola ,  due vecchietti seduti li fuori ci salutano ,  lei parla un po’ d’italiano e fa piacere sentirli . Siamo a Grand Camps alla chambre d’hotel prenotata: un altro posto magnifico con un bel giardino. Gestito da due donne olandesi, interni curati in ogni particolare con mobili d’epoca e oggetti d’antiquariato . Prima in camera a depositare gli zaini , doccia e cambiarsi ,  biancheria da lavare alla lavatrice  e finalmente la nostra birra quotidiana , anzi due seduti nel patio al fresco .  Giro fotografico in giardino con un albero centenario di ciliegie  belle e mature , un piacere mangiarle. Nel contempo arrivano quattro turisti olandesi , una coppia e le loro mamme e una coppia di turisti tedeschi . Joop è a suo agio a parlare nella propria lingua , con il mio poco inglese cerco di dire qualcosa anch’io . Arriva l’ora di cena e a tavola sul terrazzo esterno siamo in otto : pizza con mozzarella e insalata , un ottimo secondo come da foto , con gelato e frutti di bosco , preparati con una meravigliosa crema  di lamponi , mirtilli , more e ribes . Ci si ritira nel salone a chiacchierare davanti al camino , alle 21 , ritirata la biancheria asciutta , si torna in cameraper scrivere , mentre Joop si addormentandosi subito comincia il suo concerto .

lesfonds….langres – 20

Io mi lamento sempre per qualcosa , una volta per il letto piccolo o con le molle , un’altra perché Joop è un roncador di primo ordine , ora me la prendo con me stesso perche’ ieri ,  con il forte sole e con i pantalocini , non avendo messo la crema solare ,mi ritrovo ora con entrambe le gambe e il viso di un bel rosso intenso , ora è tardi per rimediare . Sveglia alle 6,30 e un’abbondante colazione ci aspetta , arriva pure Dominique che è andato per noi a prendere del  pane fresco , assaggiando  10 varietà delle loro marmellate , squisite . Timbro sulla credenziale , paghiamo solo 60 euro a persona , veramente poco e irrisorio il costo per tutto quello che abbiamo avuto . Una dedica sul registro dei turisti che si sono fermati in questo paradiso , alle 7, 30 ci incamminiamo con cielo sempre nuvoloso e freddo , subito 10 km senza fermarsi , primo sbaglio di percorso della giornata ma subito ritrovando le indicazioni ,  un caffè ad un bar con vista su un lago artificiale per riposarci . Ora su un sentiero a bordo lago per 3 km e prime indicazioni per Langres , ancora altri 8 prima di raggiungerla . Langres e’ in cima ad un colle con delle belle mura che la circondano . Ai primi tornanti della salita , cominciano a farmi male le gambe , sono costretto a fermarmi : ho piedi e gambe gonfi  , come se fossero legni senza circolazione del sangue , appoggiato ad un muretto , tolgo gli scarponi , massaggi e gambe in alto per riprendermi un po’ ,  Joop resta in attesa pronto ad aiutarmi . Un’ora , poi il tutto lentamente passa , entriamo in citta’ , tira vento , fa freddo e sono sudato .Vediamo la statua di Diderot sul corso , ma dobbiamo arrivare all’ufficio del turismo per la ricerca dell’albergo prima che chiuda , come altre volte è sempre dalla parte opposta rispetto da dove arriviamo . Esiste un albergo per i  pellegrini , ma fuori 3 km , ne troviamo uno li vicino , non posso aspettare oltre , sono stanco, ho freddo e comincio a tossire .  Subito un bagno caldo poi a letto ,  un’ora di riposo , mentre Joop mi aspetterà nella hall . Con una tachipirina ed una aspirina , sistemate le gambe sono rimesso a nuovo , posso uscire per il giro sulle mura . In biblioteca , Joop con il p c  deve comunicare a casa sua ,mentre io scrivo il blog .  Un po’ di sole cielo e si sta gia’ meglio . Lasciata la biblioteca , due passi in centro per una birra in un  bar , appena entrati mi sento chiamare ad alta voce , piu’ volte Mario Mario , chi può essere che mi conosca a Langres . Sono i due pellegrini olandesi conosciuti a Chateuvillan , seduti al tavolo con un terzo olandese . È bello ritrovarsi e fermarsi a chiacchierare , in italo-milanese-olandese , una bella bevuta assieme , in attesa della cena in questa stessa brasserie .  Sono arrivati a Langres in macchina in mattinata da Mormant dove torneranno per la notte ,strano il cammino di ognuno di noi . Un saluto e un arrivederci a un domani un un punto qualsiasi del cammino  . Ora i miei dolori mi sono solo un ricordo , speriamo per domani di non aver problemi . Arrivano le 7 , cena anonima . Chiaccherando sul cammino e ora a cena , cerco di insegnare a Joop l’italiano , poco per volta ,che gli tornera’ utile quando verrà in Italia a trovarmi . Molti altri olandesi sono seduti ai tavoli vicino a noi , sembra di essere a casa loro , nessun italiano in giro . Torniamo in albergo , due chiacchere conil proprietario , è un americano e parla un po’ d’italiano . Oggi mi sono accorto che la mia vista  si è un po’ abbassata : una volta distinguevo bene un cavallo da una mucca a 500 mt , leggevo bene un cartello stradale a oltre 100 mt , ora mi devo avvicinare per leggere meglio , pazienza è la gioventù che avanza.