12 – via della plata ….9.5

 

da Alcuescar a Caceres

Tappa lunga ,  tutta pianeggiante tranne una breve salita dopo Valdesolar per arrivare a Caceres  . Si attraversano zone coltivate e pascoli ,molti i terreni incolti . Ci si sveglia presto come al solito , dopo colazione tutti partono con il loro passo , io tranquillo li seguo a distanza  incontrando sul cammino alcune pietre migliari romane e un antico ponte romano ad una sola arcata . Pranzo a lato del sentiero , vicino ad una stazione di servizio della carettera parallela al cammino , di li a poco vedo arrivare Yosè , un saluto ma subito riparte con il suo passo , più veloce del mio. Cielo nuvoloso ,  un po ventilato , non caldo quando arrivo al secondo ponte romano con diverse arcate , ben conservato , incontro alcuni pellegrini che fanno il cammino in bicicletta , ma nessun a piedi . A Valdesolar  ritrovo tutti gli amici in un  bar , anche Mario il livornese che , ha deciso di non proseguire il cammino a causa dei grossi problemi ai piedi , domani rientrerà in Italia con un bus via Madrid . Mi dispiace perdere un amico con il quale ho condiviso questi primi giorni ma ci ripromettiamo di rivederci presto risentendoci al mio rientro . Daniela e Paola ripartono con Cristobal per Caceres , io mi fermo per riposare , anche per il troppo caldo , ripartendo dopo un paio di birre fresche  . Quando le due amiche arriveranno a Ccesres cercheranno un alloggio anche per me . Quando vi arrivo , molto dopo di loro , vedo venirmi incontro  Paola che mi accompagna all’appartamento che hanno trovato  : tre stanze , soggiorno cucina e bagno , siamo in sei : io con Yosè , Cristobal con Carlo , Daniela e Paola nella 3′ stanza . Si decide di preparare una cena comune , e dopo le docce ,  andiamo al supermercato per  spesa , prepareranno una grande pasta al tonno , petti di pollo e molte fragole , una buona bottiglia di vino oltre alla birra . Le due ragazze cucinano mentre mi riposo , una cena speciale con una bella compagnia di amici pellegrini ! Dopo aver rimesso in ordine cucina e soggiorno ,tutti a letto .

10 tappa………………km 37

11 – via della plata ….8.5

 

da Meride ad Alcuescar

Oggi si sale dalla pianura di Meride ad Alcuescar , posta su un altopiano , salendo decisamente di quota , la tappa sarà piacevole ma impegnativa. Usciti da Meride una prima parte si fa su una carettera abbastanza trafficata , i rimanente  due terzi su stradine di campagna molto solitarie. Fino ad Alyucen non è faticoso , ma l’attraversamento del parco del Cornalvo sarà uno dei tratti più duro con alcune corte e secche salite ,un cammino davvero solitario  . Ci si sveglia con una leggera pioggerellina , parto solo al buio , molto presto , chiedo indicazioni a qualche raro passante come uscire dalla città e come raggiungere  Proserpina .  Passo vicino all’acquedotto romano , al buio del mattino e con le luci artificiali ha tutto un suo particolare fascino . Senza sbagliarmi , arrivo al lago di Proserpina , da cui gli antichi romani derivavano l’acqua per la città di Meride , ancora oggi si vedono dei resti ben conservati . Lasciato il lago e l’asfalto , per sentieri sterrati  raggiungo Aleucyn dove faccio colazione e dove ritrovo gli altri amici . Riprendo il cammino in solitaria per Alcuescar dove si arriva al Monastero della Misericordia dopo aver camminato per  40 km , in una tappa  che non aveva mai fine  . Trovo l’albergo del monastero momentaneamente chiuso , poche formalità per l’ingresso e difficoltà a reperire un letto , ritrovo Mario e le altre , con lui mi sistemo in un gran camerone al 2′ piano , con oltre 70 posti letto , il primo è gia pieno di pellegrini , donativo di 5 euro per il letto , la cena e la colazione con l’impegno a tutti di sistemare  e riordinare  , dopo la cena il locale, lavare, asciugare e ritirare i piatti al loro posto .  Avvisano che tutte le porte del monastero saranno chiuse  alle 21 e riapriranno alle 7 del mattino successivo , al suono di una campanella . Programmo con Mario il cammino del giorno successivo , mentre Daniela e Paola , avendo terminato le loro ferie  a disposizione , ci lasceranno presto con la promessa di rivederci  . Abbiamo parlato fra noi dei molti problemi , anche personali , che ognuno ha , questo è senz’altro un aiuto reciproco .

