dolpo 2012 ….12

 

6 maggio

Colazione e subito smontaggio del campo ,per poi salire al lago Poksundo, sentieri non difficili , ma si passa dai 3100 mt ai 3700 con un dislivello complessivo fra salita e discesa di oltre 1300 mt. Facciamo alcune fermate intermedie per vedere una magnifica e alta cascata , e la catena dei monti tutti oltre i 5000 mt , tutte innevate , anche per riposarci e prendere fiato in una bella e calda giornata , per ora . Eccoci infine al famoso lago , attraversando questo villaggio , così fuori dal mondo , che rispetto agli altri attraversati sembra più un paese . Sulle alture fronte lago troviamo altri escursionisti , forse russi , hanno già montato le loro tende , mentre iniziamo noi a montare le nostre  ricomincia a piovere ,  pazienza bisogna aspettare . Rivado  in paese , dove in un negozietto oltre ad acqwuistare da bere e altro , si ha la possibilità di telefonare e ricaricare le batterie , roba da non credere . Qui ho conosciuto , alloggia in una camera del paese  , un medico di Berna , il dottor Hans Martin , con cui successivamente resterò in contatto ,che per un mese all’anno presta opera di volontariato per aiutare e curare le persone di questa zona , assistito come in fermiera dalla titolare del negozio , la quale per il resto dell’anno fa quello che può . Ora sta cenando con patate bollite e contorni vari di verdura , una persona veramente in gamba , sta leggendo un testo in tedesco con la traduzione sulla pagina a lato del tibetano , per iniziare ad impararlo , parla di un filosofo indiano del decimo secolo . Gli chiedo delle pecore blu ,  blue ship , mi conferma di averle viste sui monti sovrastanti allo stato brado , mi promette che mi manderà una foto come documento . Le guide hanno completato il montaggio delle tende , ora il lago è veramente magnifico con diverse sfumature di colori dal verde al blu intenso , le montagne vi si specchiano creando bellissime immagini . Dal nostro campo partono diversi sentieri per salire ai vari passi , ora però bloccati dalla neve , Carlo e le guide devono di nuovo modificare il programma . Per meglio acclimatarci saliamo a quota 3900 mt attraverso un bosco di pini , larici e betulle , incontrando diversi tempietti , fino a calpestare la prima neve . Si torna al campo per la cena , poi in tenda , fuori siamo a meno 10 gradi , e di notte comincia a nevicare .

dolpo 2012 ….11

5 maggio

The caldo e catino d’acqua alla sveglia , colazione e partenza per Pungno , piccolo e poco abitato villaggio di religione bonpo , prebuddista , all’arrivo donne e bambi sulle terrazze dei tetti ad osservarci riuscendo a fotografarli . Prima visitiamo un antico monastero bompo con una statua del Buddha con i demoni che lo proteggono , poi le guide ci accompagnano in una casa , il piano terra è per gli animali , le stanze sul terrazzo del tetto al primo piano a cui si accede per mezzo di un tronco di legno con i gradini scavati nello stesso . All’esterno seduta tutta rannicchiata una vecchietta che non vuole farsi fotografare , davanti a lei sono stesi ad asciugare sul pavimento  diversi cereali , miglio o orzo , che lei controlla , gira e rigira per asciugarli al sole . In questi pochi locali sul tetto vivono 3 famiglie , in un locale ci viene offerto del the tibetano , e delle piccole patatine cotte nella cenere  , molto buone  , calde e appena sbucciate sono una delizia . Queste persone parlano solo tibetano e una sola delle nostre guide riesce a tradurre prima nel nepalese e poi in inglese . In un altro cortile di una casa vicina , una giovane donna si sta lavando i suoi lunghi capelli  neri ,  come riesca con un piccolo catino ai piedi non so come possa .  Carlo e le guide cercano senza riuscirci di comperare come consuetudine , una capra in quanto siamo in occasione di una festa dedicata a Buddha , per ora impossibile . Il tempo cambia ancora , si accellera il passo sul sentiero in discesa per ritornare al campo , saliamo di nuovo alla scuola , Carlo porta la sua chitarra , tutti i bimbi attorno a lui , non ha mai avuto un pubblico così attento e numeroso . Cena al campo con una buona zuppa , spaghetti con molto grana grattuggiato  e un grosso pentolone di pop corn . Seduti attorno al fuoco a raccontarcela , siamo a meno 4 gradi di temperatura .

