22 – via della plata….19.5

 

da Salamanca a El Cubo de la Tierra del Vino

La tappa  completamente pianeggiante , non bella perchè si cammina in gran parte a margine della carrettera 630 in un paesaggio monotono , attraversando enormi distese di campi a cereali , sentiero segnalato da coppie di paletti bianchi posti ad intervalli regolari . Sveglia alle 6,30 e parto con Heinz ,  difficile è uscire da Salamanca , forse sbagliamo strada , per ritrovarla dopo 5 km sempre in città , su  lunghi marciapiedi , poco traffico e poca gente in giro , è domenica mattina presto anche per gli spagnoli . Appena fuori , il percorso è ben segnalato fino a Valducien , dove Heinz , con il suo passo veloce è gia arrivato , mi sta aspettando per colazione ,  in un brutto bar e serviti male . Riprendo con il mio passo , Heinz  lo rivedrò solo alla sera all’arrivo . Sono su strada sterrata , non so in che modo  mi ritrovo su un tratto  di un’autostrada che percorro per circa 5 km al riparo di un guard rail , non so come uscirne e a chi chiedere. L’autostrada viaggia  su un terrapieno in alto  tutta chiusa e protetta da una continua rete metallica , decido di scendere dalla scarpata trovando un piccolo tratto di rete rotta che passa sopra un canale di scolo , asciutto in quel momento . Mi è andata bene , tolgo lo zaino e i vestiti , li butto oltre la rete , striscio a carponi sotto nel canale e ne riesco a venirne fuori . Mi rivesto e riprendo il cammino sul sentiero in basso che corre a fianco dell’autostrada in un continuo gira-gira per superare le discese dei vari  sovrappassi , allungando di molto il percorso senza sapere dove sono e  vederne la fine . Eccomi ora all’albergo prenotato , pulito e molto ospitale il gestore , accolto  con un buon bicchiere di vino e con un assaggio di suoi formaggi locali , mi propone  una camera singola per 20 euro , che accetto istantaneamente .Non sto molto bene , ho freddo e riposo sotto due coperte pesanti per 2 ore fino a riscaldarmi un pò , doccia , ora che sto meglio esco per fare due passi in paese . Un artigiano locale espone fuori da un bar delle piccole opere in ferro battuto , lavorate a mano , tutte sul tema del pellegrinaggio . Arrivo fino alla chiesa con un bel cruzeiros sul piazzale esterno . Al ritorno in albergo ritrovo Heinz , Paco , Genevie la francese gia vista in alcune precedenti tappe e un gruppo di ciclisti spagnoli partiti da Siviglia 7 giorni fa , facendo ogni giorno circa 70-80 km . Altro spuntino , poi cena con una zuppa favolosa e abbondante , due uova al tegamino a testa , insalata verde e poi carne , tutti loro prodotti. Sempre molto vino a disposizione , una loro grappa e un liquore al caffè . Filiberto è il nome del gestore , Filiberto  che vuol dire figlio di un liberto , cioè di uomo libero . Esco con lui in giardino , va in stalla a prendere  un cavallo arabo bianco molto bello che lui alleva e addestra , me lo affida e me lo lascia condurre per un pò da solo . Si rientra e si resta  a chiaccherare con Paco , pellegrino spagnolo , serio e intelligente,   dissertando  su vari temi .

Francesco d’Assisi …per il suo tempo era pater comunitaten –pa..co–  da cui viene in suo nome  Paco .

Giuseppe  …..pater putativus ….p..p.. da cui viene il nome di Pepe

Si va a letto in attesa di un nuovo risveglio .

20 tappa……………..km 40

 

 

 

21 -via della plata….18.5

 

