Appena sveglio il primo pensiero va alla cara nonna Liliana , quanto mi dispiace non esserle stato vicino in questi ultimi suoi giorni , almeno con il pensiero , ad ogni croce che incontrerò lungo la strada , ce ne saranno molti , una preghiera per Lei . Controllo bene la guida e la strada da prendere , alle 7 senza problemi mi metto in cammino , supero il ponte sul fiume Somme , 5 km di lunga periferia alquanto noiosa . Oggi ho deciso di camminare molto , di fare due tappe in giorno solo , passando passare ugualmente da Tugny-et-Pont , un ostello-rifugio per pellegrini , significativo perche’ posto su uno dei cammini jacopei francesi . Sono ora su una lunga strada di campagna , sul limitare di un bosco , che costeggia un grande canale dove naviga una grande imbarcazione da trasporto che ha appena superato una chiusa ; un bel quadretto davanti a me con un pescatore solitario seduto sulla riva intento a pescare . Verso mezzogiorno arrivo al villaggio di Tugny , diversi canali si intersecano fra loro , a piu’ quote , supero piu’ ponticelli , arrivo alla chiesa e un operaio , fermo per il pranzo , chiedo informazioni per l’ostello : mi ci accompagna con la sua macchina , è portoghese , mi dice che lo scorso anno ha fatto il cammino da Lisbona a Santiago , veramente soddisfatto di quel che ha fatto e contento di aiutare un pellegrino . Troviamo il rifugio chiuso, conosce il custode e gli telefona che verrà subito ad aprirmi per il tampon-timbro sulla credenziale e poter visitare questo ostello , unico sulla francigena , con una bella statua rappresentante un pellegrino posto all’ingresso , tanti oggetti inerenti al pellegrinaggio con conchiglie di varie misure sparse qua e là . Inizio la seconda parte del cammino del giorno , comincia fare molto caldo , lunghi rettilinei asfaltati con villaggi anonimi tutti uguali , poche panchine all’ombra e nessun bar fino a Flavy le –Martel , villaggio quasi cittadina , un vigile mi segnala che la strada andro’ a fare e’ pericolosa , mi fa prendere un percorso alternativo , anche se più lungo . Scendo a Ftieres , un cartello stradale mi indica che a Tergnier mancano ancora 8 km , stanco dopo gli oltre 30 già fatti . Pazienza , vado avanti non ho alternative , superata un ponte autostradale , alla solita grossa rotonda entro in città , una lunga periferia fino ad un centro che non arriva mai . E’ una brutta città , mi siedo al primo bar che incontro per una birra e informazioni per trovare l’albergo prenotato . Squilla il telefono , e’ Franco da Arras , preoccupato chiede come va e come sto , lo ringrazio del suo interessamento pregandolo di salutarmi Bernard . L’albergo si trova ad oltre 2 km in un quartiere etnico , albergo indiano , cena in un ristorante cinese con una birra giapponese , piu’ etnico di cosi’ non si puo’ , infine la spesa per il cammino di domani in un market cinese , ancora aperto . Ho sì guadagnato un giorno di cammino ma mi ritrovo molto stanco , da valutare meglio le prossime tappe , ora a letto ci penserò . Ad oggi , in questo cammino , ho incontrato pochi pellegrini , ho sempre camminato da solo , meditando , pensando alla mia vita , manca il confronto e un contatto con altri per uno scambio di esperienze . Arriveranno speriamo .