dolpo 2012 ….10

4 maggio

Notte tranquilla , solita sveglia e dopo colazione alle 8 si parte in salita con forti dislivelli , attraversando verdi boschi di pini , larici , betulle , sembra di essere in una valle alpina , ho sempre un fiorte dissenteria e mi devo assentare spesso dal gruppo, per trovare gli angoli giusti , salto il pranzo e mi fa solo bene . In questo villaggio dove ci siamo fermati , all’esterno di una casa-negozio dove si fa un piccolo commercio , una donna sta tessendo a mano un tappeto , bello e difficile per le condizioni e l’ambiente  in cui sta lavorando . Si riprende dopo la pausa pranzo per un sentiero con meno strappi e più facile rispetto al mattino , due ore di cammino fino al nuovo campo tendato , posto a 3100 mt , con un cielo che non promette niente di buono . In attesa della cena , vicino al campo c’è una scuola , saliamo e entriamo nel cortile dove troviamo un centinaio di bambini , alcuni intenti a giocare , altri stanno mangiando del riso , ognuno dal suo piatto , con le mani , seduti sui gradini del porticato su cui si affacciano le aule e le loro camerette con letti a castello . Tutti vogliono farsi fotografare e rivedere subito i loro visi , raramente vogliono sedersi vicino a noi per parlare , anche se non  riusciamo a capirci . La scuola penso sia sostenuta da qualche onlus europea , rimane aperta solo d’estate  per accogliere questi bimbi , chiusa d’inverno data la quota , e i genitori contribuiscono al sostentamento pagando qualcosa per i viveri . Lasciamo in fretta la scuola per il forte vento , scendiamo al campo dove hanno iniziato a montare le tende , comincia un’improvvisa nevicata mista a pioggia per oltre due ore , recuperiamo zaini e borsoni ricoverando il tutto nella tenda del campo base , già montata . Dal brutto si passa subito dopo al bel tempo , riesco a telefonare con il satellitare di Carlo a Daniela per tranquillizzarla sullo stato del viaggio , ricaricando pure la pila della macchina fotografica con il pannello solare . Restano per me i soliti problemi intestinali , ma in tenda riesco a dormire molto bene , senza ulteriori prolemi .

dolpo 2012 …….9

3 maggio

Piano , piano , prenderla con calma , siamo in vacanza , un trekking è un’esperienza in evoluzione non una gara verso una meta particolare , perciò non ha senso correre per raggiungere un luogo che magari è meno interessante del percorso stesso che si sta facendo , come persona o fotrografo vorrei guardare con gli occhi , come uomo vorrei guardare con il cuore .

Sveglia alle 6 , ma rimandata la partenza alle 9 giusto per un maggior acclimatamento alle quote , non è perdita di tempo anche se alcuni vorrebbero tappe piuù lunghe , ma bisogna conciliare le esigenze di tutti . Salite non difficili sul percorso di oggi , continui saliscendi e falsopiani nei boschi , tratti del sentiero in pietra  lungo il fiume prima di fermarsi per un pranzo leggero cucinato al momento dai cuochi . Due ore di riposo per riprendermi , anche per  problemi intestinali , quando si riprende le condizioni atmosferiche stanno peggiorando con un freddo vento che si sta alzando , non faremo molta strada , arrivati a quota 2800 mt in uno slargo troviamo gia’ i muli che ci hanno preceduto , si decide di fare lì il campo montando le tende . Dopo cena tutti attorno al fuoco , Carlo con la chitarra suona alcune canzoni , ci si scambiano pareri e commenti su questa esperienza  , positivi e negativi fra i vari componenti del gruppo , prima di ritirarci a dormire .

dolpo 2012 ……….8

 

2 maggio

Dopo una serata fredda , prima notte in tenda , alle 6,30 svegliato dalle guide che offrono fuori dalla tenda del the caldo e un catino di acqua calda per lavarsi , operazione che si ripeterà ogni mattino di buon auspicio per una nuova giornata . Viste le condizioni meteo e le previsioni per i prossimi giorni , Carlo con le guide hanno deciso di salire prima al lago Phoksundo , modificando il preogramma e rimandando l’ascesa ai passi . Ripassiamo sul ponte in ferro di ieri sera , si costeggia il fiume lungo un sentiero abbastanza pianeggiante , in mezzo a vallate di tipo alpino incontrando qualche piccolo villaggio ed alcuni dei loro abitanti lungo il nostro cammino . Anche se sembra vuoto o leggero , il mio zaino pesa  sempre troppo , dovrebbe servirmi da lezione ma sbaglio sempre , dovrei lasciare più materiale nei borsoni che sono stati caricati sui muli della nostra carovana su cui sono state caricate  le tende con i materassini ,  tutte le attrezzature della cucina e le scorte alimentari . Questi muli rispetto a quelli utilizzati nel Mustang sembrano più deboli , forse a causa di alcuni tratti di sentiero più difficili , arrivano al campo sempre molto tempo dopo di noi . Attraversiamo una natura ancora incontaminata , con dei bellissimi  paesaggi che si aprono davanti a noi  con le cime innevate  della catena Himalayana . Il campo base per la notte è stato fissato in una radura del bosco , a lato di un fiume , all’arrivo dei muli , ricerca del proprio borsone e montaggio delle tende ,  della cucina da campo dove i cuochi prepareranno la cena , che faremo attorno al fuoco nel slenzio della natura .