giornata di riposo a Salamanca

Sveglia alle 7 dovendo lasciare l’ostello entro le 8 . Andiamo con Tommaso , Heinz , Eva e Dayung a far colazione sul corso in un piccolo bar , ma che ha dei  buonissimi  croassant . Oggi c’è ancora una leggera pioggerellina ,  ma senza zaino è  tutta un’altra cosa . Con Heinz vado alla cattedrale vecchia , saliamo sulla torre , poi un’ora di visita guidata alla chiesa . Salamanca è veramente un bellissima città , ora voglio andare a vedere la rana , simbolo di Salamanca , si trova sulla facciata del palazzo universitario , un signore spagnolo a cui chiedo  ci accompagna e ce la indica , poi ci fa da guida per visitare questa parte della città e l’università , torniamo in plaza Mayor , ma alle due tutti i musei e le chiese chiudono , riapriranno alle quattro , riusciamo in tempo a vedere la chiesa della Purissima e il palazzo Monterrey , prima di tornare in plaza Mayor , fare spese , perchè domani è domenica e troveremo tutto chiuso quando noi saremo in cammino . Torno in ostello , sedute fuori a riposarsi trovo le tre ragazze olandesi viste sul cammino , a cui passo le cartine illustrative di Salamanca e le indicazioni per andare all’albergo juvenile , dovendosi anche loro fermarsi  per due giorni . In attesa delle quattro , parlo con un pellegrino spagnolo che sta tornando a casa sua a Caordoba  da Santiago , da dove era partito tre mesi prima per  il suo cammino . Alle 4 , orario di apertura , molti pellegrini sono li fuori in attesa di Tommaso , aspetto  Heinz per trasferirmi nell’altro ostello dove ritrovo la ragazza coreana che dormirà in camera con noi . L’ostello è in un altro stabile rispetto all’ufficio di registrazione , una ospitalera ci accompagna alle camere , Dayung si ferma per riposarsi , noi non stanchi depositiamo gli zaini , usciamo per visitare un’altra parte della città , oggi deve esserci una festa particolare , molte ragazze in costume caratteristico sono in giro per le strade di questa città universitaria , allegri e contenti animano tutte le strade , i corsi e i bar ne sono pieni  . Affascinante è  plaza Mayor   con le prime luci del tramonto , entriamo in museo per una mostra su  Claudio Rodriguez  , poeta famoso in Spagna , molti libri e documenti sulla sua vita e le sue opere . Su di lui ,  una ricerca fatta in Italia al rientro , non ho trovato nulla . Cena sempre al ristorante la Luna e ritorno all’ostello  .

19 giorno riposo a Salamanca

 

20 – via della plata….17.5

 

da San Pedro de Rozados a Salamanca

Tappa semplice e gradevole , abbiamo lasciato i monti alle nostre spalle , ora camminiamo su morbide ondulazioni , tra colline coltivate a grano con  pascoli e  stupende grosse querce . Salamanca si vede da lontano , sembra vicina ma e’ sempre una bella illusione . Non bello e’ l’attraversamento della periferia , ma bellissima è la citta’ : ariosa , luminosa , vale la pena di fermarsi almeno un giorno intero e sarà’ quello che intenderò fare . Sveglia , preparazione zaino , mentre fuori piove , subito il poncho a protezione . Si esce dal paese con fatica alla ricerca delle frecce gialle , cammino con Bernard , Heinz e due pellegrini  sardi , marito e moglie ,  incontrati ieri . Prima colazione dopo 5 km , proseguendo in silenzio ognuno sulla propria strada , su sentieri sterrati e fangosi , sotto un cielo sempre nuvoloso , ma ora ha smesso di piovere : un pallido sole fa intravedere in lontananza Salamanca con la sua cattedrale e le sue torri , sembra vicina , ma mancano ancora 13 km . Si arriva al cruzeiros in cima ad una collina , davanti a noi  Salamanca èsempre più vicina , ma ricomincia a piovere , di nuovo il poncho con l’aiuto di Heinz , con Bernard entriamo in Salamanca superando il ponte romano , passando sotto i ponti dell’autovia attraverso una brutta periferia . Bernard ci lascia e va in un albergo , da lui gia’ prenotato , mentre io vado all’albergo dei pellegrini posto a lato della cattedrale , ancora chiuso a quest’ora . L’ospitalero , Tommaso di Napoli ci permette di  lasciare gli zaini all’ingresso , quando riaprira’ alle 4 del pomeriggio . In attesa seduti fuori dall’ostello , ritrovo ad aspettare Heinz , Eva e la ragazza coreana , su suggerimento di Tommaso andiamo a pranzo al ristorante , la Luna , vicino all’universita’. Subito dopo ,noi quattro andiamo alla ricerca del nuovo ostello ,  Juvenile , per domani non potendoci fermare per due notti consecutive nello stesso ostello dei pelegrini , lo troviamo e confermiamo . In attesa  delle quattro , andiamo a visitare un parco-giardino vicino all’ostello , meta di molti turisti e abitanti di Salamanca , veramente caratteristico dominante la soittostante vallata . Dopo le solite formalita’ d’ingresso , fissati i letti e sistemato lo zaino , usciamo per andare a vedere la cattedrale , plaza Mayor e l’affollato corso , le storiche architetture lungo le vie e negozi di ogni genere  . Tommaso ,  napoletano verace ,  per 15 giorni fara’ da ospitalero a Salamanca , in attesa della sua compagna che arrivera’ come turista , ci da un suo biglietto da visita con indicato quale e’ il suo stile di vita e la sua professione nella vita di ogni giorno , che e’ questa

LA VITA E’ BELLA ….LIFE IS BEAUTIFUL

 