Categoria: viaggi
peronne….saint quintin – 8
Notte insonne , sveglia alle 5,30 con un caffè accompagnato in macchina da Bernard a Peronne , 60 km da Arras . Freddo e ghiaccio sui finestrini della macchina , in un’ora alle 7 siamo a Peronne . Ringrazio Bernard per tutto quello che ha fatto per me , un grande abbraccio e un arrivederci in Italia Un buon caffe’ e davanti ame circa 30 km di strada da percorrere , forse una tappa facile, speriamo , il tempo volge al bello attraverso una bella campagna con campi coltivati a frumento , piana e pochi saliscendi. Per oggi nessun errore di percorso , passo da Cartigny , Paully arrivando per pranzo a Vernand , fermandomi in un parco dove mangio 4 belle fette di rosbif grazie ai panini che Cristhelle mi ha preparato la sera prima . Una telefonata di Franco mi conferma che Bernard è riuscito a prenotare all’ufficio del turismo di Saint Quentin una camera per la notte , risolto un problema . Seduto per pranzo su una panchina del parco , una signora viene a sedersi accanto , parliamo del mio cammino augurandomi BUON COURAGE , per quello che mi aspetta nei prossimi giorni . Riprendo attraverso piccoli villaggi come Attily e Holnon arrivando alla periferia di Saint Quentin . Quasi un’autostrada senza capire quale strada prendere per il centro . Mi riposo su un muretto all’esterno di un cimitero militare francese delle due guerre , vedendo in lontananza il profilo della cattedrale come punto di riferimento da raggiungere . Salgo verso il centro verso l’ufficio del turismo dove ho appuntamento con Federik , contattato da Bernard , che mi ragguaglia su Saint Quentin e mi indica l’albergo prenotato, mi spiega quale percorso per uscire domani dalla città . Riesce a confermarmi pure una prenotazione per un albergo per il giorno dopo a Tergnier, non fermandomi cosai’ a Tugny-et-Pont . In albergo, hotel Firenze , lascio lo zaino , esco subito in modo da riuscire a vedere la cattedrale prima della chiusura delle 5 . Magnifica chiesa gotica , pilastri slanciati verso l’alto che danno una maestosità all’edificio , tante sono le cappelle laterali , in una la statua di san Rocco con il bastone e la conchiglia di san Giacomo di Compostela : infatti a Sant Quentin si incontrano due diversi cammini per Santiago di Compostela . Dopo una passeggiata per il centro storico con molte case antiche in diversi stili , dal gotico all’arte déco . Una buona fresca birra in piazza e frutta per domani al supermercato . In albergo trovo il messaggio di Daniela, la richiamo e mi dà la triste notizia della morte di Liliana , mia suocera , provo un vero dolore non esserle stata vicino in questo momento, anche se poteva essere prevedibile la morte date le sue condizioni , ma che non aspetti mai . Il cammino continua portando la sua memoria con me . Sono sempre imbranato con internet , alla reception dell’albergo mi aiutano a connettermi , cena in un ristorante italiano “da Mario”, con un bel piatto di spaghetti alla carbonara e un tiramisu alla nutella , favolosi . Ora in camera pensando a LIliana che ha dato molto a tutti noi , rimarra’ sempre nella nostra mente .
arras – 7
visita a LILLE
Quello della vita è il cammino più difficile . Oggi giornata di non cammino o da turista . Colazione alle 8 con Bernard , Cristhelle già al lavoro . Alle 9 con Bernard in centro , lui deve fare una visita radiologica al ginocchio , dolore che si trascina dal cammino di Santiago mentre io mi ritrovo con Francis per visitare Arras , il suo centro e la cattedrale , bella l’architettura ma brutta per le troppe macchine parcheggiate in ogni luogo con poche zone pedonali . Compero per la cena di stasera , su consiglio di Francis , un dolce caratteristico , all’ufficio turistico timbro sulla credenziale , ritorna Bernard dalla visita , insieme in un negozio di artigianato dove compero un piattino in ceramica, decorato al momento davanti a noi e che spediro’ per posta a casa , imballandomo poi ben bene . Aperitivo in piazza con un buon rosé , Francis ci lascia , io rientro a casa con Bernard per il pranzo , che lui prepara: cous cous con rostbiff e verdure cotte . Decidiamo di andare a visitare Lille , grossa e bella città capoluogo della regione a 60 km da Arras , vediamo l’hotel du ville e l’arco trionfale della città, Port du Paris . Città universitaria , piena di giovani , ricca di molti antichi palazzi , solo sfiorata dalle molte guerre e mai distrutta . Visitiamo la nuova cattedrale neo gotico , la cui costruzione è durata 150 anni , inaugurata solo nel 1999 . Merenda in piedi con due dolci tipici , problemi al cellulare e pur entrando nel negozio della SFR non risolvo nulla . In un’ora Rientro ad Arras in un’ora percorrendo veloci autostrade , birra al limone seduti al bar della piazza piccola per aperitivo , cena a casa dove , Cristhelle tornata dal lavoro ha gia’ predisposto . Scriviamo ad Heinz , l’altro nostro amico austriaco pellegrino con noi a Santiago , cena con rostbiff , insalata e dessert . Programma per domattina , Bernard mi accompagnerà fino a Peronne, da dove riprenderò il cammino pur Sant Quentin , ma saltero’ due tappe recuperando un giorno del cammino previsto .
bruay-la-brussiere…..arras – 6
Con il sole o con la pioggia, con le nuvole o il sereno, sarà quel che sarà .
