STATI UNITI D’EUROPA
CAMMINO PARIGI – BERLINO

20/5 sabato ritrovo ed evento a Parigi
FRANCIA
21/5 domenica 1′ Parigi – Ecouen km 21 km 21
22/5 lunedì 2′ Ecouen – Senlis km 29 km 50
23/5 martedì 3′ Senlis – Verberie km 20 km 70
24/5 mercoledì 4′ Verberie – Ribecourt Dreslincourt km 31 km 101
25/5 giovedì 5′ Ribecourt Dreslincourt -Chauny km 28 km 129
26/5 venerdì 6′ Chauny – Ribemont km 31 km 160
27/5 sabato 7′ Ribemont – Bouè km 33 km 193
28/5 domenica 8′ Bouè – Avesnes sur Helpe km 24 km 217
29/5 lunedì 9′ Avesnes sur Helpe -Cousoire km 27 km 244
30/5 martedì 10′ Cousoire – Thuin (Belgio) km 18 km 262
BELGIO
31/5 mercoledì 11′ Thuin – Chatelet km 22 km 284
1/6 giovedì 12′ Chatelet – Namur km 30 km 314
2/6 venerdì 13′ Namur – Huy km 32 km 346
3/6 sabato 14′ Huy – Liege km 32 km 378
4/6 domenica 15′ Liege – Visè km 17 km 395
PAESI BASSI
5/6 lunedì 16′ Visè – Maastricht km 15 km 410
6/6 martedì 17′ Maastricht sosta per evento
7/6 mercoledì 18′ Maastricht – Sittard km 22 km 432
8/6 giovedì 19′ Sittard – Roermond km 26 km 458
9/6 venerdì 20′ Roermond – Viersen km 26 km 484
GERMANIA
10/6 sabato 21′ Viersen – Krefeld km 18 km 502
11/6 domenica 22′ Krefeld -Duisburg km 22 km 524
12/6 lunedì 23′ Duisburg – Essen km 21 km 545
13/6 martedì 24′ Essen – Bochum km 16 km 561
14/6 mercoledì 25′ Bochum – Dortmund km 18 km 579
15/6 giovedì 26′ Dortmund – sosta per evento
16/6 venerdì 27′ Dortmund – Hamm km 34 km 613
17/6 sabato 28′ Hamm – Beckum km 22 km 635
18/6 domenica 29′ Beckum – Rheda Wiendenbruck km 25 km 660
19/6 lunedì 30′ Rheda Wiendenbruck – Bielefeld km 26 km 686
20/6 martedì 31′ Bielefeld – Lage km 20 km 706
21/6 mercoledì 32′ Lage – Extertal km 29 km 735
22/6 giovedì 33′ Extertal- Hameln km 23 km 758
23/6 venerdì 34′ Hameln – Elze km 27 km 785
24/6 sabato 35′ Elze- Hildesheim km 18 km 803
25/6 domenica 36′ Hildesheim – Lengede km 29 km 832
26/6 lunedì 37′ Lengede – Braunschweig km 19 km 851
27/6 martedì 38′ Braunschweig – Konigslutter am Elm km 22 km 873
28/6 mercoledì 39′ Konigslutter am Elm – Helmstedt km 16 km 889
29/6 giovedì 40′ Helmsted – Haldensleben km 34 km 923
30/6 venerdì 41′ Haldensleben – Colbitz km 16 km 939
1/7 sabato 42′ Colbitz – Burg km 23 km 962
2/7 domenica 43′ Burg – Genthin km 28 km 990
3/7 lunedì 44′ Genthin – Brandeburgo an der Havel km 29 km 1019
4/7 martedì 45′ sosta per evento
5/7 mercoledì 46′ Brandeburgo ad der Havel – Werder km 29 km1048
6/7 giovedì 47′ Werder – Kleinmachnow km 24 km 1072
7/7 venerdì 48′ Kleinmachnow – Berlino km 19 km 1091
8/7 sabato 49′ Berlino sosta per evento
Attività scolastica
Francia termina l’8 luglio
Belgio termina il 30 giugno
Paesi Bassi termina il 22 luglio
Germania
Renania -Westfalia termina il 17 luglio
Bassa Saasonia e Sassonia Anhalt termina il 26 giugno
Brandeburgo termina il 20 luglio

associazione a cui sono iscritto, che ha come finalità un mondo di pace senza confini, che lavora per un’Europa unita . Oltre due anni fa, in occasione di Immagimondo, la manifestazione annuale che si tiene a Lecco, dove ho conosciuto una persona straordinaria che gestiva lo stand della sua associazione coinvolgendomi e presentandomi le iniziative da loro fatte negli ultimi anni che ha dato vita a sei lunghi cammini, quattro in Italia e due con partenza dall’Italia e arrivo in importanti e significative città europee : Strasburgo e Serajevo . Approfondimenti a casa sul loro sito, letti tutti i loro libri, mi hanno convinto a partecipare a questo cammino, concretizzatosi in questi ultimi mesi . Antonio Moresco per conto della repubblica nomade ha scritto questo articolo che riporto :
