37 – via della plata ….3.6

 

visita a Santiago de Compostela

Sveglia alle 8 , trasferimento nell’altro albergo , lascio il mio zaino in camera di Vittorio , la mia camera non è ancora pronta , colazione ,  di nuovo in giro per visitare Santiago , negozi turistici ma anche interessanti  monumenti , visita al museo della cattedrale posto su quattro piani , davvero interessante , passando poi direttamente in cattedrale , visitandola senza molta gente  . Sulla piazza ritrovo Leo , con lui torno ai giardini dell’università per bere un buon bicchiere di vino bianco fresco , in un quartiere  per studenti dove tutto costa meno , tutto a  un euro per ogni consumazione . Ritorniamo in piazza della cattedrale dove abbiamo  appuntamento con tutti gli altri amici pellegrini per andare a pranzo presso un  self service ,  ognuno qui può servirsi di quello che vuole , per le quantità che vuole sempre allo stesso prezzo. Dopo il pranzo salutiamo Leo e Heinz , hanno finito il loro cammino e questa sera lasceranno Santiago . Rientro in albergo per sistemare la mia camera , un leggero riposo . Alle 4 riesco di nuovo per visitare i giardini dell’università’ , un nuovo giro in centro per gli ultimi regalini e cartoline , vado al seminario diocesano , al convento di San Francesco e all’università . Alle 19 mi ritrovo ai piedi della scala della cattedrale per la cena con Andreas , Bernard e Vittorio al ristorante  , il boutafumerio , per gustare il polpo alla gallega e una capesanta ,  veramente squisiti .  Al ritorno in piazza dopo cena , una cinquantina di ragazzi americani seduti per terra in cerchio , di fronte a un folto pubblico , stanno cantando senza strumenti musicali , molte canzoni da spiriual al folk ,  popolari e tante altre , veramente emozionanti sentirli dal vivo alla luce del tramonto che si riflette sulle pietre dorate della cattedrale .

 

36 – via della plata……2.6

 

da Outiero a Santiago de Compostela

E’  l’ultima tappa , breve e anche piacevole nella prima parte che ci offre il silenzio e la pace attraversando boschi di eucalipto entrando direttamente in centro , evitando  zone industriali e commerciali che caratterizzano spesso gli ingressi alle principali città. Sveglia alle 5,30 , parto da solo al buio con la lampada frontale accesa , il piede e la cavaglia sono ancora gonfi , con meno dolore ma deciso di arrivare a Santiago , a piedi , in qualsiasi modo . Ad un certo punto perdo il sentiero nel bosco , scendo verso la  carretera , a quest’ora  per niente trafficata ritrovando più avanti le indicazioni del cammino .Mi ritrovo con tutti gli altri partiti , molto dopo di me , in un  bar per colazione , ormai  Santiago e la sua cattedrale sono in vista davanti a noi . Entriamo tutti assieme a Santiago , come un rito antico , sempre con lo zaino , alla Praza de Obradoiro per le foto di rito , poi in cattedrale per assistera alla messa del pellegrino delle 12 , celebrata da un cardinale e da un’altra decina di sacerdoti , chiesa  stracolma e pochi i posti a sedere rimasti liberi . Riesco a sedermi in fondo , al centro della navata , alla fine della messa  , dopo l’accensione dell’incenso nel boutofumerio , inizia l’oscillazione sempre più forte e  veloce  . Veramente emozionante  vederlo , fedeli , pellegrini o turisti , tutti estasiati e attenti . Alla fine della messa visita alla cripta con la tomba di San Giacomo  , successiva salita  sopra l’altare per l’abbraccio  a San Giacomo . Ritrovo Heinz in chiesa e con lui vado a pranzo presso il ristorante dell’albergo dell’albergo dove lui è alloggiato . Con lui poi vado  all’officina dei pellegrini per il timbro con il sello finale e per il  ritiro della compostela . Gran folla in giro per le strade di Santiago , gruppi di giovani di vari paesi sfila per le vie al suono dei tamburi . Torno al mio albergo prenotato , dove in camera al 4′ piano ,  senza ascensore , trovo gia Vittorio . Doccia e un leggero riposo , di nuovo fuori per Santiago  con Vittorio ritrovando in piazza Joanna , Yosè , Maria e Andreas il francese , Bernard e Heinz , con tutti loro a cena prendendo delle tapas . Molta gente e bisogna aspettare  a lungo , alla fine le gustiamo e sono veramente buone . Con Vittorio decidiamo domani di cambiare albergo trasferendoci in un altro più comodo con ascensore in piazza Galizia .

34 tappa………………….km 19

35 – via della plata…..1.6

 

da Lalin ad Auterio

Tutti partono entro le 7 , mentre Vittorio ed io aspettiamo il taxi che verrà a prenderci verso le 10 e portarci a Ponte Ulla , ultimo paese prima della fine della tappa di oggi , primo per  colazione , poi per la spesa al supermercato per la sera , anche gli altri nostri amici pellegrini e da loro richiestoci , per la cena di stasera in quanto ad Auterio non esistono negozio o possibilità di acquistare qualcosa . Dopo Ponte Ulla , per arrivare all’ostello , una grossa salita impegnativa , risaliamo in taxi che avevamo fatto aspettare e  alle 11 siamo gia all’ostello , ancora tutto chiuso  . L’ostello è situato in una posizione deliziosa ai piedi del bosco , prati verdi intorno , un giardino ben curato , nell’attesa due passi fino ad una cappella ricordo . Nel frattempo arriva l’ospitalera per le pulizie , ci fa entrare , ci sistemaiamo nella camerata dopo la registrazione , subito dopo arriva Donelio con gli altri primi pellegrini , provenienti da tutti i paesi dei vari continenti . Per me doccia e riposo , sistemazione del piede e della gamba , anche se non ho camminato ne ho molto bisogno . Pomeriggio tranquillo in attesa della cena che Donelio ci sta preparando per tutti  : spaghetti al pomodoro , cotti bene , fomaggio e prosciutto , con del buon vino che abbiamo comperato . Donelio prima di andare a letto , mi fa un massaggio alla coscia adoperando un olio speciale che potrà fara’ effetto e lenire il dolore .

