34 – via della plata…31.5

 

da Cea a Lalin

Paesaggi tipicamente galleghi , continue salite e discese su colline ondulate , pascoli e boschetti , molti ruscelli e fiumi da attraversare , paesi minuscoli e scarsamente abitati , sempre sulla carettera 525 e sull’autopista central . Sveglia alle 6 parto da solo alle 7 , la mia tendinite peggiora e il collo del piede e sempre più gonfio , fa male ma devo andare avanti , una prima colazione dopo 2 km  in un bar del pellegrino . Supero senza fermarmi il Monasterio de Oseira , dopo leggere salite sono su un sentiero fangoso ,  per poter superare un tratto , poggio bene il piede destro nel fango e avanzo con il sinistro senza far presa , scivolo , cerco di stare in equilibrio e per non fare una bagno completo nel fango , sento uno strappo doloroso alla coscia , cerco di aggrapparmi a quello che ho a portata di mano , sono  dei rovi non proprio ideali . Riesco a venirne fuori , mi siedo su un sasso poco dopo per un massaggio prima di ripartire , per i graffi sono  sporco di sangue alla mano e al braccio , che cerco di   tamponare , ripulirmi e massaggiarmi di nuovo . Arrivo al ponte dell’autovia ,  stanco e perdo le frecce del cammino , sbaglio strada , informazioni alle prime case che incontro , ad un vecchietto affacciato alla finestra della sua casa , ritorno al ponte e d’istinto prendo lo sterrato che per vari chilometri corre sul lato sx della stessa autostrada , senza vederne la fine e nessuno in giro . Passo sotto un ponte sul lato dx , ritrovando i cartelli del cammino , arrivo a Castro Dozon , dove mi fermo , stanco e   sporco in un bar per colazione .Riprende fino a Bendoiro , dove a lato della strada , vedo Vittorio che sta cercando un taxi per andare in albergo ,  dolorante anche lui , sempre per tendinite , nuove  infomazioni che ci indirizzano per il giusto sentiero , un lungo giro attorno alla linea feroviaria , arrivo infine nei pressi dell’albergo che però non riesco a vederlo , passo sulla carretera , un’altro ragazzo me lo indica di nuovo , ero passato così  vicino prima da non vederlo , anche se  bello , nuovo ed accogliente .Non c’è l’ospitalera ma intanto mi accomodo a letto , doccia e lavaggio vestiti , riposo , massaggio ai piedi e alla  gamba , protezione e creme . Per cena chiamo al telefono il ristorante da Antonio , lontano 2 km , in modo che ci vengono a prendere in macchina , oltre a noi e a Vittorio anche  altri tre spagnoli . Ottima la cena e poi sempre in macchina ci riportano in albergo . Con Vittorio decidiamo che per il giorno dopo prenderemo un taxi per andare a Outerio , non essendo in grado di camminare per i forti dolori e per non peggiorare  la ns. situazione .

tappa 32 ………………..km 36 laxe

 

33 – via della plata…..30.5

 

da Orense a Cea

Usciamo dalla confusione e dai rumori di Orense per immergerci di nuovo nel silenzio , in territori poco popolati ritrovando boschi e le calzade della Galicia . Per il traffico , uscire da Orense ci vuole molto tempo , subito da affrontare un durissima e terribile salita di 2 km su strada stretta e  trafficata , per arrivare su un altopiano , poi il cammino si distende e diventa piacevole . A metà strada è obbligo fermarsi al bar Rincon di Cesar , un oste particolare che ha un locale altrettanto unico , dove accoglie  i pellegrini che passano , offrendo a tutti dal latte al caffe , dai dolci al vino  , dal prosciutto ai salumi , dai salamini alla fiamma con liquorini finali , in cambio  si da un donativo a offerta libera nella cassetta predisposta . Sul cammino si incontrano  persone sempre diverse fra loro , ognuno ha un suo profilo o una sua caratteristica , poco dopo  un contadino  sta falciando l’erba del suo campo a mano , con una falce fermandosi spesso per affilare la lama  . Sulla carrettera incontriamo una coppia di ciclisti francesi , marito  e moglie che stanno facendo il cammino in bicicletta , parlano pure l’italiano , hanno già fatto visitato diverse volte  l’Italia , sempre in coppia e in bicicletta . Incrociamo un altro cammino che proviene da Orense percorso da tanti altri pellegrini , tutti vanno quasi di corsa per superarsi , quasi di corsa , Bernard e Heinz superarno tutti per arrivare prima possibile all’ostello per poter occupare prima possibile i letti , ora anche Bernard e Heinz ed io dietro a loro ci sbrighiamo . Siamo accolti da un ospitalero con in testa un grande basco nero dal viso bretone , sistemati gli zaini , andiamo pranzo al ristorante : zuppa e polpo alla gallega . Pomeriggio riposo in  branda ,  spesa al supermercato per l’indomani , due passi in paese , città del pane dai molti antichi forni , ora non più funzionanti  o visitabili . Caratteristici i granai sollevati da terra a protezione del  granoturco o frumento per evitare la risalita dei roditori o altri animali  .Cena con polpo alla gallega accompagnato da un buon bianco