Questa riflessione è stata uno dei più decisivi contributi alle prime forme di aggregazione europea, rese possibili dalla lungimiranza di politici italiani, francesi e tedeschi. E’ ancora più valida e urgente oggi, in questo passaggio difficile e pieno di rischi, unico antidoto a un destino di implosione, di smembramento e di irrelevanza del nostro continente nel quadro geopolitico planetario di questa epoca. In questi anni la lotta politica nel nostro Paese e in Europa sta assumendo aspetti di ferocia suicida che ricorda quella di un branco di cani rabbiosi che si azzannano a sangue sull’orlo di un precipizio. In una situazione simile ci sembra urgente, ci sembra questione di vita o di morte riportare al centro dell’attenzione il tessuto vivo di questo Manifesto, e farlo non con le sole parole e le esortazioni ma con un lungo cammino e un grande spostamento di corpi e di vite, di passioni, di disperazioni, di desideri e di sogni. Abbiamo scelto le due capitali d’Europa continentali la cui tenuta è di vitale importanza perchè il nostro continente non diventi un vaso d’argilla tra due vasi di ferro. Abbiamo scelto Parigi e Berlino come punto di partenza e di arrivo per la loro importanza in questo progetto mai come adesso controcorrente di unità federale tra stati che si sono duramente combattuti nel corso del tempo e che stanno provando a mettere al mondo qualcosa di inedito e di esemplare. Ma anche per esprimere solidarietà e affetto a queste due città e Paesi così duramente colpiti e ferite dalle recenti stragi terroristiche e accomunati dallo stesso dolore. Questo cammino non sarà solo lineare e orizzontale ma anche verticale nello spazio e nel tempo, e avrà uno dei suoi vertici ideali nella piccola isola di Ventotene, dove è nato questo grande sogno da riconquistare. Vorremmo, con questo lunghissimo spostamento collettivo e su base radicalmente volontaria, comunicare che anche quando tutto sembra bloccato si può riprendere il movimento, che le singole persone come anche i popoli possono rompere le strette pareti dove li si vorrebbe imprigionare. L’esperimento che, tra mille difficoltà, si sta tentando in Europa potrebbe prefigurare una diversa possibilità per l’intero pianeta sull’orlo di sempre nuove e più devastanti guerre per l’egemonia e il possesso delle sue ultime risorse. Se questo esperimento fallirà, se cecità, egoismi nazionali, tirannide economiche e ingerenze di altri stati lo renderanno imnpossibile, ci si avvierà sempre più verso il piano inclinato dell’instabilità, si apriranno dei vuoti che verranno fatralmente riempiti e che genereranno contese prima politiche, poi militari. Ma questo non vuol dire che ci accontentiamo dimun’Europa così com’è, ripiegata sulle sole logiche economiche e sulla sopraffazione, perchè sono proprio questi aspetti a rendere impossibile una vera federazione europea e ad avvicinare il rischio di contese e di guerre anche nel nostro continente. C’è urgente bisogno di un’Europa unita, libera, forte ma anche giusta, come quella immaginata dai suoi lungimiranti fondatori, che crei le condizioni per gli Stati Uniti d’Europa, ma di un’altra Europa.