33 tappa ……………..in taxi

34 – via della plata…31.5

 

da Cea a Lalin

Paesaggi tipicamente galleghi , continue salite e discese su colline ondulate , pascoli e boschetti , molti ruscelli e fiumi da attraversare , paesi minuscoli e scarsamente abitati , sempre sulla carettera 525 e sull’autopista central . Sveglia alle 6 parto da solo alle 7 , la mia tendinite peggiora e il collo del piede e sempre più gonfio , fa male ma devo andare avanti , una prima colazione dopo 2 km  in un bar del pellegrino . Supero senza fermarmi il Monasterio de Oseira , dopo leggere salite sono su un sentiero fangoso ,  per poter superare un tratto , poggio bene il piede destro nel fango e avanzo con il sinistro senza far presa , scivolo , cerco di stare in equilibrio e per non fare una bagno completo nel fango , sento uno strappo doloroso alla coscia , cerco di aggrapparmi a quello che ho a portata di mano , sono  dei rovi non proprio ideali . Riesco a venirne fuori , mi siedo su un sasso poco dopo per un massaggio prima di ripartire , per i graffi sono  sporco di sangue alla mano e al braccio , che cerco di   tamponare , ripulirmi e massaggiarmi di nuovo . Arrivo al ponte dell’autovia ,  stanco e perdo le frecce del cammino , sbaglio strada , informazioni alle prime case che incontro , ad un vecchietto affacciato alla finestra della sua casa , ritorno al ponte e d’istinto prendo lo sterrato che per vari chilometri corre sul lato sx della stessa autostrada , senza vederne la fine e nessuno in giro . Passo sotto un ponte sul lato dx , ritrovando i cartelli del cammino , arrivo a Castro Dozon , dove mi fermo , stanco e   sporco in un bar per colazione .Riprende fino a Bendoiro , dove a lato della strada , vedo Vittorio che sta cercando un taxi per andare in albergo ,  dolorante anche lui , sempre per tendinite , nuove  infomazioni che ci indirizzano per il giusto sentiero , un lungo giro attorno alla linea feroviaria , arrivo infine nei pressi dell’albergo che però non riesco a vederlo , passo sulla carretera , un’altro ragazzo me lo indica di nuovo , ero passato così  vicino prima da non vederlo , anche se  bello , nuovo ed accogliente .Non c’è l’ospitalera ma intanto mi accomodo a letto , doccia e lavaggio vestiti , riposo , massaggio ai piedi e alla  gamba , protezione e creme . Per cena chiamo al telefono il ristorante da Antonio , lontano 2 km , in modo che ci vengono a prendere in macchina , oltre a noi e a Vittorio anche  altri tre spagnoli . Ottima la cena e poi sempre in macchina ci riportano in albergo . Con Vittorio decidiamo che per il giorno dopo prenderemo un taxi per andare a Outerio , non essendo in grado di camminare per i forti dolori e per non peggiorare  la ns. situazione .

tappa 32 ………………..km 36 laxe

 

33 – via della plata…..30.5

 

da Orense a Cea

Usciamo dalla confusione e dai rumori di Orense per immergerci di nuovo nel silenzio , in territori poco popolati ritrovando boschi e le calzade della Galicia . Per il traffico , uscire da Orense ci vuole molto tempo , subito da affrontare un durissima e terribile salita di 2 km su strada stretta e  trafficata , per arrivare su un altopiano , poi il cammino si distende e diventa piacevole . A metà strada è obbligo fermarsi al bar Rincon di Cesar , un oste particolare che ha un locale altrettanto unico , dove accoglie  i pellegrini che passano , offrendo a tutti dal latte al caffe , dai dolci al vino  , dal prosciutto ai salumi , dai salamini alla fiamma con liquorini finali , in cambio  si da un donativo a offerta libera nella cassetta predisposta . Sul cammino si incontrano  persone sempre diverse fra loro , ognuno ha un suo profilo o una sua caratteristica , poco dopo  un contadino  sta falciando l’erba del suo campo a mano , con una falce fermandosi spesso per affilare la lama  . Sulla carrettera incontriamo una coppia di ciclisti francesi , marito  e moglie che stanno facendo il cammino in bicicletta , parlano pure l’italiano , hanno già fatto visitato diverse volte  l’Italia , sempre in coppia e in bicicletta . Incrociamo un altro cammino che proviene da Orense percorso da tanti altri pellegrini , tutti vanno quasi di corsa per superarsi , quasi di corsa , Bernard e Heinz superarno tutti per arrivare prima possibile all’ostello per poter occupare prima possibile i letti , ora anche Bernard e Heinz ed io dietro a loro ci sbrighiamo . Siamo accolti da un ospitalero con in testa un grande basco nero dal viso bretone , sistemati gli zaini , andiamo pranzo al ristorante : zuppa e polpo alla gallega . Pomeriggio riposo in  branda ,  spesa al supermercato per l’indomani , due passi in paese , città del pane dai molti antichi forni , ora non più funzionanti  o visitabili . Caratteristici i granai sollevati da terra a protezione del  granoturco o frumento per evitare la risalita dei roditori o altri animali  .Cena con polpo alla gallega accompagnato da un buon bianco

tappa 31 ………………..km 21