27 – via della plata….. 24.5

 

da Camarzana de Tera a Mombuey

 in taxi a Puebla di Sanabria

Tappa varia con frequenti cambi di paesaggio , senza faticose salite ma continui e brevi saliscendi , bello il tratto dopo Oleros che ci porta prima alla diga sul Tera poi al successivo lungolago , ora si entra nelle terre della Galizia . Uscita da Camarzana su un grosso rettilineo , ma rientriamo subito sul cammino fino a Calzadillos de Tera per colazione , dove al bar incontro una signora che parla italiano , imparato da emigrante a suo tempo in Svizzera per lavoro , rientrata in Spagna per la vecchiaia , si chiama Rosario in onore della vergine del Rosario , e non Rosaria al femminile . Passiamo in diversi paesini , quasi disabitati , a mezzogiorno con un forte sole , siamo a Reio Negro del Puente dove prendiamo una birra in piazza di fronte alla cattedrale e all’albergo dei pellegrini , appena restaurato . Finalmente a Mombuey dove avevamo deciso di fermarci per la notte , troviamo l’albergo  piccolo , brutto e già tutto occupato , non è proprio il caso di fermarsi qui . Una foto alla bella chiesa in fondo alla via , sosta al bar per decidere quale decisione prendere , anche un grande albergo sulla carretera è pieno . Decidiamo di prendere un taxi per Pueblo de Sanabria , verifico la disponibilità di un albergo e prenoto per tre ,  con il mio spagnolo italianizzato , mi faccio dare dalla barista un numero telefonico per chiamare un taxi , che dopo mezz’ora arriva , saltiamo una tappa , ma dispiace , ma non potevamo dormire in strada o sotto le stelle , va bene essere pellegrini ma non masochisti . In meno di mezz’ora facciamo i nostri 25 km , siamo all’albergo La Luz , doccia , lavaggio biancheria e spesa al supermercato , pronti ad andare con Bernard e Heinz per visitare la città , molto bella ed arroccata su un colle , è stata la capitale europea della biodiversità per il 2011 . Chiesa chiusa ,  castello visitabile , grande e ben restaurato  che si affaccia e domina le valli circostanti . Noi tre con gli altri 3 pellegrini spagnoli andiamo a cena in un ristorante tipico e caratteristico  .

25 tappa ……………..km 34 + 27 in taxi

26 – via della plata…23.5

 

da Tabara a Camarzana de Tera

Da Tabara si risale una sella dalla quale parte la linea dei mulini eolici che ci osservano da alcuni giorni , il cammino scende in una valletta e serpeggia fra alcune colline per immettersi in altre piccole valli , si lascia Bercianos per entrare  nella valle del fiume Tera , il fiume principale della Sanabia che ne percorre tutto il territorio . Solita sveglia , si parte senza colazione , i bar sono chiusi ancora , un pezzo di carretera per rientrare sul vero cammino , attraversando sempre i cantieri dell’autovia . Camminata tranquilla fino a Villanueva de Las Peras , dove ci fermiamo per colazione ,  Heinz già ci aspetta al bar , arrivo con Bernard e oltre al solito caffè con leche , il barista ci prepara due bei dolci , le famose torrejas ;  Donelio , un altro amico pellegrino spagnolo mi scrive la ricetta , essa è costituito da pane imbevuto nel latte ,  tostato e spalmato con miele e zucchero , una vera bontà  che vorrò riprovare a casa . Proseguiamo per Santa Croix de Tera , un bel paese lungo il fiume Tera che ha uno dei migliori alberghi per pellegrini , casa Anita . Heinz ha problemi per prelevare soldi in banca , tutte trovate chiuse o senza bancomat , questo problema sta diventando una vera ossessione , ma è sua la colpa avendo dimeticato a casa i suoi codici bancari . Raggiunta Santa Marta de Tera , visitiamo la chiesa in stile romanico , monumento nazionale , con una guida che ce la descrive . Ci mostra una foto presa dal suo cellulare , in cui si vede un raggio di sole che , nel giorno del solistizio d’estate , entra da una finestra in un punto particolare , arrivando ad un capitello sulla fronte della  statua di San Giacomo , questo succede solo una volta all’anno . Girando attorno alla chiesa e al cimitero , sulla facciata retrostante una statua rappresenta San Giacomo che con una mano sembra salutare i pellegrini di passaggio . Si prosegue per Camarzana fuori dal nostro cammino dove ho prenotato le camere in un albergo per noi tre . Solo alcune rovine di una casa romana , come sempre chiusa , in questo paese lungo la carretera , ultime spese e acquisto di alcune paia di calze , avendone buttate via molte altre perchè consumate o rotte . Cena con asparagi e pesce fritto ,  budino di vaniglia .