Sveglia alle 6 , abbondante colazione in albergo , partenza alle 7 , cosi’ da un po di giorni . L’albergo e’ fuori 10 km dalla città , dalla parte opposta dove si trova l’inizio del cammino di oggi , prendo un autobus per il centro chiedendo all’autista-donna di indicarmi la fermata per scendere vicino al municipio , O K per la fermata finale della corsa . Da li per evitare errori , richiedo , una gentile signora mi accompagna per un tratto indicandomi la retta via , bene fino ad una grossa rotonda quasi fuori città , queste mi traggono sempre in errore , sbaglio prendendo per Arras una superstrada trafficatissima , con lavori in corso , ma subito ritorno sui miei passi , prestando attenzione ritrovo la indicazioni del cammino . Lascio Houdian , periferia della citta’ con una leggera pioggerellina , sempre su strade asfaltate passo per diversi villaggi , alcuni con nuove fabbricati ma molti con rustici fatiscenti o abbandonati . A mezzogiorno sono a Estree- Chaucy , dopo essermi cambiato gli indumenti bagnati pranzo con un frutto e un dolce : il vento si e’ calmato , ma i grossi nuvoloni non mancano . Saliscendi continui su questa strada , questi strappi si fanno sentire sulle gambe , anche per il peso dello zaino . Sono oramai vicino ad Arras , in orario per l’appuntamento con Bernard delle 3 , che vedo in lontananza , ma un cartello ne segnala ancora 7 km al cemtro , oggi gia’ percorsi oltre 30 . Strada in salita per entrare in Arras ,direzione stazione , in ritardo ora sui tempi previsti , quando sento squillare il telefono , e’ Bernard , lui parla solo francese ed io solo italiano , chiede dove sono arrivato , indico il nome di una chiesa a lato della strada dove mi trovo , in modo che mi possa raggiungere con la macchina . Inizia a grandinare riparandomi sotto tettoia di una fermata di un bus , non vedendolo arrivare , gli ritelefono aiutato da un anziano signore che gli spiega l’esatta posizione dove ci troviamo , anche lui al riparo . Eccolo arrivare : rivedere un amico , dopo molto tempo , e’ bellissimo , mi accompagna alla sua bella casa in campagna fuori citta’ ; doccia e cambiarsi , senza perdere tempo mi porta a vedere il fronte canadese e le trincee della prima guerra mondiale , 20 km fuori citta’, dove sono ancora evidenti le enormi buche scavate dalle bombe, ora ricoperte di verde. Molte altre sono state rinvenute nei fiumi lì vicino e chissà quante ce ne potrebbero essercene ancora . Il parco e il cimitero attiguo sono tenuti in gestione e in ordine dal governo canadese . Rientriamo in centro ad Arras con la pioggia , fermandoci a vedere le due piazze storiche : la grande chiusa dai caratteristici edifici , la piccola con il suo caratteristico municipio , distrutto e raso al suolo durante la 1° guerra e ricostruito fedelmente al termine della 2°, e’ veramente caratteristica questa piazza come una delle migliori plaza mayor spagnole . In piazza ci aspettano i genitori di Sophie , il padre trasferitosi ad Arras per lavoro oltre 50 anni fa , da San Severino Marche , parla ancora bene l’italiano. Tutti con l’ascensore in cima alla torre del municipio per vedere il panorama dall’alto ,magnifica la campagna francese , raccontandomi la storia del municipio e di tutte le gallerie che da li sotto si diramavano , ad uso rifugio o vie di fuga , durante le varie guerre . Cena a casa di Bernard dove ci ritroviamo tutti : Bernard con la sua compagna Cristhelle, gia’ miei ospiti a Como, Franc e sua moglie francese GInevre, la figlia Sophie che parla bene italiano e il suo compagno Lorent. Aperitivo con champagne e salumi vari, poi rostbiff e patatine fritte, crostata finale fatta da Cristhelle ; una bella serata fra amici , parlando sia del cammino , e loro della loro vita in Francia . A mezzanotte , ormai stanco , una bella camera a disposizione . Questa esperienza mi sta dando moltissimo e spero di portarmela a casa perché il cammino è anche nel quotidiano ……. Quando sei in famiglia, quando sei sul lavoro, in ogni momento della giornata …. E se sei capace di portarti questa esperienza in ogni momento della tua vita , starai bene tu e tutti quelli che ti incontrano nel cammino di tutti i giorni . I momenti difficili arrivano per tutti, ma quello che non bisogna mai dimenticare è che dobbiamo tenere sempre la testa alzata perché ci sarà sempre un orizzonte davanti a noi .