tappa 31 ………………..km 21

 

 

 

32 – via della plata……29.5

 

giornata di riposo a Orense

Colazione alle 8 con Heinz ,  Bernard era uscito  presto per andare a salutare gli altri pellegrini  all’ostello , partiti per Cea . Esco con Heinz  per una nuova visita alla cattedrale , al mercato generale facendo e assaggiando spuntini sui vari banchi  . Ricomincia a piovviginare , rientro in albergo , per cambiarmi perchè voglio  andare alle terme calde gratuite che sono situate lungo il fiume , devono essere speciali .  Dal corso principale dopo il ponte romano , trovo le prime pozze termali pubbliche fumanti , in alcune di esse delle persone  sono già a mollo nell’acqua , mi spoglio e scendo anch’io in piscina , due vasche con acqua , prima una calda poi un’altra caldissima , meritano anche per la mia caviglia che ne riceve un beneficio , mentre Heinz non fa il bagna aspettando in piedi ai bordi della vasca  .Durante il ritorno sul ponte romano incontriamo Hardy ,  lo svizzero tedesco,  lasciato a Santa Croix de Tera , ora sta proseguendo il suo cammino . Stasera ceniamo in albergo con Bernard e Heinz , una prima volta con un bel piatto di polpo gallego , dopo cena  Heinz offre una cioccolata buonissima alla chocolateria candid , veramente squisita .

giornata di riposo a Orense

 

31 – via della plata…28.5

 

da Vilar de Barrio a Orense in bus

Il dolore alla caviglia è sempre più forte , decido di non fare il cammino di oggi e andare a  Orense in bus . Orense è una grande città , capitale dell’omonima provincia  . Sveglia generale alle 6 ma alle 6,30 pochi sono i pellegrini rimasti all’ostello  . Saluto Bernard in partenza , dall’albergo vado in centro del paese , per prendere il primo bus per Orense , vista anche la pioggerellina che è iniziata a cadere , nien’altro da vedere o da fare a Vilar de Barrio . In un’ora arrivo alla stazione degli  autobus  di Orense , appena fuori dal centro sorico ,  faccio colazione , riordino le idee per orientarmi prima di entrare in città . Passo nei pressi  della stazione ferroviaria , seguendo i cartelli arrivo al fiume sopra il ponte romano . In lontananza il ponte del nuovo millennio ,  originale l’architettura . Faccio il corso principale ,  raggiungendo l’hotel  Zarampallo , prenotato ieri . Mi sistemo in attesa  in camera in attesa dell’arrivo di Bernard e di Heinz . E’ presto , per far passare la mattinata , pur trascinando la gamba , esco e vado in centro  alla ricerca dell’albergo del pellegrino posto nella parte alta della città, vicino al chiostro francescano ora  in ristrutturazione , chiuso e aprirà alle 12,30 , passo prima a vedere  la cattedrale , molto bella , poi in plaza Mayor . Ora risalgo all’albergo dei pellegrini , molta gente  in attesa dell’apertura , con sorpresa ritrovo Leo , che avevo lasciato dolorante  a Grimaldo , ora sta bene e dopo l’intervento medico ha ripreso il cammino . Torno in albergo anche per il freddo , pranzo in un ristorante li vicino , in  albergo ricevo la telefonata di Giancarlo per consigli medici , riposo assoluto fino alle 4 quando arrivano Heinz e Bernard dal loro cammino. Più tardi esco con loro per visitare nuovamente la città , trascinando la gamba passeggo lungo sul corso , osservare la persone a quest’ora in città . Mi telefona Yosè per ricordarmi la cena di stasera , che sta preparando per tutti noi  all’ostello ; ritrovo Paola rientrata da Genova per stare con Gerard , amico del cuore conosciuto nella prima parte del cammino , molti altri pellegrini conosciuti sul cammino oltre a  Cristobal , Bernard , Heinz. Ora è tutto pronto , un’ottima paella ci aspetta gia nei piatti , bella calda e saporita , una bella serata in compagnia , compreso  Yan Luis , tipo particolare di francese di Strasburgo e Janna , portoghese arrivata in bicicletta dal Portogallo  . A ricordo della serata , firmiano tutti il mio primo nuovo 5 euro di carta , mai visto . Noi tre rientriamo nel nostro albergo per la notte , la mia tendinite persiste .