24 tappa…………….km 30

25 – via della plata…22.5

 

da Granjia de Moreruela a Tabara

Oggi lasciamo il nord e ci incamminiamo verso ovest abbandonando l’antica via della Plata che prosegue sino ad Astorga , iniziando il camino de Fonseca  o Sanabrese , cambia rapidamente anche il paesaggio , abbandonando le meseta per risalire la lunga valle che ci porterà in Galizia , vedremo sempre meno campi di frumento e sempre di più colline  . La prima parte della tappa è splendida sia nella parte del lago che costeggia il fiume Esla sia nella successiva foresta , fino a Tabara. Lascio l’albergo alle 7 e percorro , sull’asfalto , un buon tratto di strada , senza alcun traffico per tornare sul cammino , improvvisamente due cerbiatti attraversano la strada  inoltrandosi subito  nei boschi circostanti . Arrivo al ponte sul fiume Isla , sono veramente stupendi i riflessi delle arcate e delle nubi sull’acqua , un magnifico quadro della natura . Anzichè seguire il sentiero segnalato come impegnativo , decido di proseguire per la carretera evitandone la prima parte , arrivo a Feramontano de Tabara per colazione , subito di nuovo  la carretera per Tabara , i molti cantieri e lavori in corso per le nuove strade disturbano non poco il cammino . Arrivo senza dificoltà a Tabara , cerco informazioni per l’albergo , sempre alla periferia del paese , chiedo informazioni ad un automobilista spagnolo che parla italiano , Emilio , un tecnico di impianti solari e fotovoltaici , che  mi  accompagna all’ostello  ancora  chiuso a quest’ora . Sempre in macchina  proviamo a cercarne un altro , ma sono tutti occupati dagli operai dell’autovia , ritorniamo in paese da  un tabaccaio suo amico che tiene le chiavi dell’albergo dei pellegrini , le ritira , mi ci riporta ma quando vi arrivo , lo trovo ora già aperto e occupato dai tre pellegrini spagnoli dell’albergo di Granjia , scegliamo i letti , doccia  e bucato subito steso , subito dopo tutti i letti vengono occupati da altri pellegrini sopraggiunti , ora una lunga fila per i servizio e per la doccia . Esco per la spesa al supermercato , vado a visitare una bella chiesa con una mostra di reperti del tempo dei Visigoti , ritrovati in zona , subito dopo rientro all’ostello per un breve riposo , di nuovo due passi in città  dove ritrovo Bernard , Heinz , Paco e Greta ed altri pellegrini , che hanno trovato  posto non so dove . Con loro stasera si va a cena per festeggiare il compleanno di Hardy , lo svizzero tedesco , assieme ad altre sue amiche ( Antonia , Petra , Sonya , Marisa , tutte donne che  fanno il camino in autobus )  . Bella la compagnia e una bella serata .

23 tappa…………………km 22

 

24 – via della plata…..22.5

 

da Zamora a Granja de Moreruela

Prima parte della tappa   pianeggiante e noiosa , su lunghissimi rettilinei che fiancheggiano la 630 , fra campi di grano all’infinito e senza un albero , ultimo tratto prima di iniziare il cammino mozarabe-sanabrese . Sono in corso molti lavori stradali che hanno sconvolto alcuni tratti del cammino , siamo su sterrati di campagna e qualche tratto di asfalto si costeggia il un primo tratto l’Embalse di Ricobayo . Sveglia alle 6 con colazione preparata dall’ospitalera , appena fuori Zamora  prima di iniziare il  cammino vedo dietro di me Heinz che si sta fermando , toglie lo zaino e lo vedo da lontano sofferente , penso al piede , già ieri si lamentava , non mi chiede di aiutarlo e quindi proseguo raggiungendo Bernard  partito prima di noi che mi chiede notizie di Heinz . Facciamo un pezzo di cammino assieme ,  lo lascio e arrivo a Montamarta per un’altra colazione , dove stanno arrivando altri pellegrini fra cui Vittorio e Bernard . Alcune persone del posto consigliano un percorso alternativo che costeggia il lago fino alla chiesa , ora siamo in tre ,  Bernard e Hardy , uno svizzero tedesco : proseguo solo promettendo a Bernard di aspettarlo per pranzo a Fontanilla de Castro , passo del tempo ad aspettarlo all’ingresso del paese , non vedendolo arrivare , riparto per Riego del Cammino , seppure stanco proseguo ancora fino Grania de Moreruola . Ho davanti a me una anziana pellegrina che tiene il mio passo , ma non riesco mai a raggiungerla. Arrivo all’ostello con una sgradita sopresa : i posti letto sono esauriti e dopo 42 km non voglio più andare avanti , sono veramene stanco , piuttosto  sono disposto a dormire su un materasso per terra in qualsiasi angolo . Per fortuna altri tre spagnoli in attesa , fra cui la signora che era davanti a me , sono nella mia stessa situazione : hanno già chiamato un albergo  8 km più avanti , trovandovi posto , accordandosi con loro per venirli a prendere con la macchina ,  mi accodo a loro ringraziandoli per quanto fatto . Divido la camera con un ragazzo spagnolo , dopo la doccia, faccio il bucato  che stendo fuori ad asciugare , scendo per una birra mentre i tre spagnoli stanno già cenando , io cenerò più tardi a base di uova strapazzate e due bistecche , conservandone una con un panino  per l’indomani  , prima di pagare il  conto mi faccio regalare due arance dalla cameriera  .