theruanne….bruay-la-bruisserie – 5
Prima di colazione , vado sul piazzale della chiesa per fotografare , oggi lunedì giorno di lavoro , aprono presto i negozi e diverse persone a piedi o in macchina in giro sulle strade , solo io turista o pellegrino in cammino . Torno al mio ostello ,di nome e di fastto Eden , riprendo lo zaino e parto con un cielo nuvoloso con l’intenzione di raggiungere nel ppomeriggio Bruay-La-Bruisserie , un solo comune ma con due iglesie e due marie . Datom che i sentieri sono quasi impraticabili a cause delle forte pioggie dei giorni scorsi , oggi solo asfalto : a Rely ricomincia a piovere con un forte vento, devo di nuovo mettermi la mantella antipioggia . Colazione con caffe’ ad Auchy , sole e pioggia si alternano , ora una lunga strada attraverso distese di campi coltivati a cereali con saliscendi continui e’ davanti a me , in un paesaggio abbastanza monotono. Mi fermo ad Amettes alle 12 , nei bar solo da bere , non hanno panini , quindi una birra e via . La strada attraversa alcuni boschi , mucche, pecore e cavalli pascolano liberi nei campi , la solitudine non mi dispiace , i pensieri vanno da soli in giro per il mondo sognando di qua e di la cose belle . Le gambe funzionano bene e i piedi tengono , percorso abbastanza ben segnalato e nessun errore commesso , ma ora viene il bello per l’entrata in città . Seguo le indicazioni della guida, ma a Colonne-Ricouart , periferia di Bruay , mi ritrovo dall’altra parte della citta’ , su in collina , continuo a chiedere informazioni , risalgo e riscendo il monte piu’ volte arrivando infine al centro . L’albergo segnalato sulla guida lo trovo chiuso , interpretare le indicazioni che richiedo a diverse persone , non facile , in piazza della maire , fermo due ragazze chiedendo loro di un albergo economico per la notte , una mi accompagna negli uffici comunali , salgo con lei al 3° piano , dove in un salone e’ in corso una riunione , lei va chiedere ad una dei conferenzieri , dal banco si alza una signora , nuova richiesta di informazioni , con questa persona scendo all’ufficio turistico dove finalmente riesco a fissare l’albergo . Tutti mi guardano come un alieno , ma sono solo un pellegrino imbranato che non sa nessuna lingua oltre alla propria . L’albergo e’ situato dall’altra parte della città a 10 km, chiamo un taxi , oggi pomeriggio non ho proprio voglia di continuare a camminare , dopo i 40 km gia’ fatti . 15 minuti di taxi e sono in albergo , mi sistemo , mi collego a WI FI e trasmetto il blog .Cena in un ristorante vicino segnalato , ieri patatine fritte , questa sera solo patate , ma cucinate benissimo in 200 modi diversi , con dolce finale sempre a base di patate , il tutto bagnato con due fresche birre . Tornato in albergo , ricevo la telefonata di Sophie , amica di Bernard , il mio amico pellegrino del cammino di Santiago che abita ad Arras , prossima tappa di questo mio cammino , concordando con lei di ritrovarci domani alle 3 in stazione ad Arras , dove trovero’ anche Bernard , come previsto saro’ suo ospite per due giorni a casa sua . Scritto e spedito il blog , ora meritato riposo .