19 – via della plata….15.5

 

da Fuenterroble de Salvatierra a San Pedro de Rozados

Tappa piacevole e non molto impegnativa  , all’inizio un altipiano perfettamente pianeggiante con un unico grande pascolo , si sale al punto più alto di questo cammino , il Pico della Duena che regala amplissimi panorami , la salita non impegnativa , sulla vetta un’alta croce di legno e un parco eolico . Si  scende rapidamente dal pico , si percorre un vasto altopiano con leggerissime ondulazioni e alla fine nascosto dietro una collinetta  sta San Pedro de Rozados , non incontreremo oggi nessun altro paese . Colazione all’ostello , fuori fa freddo e tira un vento gelido , si cammina sempre sui 1000 mt prima dela salita ai 1200 del pico . Molti sono i pellegrini che incontro oggi , mi fermo a mangiare all’esterno di una fattoria in un angolo  riparato dal vento . Quando arrivo San Pedro dove trovo già Bernard , che mi accompagna al bar per la  registrazione , il barista ci accompagna all’albergo poco distante . Sistemazione , spesa al supermercato e ricomincia a piovere , di corsa al ristorante sotto l’acqua per la cena , bisogna aspettare un pò perchè è in corso un convegno sulla fauna locale con molti partecipanti , proiezioni di filmati e di  diapositive , molto interessanti . Riuniamo due tavoli per cena, ci troviamo con Bernard , i tre spagnoli ed Ildefonso , solita zuppa e petti di pollo con molto vino tinto .

17 tappa…………….km 29

 

18 – via della plata…15.5

 

da Aldeaeneuva del Cammino a Fuenterroble de Salvatierra

Fin’ora abbiamo camminato in ambiente caratterizzato da praterie asciutte , attraversando pascoli e boschi di querce con scarsissimi rilievi , solo qualche collinetta . Ora il paesaggio cambia decisamente , e ci ritroviamo in un ambiente prealpino , boschi di castagni , prati con erba verde , torrenti pieni d’acqua , una bell’aria frizzante , siamo su un altipiano , dove attrraveresiamo  due paesi , il primo quasi disabitato , il secondo con un solo bar aperto . Sveglia alle 6,30 ,  colazione e subito dopo inizio da solo il cammino del giorno solo sotto una leggera pioggerellina , che mi costringe a mettere il poncho , sono imbranato e con lo zaino , mi facccio aiutare da una signora del posto , mattiniera . Primi dieci km per raggiungere Banos de Montemayor in leggera salita , nuova colazione in un bar chiaccherando con dei ragazzi della protezione civile locale . Proseguo passando davanti alle antiche terme romane e ai bagni nuovi dove molte persone , sopratutto anziani , stanno entrando per le cure . Strada in salita per usacire dal paese , mi fermo ad una fontana dove un signore sta riempiendo diverse taniche d’acqua , dice che fa bene ai reni , me la offfre ed  è veramente buona , vedremo i risultati . Si sale sempre fino a Calzada de Bejar , a circa 1000 mt ,  non mi fermo e proseguo per sentieri incontrando tre belle ragazze pellegrine olandesi , davvero simpatiche , scambio di foto e di opinioni sul cammino .  Essendo uscito un pò di sole e alzatosi un pò di vento , mi fermo per pranzo lungo il sentiero , vedo arrivare Heinz , che riparte subito . Ricomincia la pioggerellina , mi faccio poi aiutare dalle ragazze olandesi a rimettere il poncho , ci si saluta , proseguo per Fuenterroble su lunghi sentieri attraversando alcuni torrenti passando su dei massi per facilitare il passaggio . Uno di questi è veramentre pericoloso , massi informi e più distanti fra loro , forte il rischio di cadere in acqua , protetto da un solo  corrente in legno come corrimano per cercare di stabilizzare l’equilibrio e niente di più . Supero Valverde della Casa e arrivo a Valdelacasa dove al bar mi aspettano Heinz con Ildefonso , pellegrino spagnolo , ed Eva , una bella e giovane ragazza austriaca . Riposo con due birre , Heinz parte e non lo raggiungo più , comincia una salita ai 1000 mt del picco con un terreno fangoso , ora non piove più e tira poco vento , arrivo stanco e infangato in fondo al paese all’ostello di  Fuenterroble dove trovo già i 2 Fernando e Cecilia , entro per la registrazione in una sala il caminetto e acceso , un bel fuoco riscalda l’ambiente , anche nei cameroni la stufa a legna  è accesa. Prima mi offrono un te indicandomi il mio letto , doccia e lavaggio vestiti da far asciugare subito . Esco per alcune  fotografie , passo in un bar lungo la via del paese dove trovo Bernard , mi fermo con lui per la cena con gazpacho e petti di pollo impanati .  Si rientra in albergo , con una decina di pellerini andiamo in cappella dove padre Blas tiene un discorso in spagnolo , varie preghiere , chiede cosa e come ci si sente dentro durante il cammino ,ognuno recita il padre nostro nella propria lingua , tenendoci uniti con le mani , benedizione finale del pellegrino , fuori fa molto freddo ma dentro si sta bene .

16 tappa…………..km 43