9 tappa …………………..km 39

10 – via della plata ….7.5

 

da Torremeyos a Merida

I primi chilometri sono paralleli alla carretera nacional , successivamente il cammino si inoltra tra i campi , piacevoli saliscendi entrando in Meride sul ponte romano , più avanti hanno costruito  il ponte moderno di Calatrava , molto bello . Si parte tutti assieme ma subito ci si lascia ,  ognuno cammina per suo conto , con il proposito di trovarsi tutti nel pomeriggio all’albergo del pellegrino di Meride . Questa è una breve tappa tranquilla , con il solito caldo , arrivo a Meride con Cristobal , all’ingresso della città  mi fermo in un bar per colazione , riordinare le idee , subito dopo trovo l’albergo dei pellegrini posto lungo il fiume a lato di un bel parco , avrei intenzione di proseguire direttamente per Alcuescar , gli altri mi convincono a fermarmi ed hanno ragione , la città di origine romana merita di essere visitata  . Lascio lo zaino e con gli amici pellegrinio del gruppo che si è formato in questi giorni , Mario , Daniela , Paola , Cristobal e Yosè’,  cominciamo la visita iniziando dall’Alcazar , conservato molto bene , attraversiamo la città per arrivare al teatro romano , simile al teatro romano di Borsa , che avevo visto in Siria . Chissà cosa rimarrà rimasto di bello in quel paese così devastato dalla guerra ? Al mercato per i soliti acquisti di frutta e dei buoni panini al prosciutto , per la cena e per il cammino di domani . Compero un frutto , molto particolare , simile al frutto del cedro che avevo mangiato in Libano , una vera prelibatezza che poi ho poi diviso e fatto assaggiare a tutti . Si ritorna in albergo ma riesco subito con Yosè per andare a vedere da sotto il ponte romano , un giro nel parco per  circa 5 km , veramente tenuto bene , una buona birra fresca  al bar , torno all’ostello per cena con i panini  nel parco , gli altri hanno già cenato . Notte insonne per il gran caldo e la forte umidità .

8 tappa…………….km 16

9 – via della plata…….6.5

 

Villafranca de Los barros a Torremeyos

Per Torremeyos la tappa è completamente pianeggiante e noiosa , si percorre  uno stradone di campagna che fiancheggia campi coltivati , in prevalenza viti e olivi , lunghissimi rettilinei con assenza assoluta di alberi , è facile perdere le flechas ma la direzione è una sola , il Nord . Notte  insonne , preparato bene lo zaino , alle 8 esco per una bella colazione al bar a lato della chiesa , che si trova già sul cammino con le frecce che indicano la direzione . Una prima parte si fa su un sentiero in mezzo ai vigneti ,  dove sono in corso lavori di fresatura del terreno fra i vari filari , con concimazioni e antigrittocamici dati a spruzzo . E’ una giornata molto calda , mi fermo dopo 10 km  per dissetarmi e cambiarmi , al ventesimo km  dopo 4 ore di marcia ,  panino e la frutta sotto un ulivo e  tanto bere , riprendo superando due pellegrini in sosta  fermi a mangiare ,  dopo altri 7 km finalmente ma  esausto arrivo a Torremeyos , cerco e trovo l’albergo dei pellegrini , dove tutti gli altri si erano già sistemati . Dopo la registrazione , un breve riposo , ma subito fuori in paese con Mario per delle foto , stavolta la chiesa è aperta e un prete anziano tiene catechismo a dei bimbi . Spesa al supermercato per il giorno dopo e in farmacia per acquistare degli antiinfiammatori che potranno tornare utili . Vado a cena con Yosè in un ristorante segnalato dalla guida , lo troviamo chiuso , passiamo in un’altro dove ritroviamo tre pellegrini spagnoli , Cecilia e i due Fernando , uno dei due è la controfigura del re Yuan Carlos , quasi un sosia . Yosè si dimostra una persona veramente gentile e disponibile , capisce subito i miei problemi , un vero amico . Ritorno in albergo , massaggi ai piedi e poi a letto .