trasferimento in bys a Orense ……km 36 in bus

30 – via della plata…..27.5

 

da Campobecerros a Vilar de Barrio

Tappa con notevoli dislivelli , nella prima parte si scende fino al fondovalle di Laza per una valletta si risale ad Albergueira , poi di nuovo discesa fino a Vilar de Barrio , ad Albergueira è d’obbligo fermarsi al bar Rincon del pellegrino che ha tutte le pareti e i soffitti tappezzati di vieiras , ossia le capesante . Al mattino una nebbia fittissima avvolge tutta la valle , siamo a 900 mt di quota , anche con il freddo  iniziamo a camminare .  Incontro un anziano spagnolo , emigrato a suo tempo in Svizzera per lavoro , parla un po d’italiano con cui scambio quattro parole . In cima al colle ai 1100 mt , sempre nella fitta nebbia , davanti a noi una grande croce in legno a ricordo dei lavoratori morti sul lavoro , subito dopo un’altra per i pellegrini morti sul cammino , in discesa verso i 450 metri di Laza per una colazione , il tempo ora è migliorato , con Bernard e Yosè proseguiamo sulla carretera , una ripida salita ad Alberguiera dove ci fermiamo tutti al Rincon del Pellegrino , un bar davvero unico . Accolti con molto calore dal gestore che da anni  fa firmare da ogni pellegrino di passaggio una conchiglia ,tutte poi appese ai muri , ai pilastri , ai soffitti , e inogni spazio disponibile ,  un vero ricordo del passaggio dei pellegrini . All’esterno  assaggi del prociutto spagnolo , con  pane e birra , pure si ha    la possibilità di femarsi a dormire . Comincia la discesa a Vilar de Barrio ,  la gamba comincia  a farmi male , ho la caviglia e il collo del piede sinistro gonfi , avanzo con fatica e gli ultimi chilometri sono davvero duri da percorrere per sentieri , gli altri amici sono già avanti , mi sento solo senza poter scambiare parola con qualcuno . Arrivato alla piazza del paese trovo Torsty che mi indica dove si trova l’albergo , forse per il dolore ma non riusciamo a capirci ,  proseguo per la via indicata , sbagliata , ritorno indietro e lo trovo  : bello , pulito , ospitale  e fantastico . Yosè  , vedendomi affaticato e dolorante , si sposta nella parte superiore del letto a castello , mi cede suo : sempre molto gentile . Doccia , lavaggio vestiti che stendo con fatica all’esterno , riposo con la gamba stesa  verso l’alto per togliere il gonfiore , Yosè decide che stasera mi preparerà lui la cena  nella piccola cucina dell’ostello , per non farmi uscire , viste le mie condizioni , esce lui per le spese . Dopo cena , riesco ugualmente ad uscire con lui , al bar trovo Bernard e Heinz , Yosè mi consiglia di fare una doccia al piede con acqua molto calda per più minuti in modo da togliere gonfiore, mentre Bernard mi da una pastiglia per alleviare il dolore , anche prendo un antidolorifico che mi aveva dato , a suo tempo , Mario il livornese . Sonno profondo fino al mattino .

28 tappa…………km35