22 tappa …………………km42

 

23 – via della plata….20.5

 

da El cubo de la Tierra del Vino a Zamora

Tappa più piacevole della precedente , il paesaggio è abbastanza simile ,  comunque più mosso senza la presenza imbarazzante dell’autostrada . Nella prima parte si segue il corso della ferrovia attraversando piacevoli boschetti  , poi un lungo rettilineo ci porta ad attraversare campi fino a Villanueva perdendo progressivamente quota , si passa su continue mesete fino a Zamora , la città sembra  sempre a due passi ma non ci si arriva mai  , accesso in citta è gradevole e rapido . Sveglia alle 6,30 con una colazione abbondante preparata da Filiberto , s’inizia con un cielo nuvoloso  e un pallido sole , temperatura di 4 gradi , previsioni del tempo in miglioramento  . Costeggio la ferrovia , poi per sentieri verso il primo paese , un’altra colazione al bar dove ritrovo Bernard e Claudia , ragazza tedesca , che sta facendo con un grande sforzo di volontà tutto il cammino a piedi , da sola , va piano ma cammina sempre . Davanti abbiamo altri 18 km , Heinz come al solito parte in quarta e lo vedrò solo stasera , io proseguo con Bernard ; ci fermiamo dove sono state installate in verticale sul terreno tre grossi monoliti in pietra ,  con delle scritte su ognuna di esse ci sono pensieri sul cammino relativi ai temi della fratellanza e sull’amore fra i popol  , al centro dei tre  è stato costruito un pozzo per raccogliere i desideri  e i pensieri dei pellegrini . Arriviamo alla periferia di Zamora ,  Bernard mi offre una ristoratice birra fresca gustata osservando sopra di noi  il profilo di Zamora .  Costeggiamo il parco lungo il fiume , si attraversa un ponte romano , a più arcate e molto ben conservato . Come già altre volte e sempre all’ingresso di ogni paese , una cicogna   ci sorvola e sembra  darci il benvenuto , ritengo di buon auspicio per il proseguo del cammino .L’ostello dei pellegrini è posto all’inizio della città, ci accoglie un’ospitalera italiana di Roma , Alida , previo donativo di cinque euro . Ritrovo di nuovo la ragazza coreana e Genevie la francese che hanno raggiunto Zamora in bus . Stanze piccole con 10 letti a  castello ognuna , manca lo spazio per depositare gli zaini e ci si arrangia come si può , ritrovo dopo diversi giorni Greta , la bella ragazza belga fiamminga , davvero un bel tipo . Esco e vado a visitare la cattedrale e alcune chiese aperte. avanti e indietro per la via principale , passando per plaza Mayor ,  fino ai giardini esterni verso valle . Ritorno all’ostello , incontro Bernard , che pure questa volta ha preferito andare in un albergo , mi informa che Paola e Daniela , le due ragazze geneovesi , che stanno facendo una seconda parte del cammino , di ritorno da Grania de Moreruela  prima di ripartire per Madrid , sono ripassate da Zamora e  volevano salutarmi , ora sono già ripartite e non riesco a vederle , ma hanno lasciato per me  un biglietto di saluti , che conserverò con molto piacere . Ritovo Heinz all’ostello , lo accompagno all’ingresso della cattedrale per la sua visita . In strada , assieme all’ospitalera Alida , trovo Vittorio , un signore di Prato di 76 anni che inizia da Zamora la seconda parte del suo  cammino verso Santiago , la prima la fatta lo scorso anno da Siviglia , ci si presenta e ci si racconta le nostre esperienze di vita . Due passi in citta in attesa della cena al ristorante da Serafin , che non verrà mai servita prima delle 20,30 , dove andrò con Heinz e Vittorio , una trota alla zamorana molto buona . Rientro in albergo prima delle 22 perchè poi chiude tutto .

21 tappa………….km 34