7 tappa…………………..km 28

 

8 – via della plata…5.5

 

Calzadillo de los Barros a Villafranca de los Barros

Sino a Zafra si cammina su leggerissimi saliscendi per campi coltivati , si entra in città seguendo la linea ferroviaria attraversandola  in tutta la sua lunhezza , si sale verso il colle per una strada sterrata polverosa , scendendo a Los Santos de Maimona ; di qui per campi coltivati , poi per pascoli e  campi incolti , sino ad incrociare la carrettera e l’autovia de la Plata , raggiungendo Villafranca de los barros per uno stradone di campagna , fra uliveti e vigneti  . Solita mattutina partenza  per ritrovare  le frecce  del cammino, rivediamo  Paola , Daniela e Cristobal , che hanno dormito in un appartamento privato in paese , e con loro ci avviamo . Prima difficoltà della giornata : dobbiamo attraversare un torrente con molta acqua corrente , largo 2 metri circa , non vediamo ponti , Mario si toglie gli scarponi e lo guada con l’acqua oltre le ginocchia , io cerco un passaggio alternativo e lo trovo poco distante fra le sterpaglie del boschetto ,  chiamo gli altri e aiutandoci l’un l’altro , su un piccolo tronco messo di traverso , con i bastoni infissi in acqua e in precario equilibrio , riusciamo a passarlo senza bagnarci . Ma quanta fatica ! Ognuno ora cammina per suo conto , al proprio passo , con l’intenzione di ritrovarsi a Zafra nel parco per riposarci , pranzare e andare all’Officina del Turismo per farci mettere un timbro o sello speciale sulla credenziale . Cerchiamo prima in paese l’albergo dei pellegrini , lo troviamo chiuso decidendo insieme di proseguire decisi ad arrivare a Villafranca , si riprende sotto un sole cocente . Dopo due ore di  cammino ,  un breve riposo per la fame e per la sete , tutti gli altri proseguono . A Villafranca avevo già programmato di dormire a Casa Rurale Perin , quando ci arrivo chiedo informazioni a due donne del posto per trovare un negozio o una tenda per comperarmi della frutta , ma essendo domenica trovo tutto chiuso , una di loro , gentilmente , entra in casa sua e mi regala due banane e due arance , per il cammino del giorno dopo , il  miracolo del cammino è sempre dietro l’angolo quando meno te lo aspetti  , la bontà e la cortesia di persone sconosciute verso un pellegrino stanco è davvero tanta . Cerco e trovo  l’albergo ,  molto bello , all’estremità nord del paese con una camera tutto per me , un bagno a disposizione per un relax completo anche per sistemare i piedi che cominciano a far male . Gli altri erano già tutti arrivati  , si erano fermati all’albergo municipale , anche per questione di costi . Dopo le solite operazione e la registrazione con il sello , un breve riposo al fresco con il condizionatore acceso , esco e scendo in paese fermandomi al bar ristorante , per una birra osservando  il passeggio della persone , in attesa della cena  . Ritrovo  prima Yosè che si siede con me , veniamo poi raggiunti da Paola , Daniela , Mario e Cristobal . Dopo aver scolato molte birre , arriva per cena del merluzzo fritto e  un grosso contenitore di sangria , che vedremo il fondo . Una bella serata in compagnia per dimenticare i piccoli problemi della giornata . Al rientro in albergo , mi collego ad internet e riesco a scrivere a Daniela , grazie anche all’aiuto di un pellegrino monegasco . Alla sera , molto stanco , non riesco neppure a leggere o programmare per il domani.

6 tappa…………………….km 42