da Cea a Lalin
Paesaggi tipicamente galleghi , continue salite e discese su colline ondulate , pascoli e boschetti , molti ruscelli e fiumi da attraversare , paesi minuscoli e scarsamente abitati , sempre sulla carettera 525 e sull’autopista central . Sveglia alle 6 parto da solo alle 7 , la mia tendinite peggiora e il collo del piede e sempre più gonfio , fa male ma devo andare avanti , una prima colazione dopo 2 km in un bar del pellegrino . Supero senza fermarmi il Monasterio de Oseira , dopo leggere salite sono su un sentiero fangoso , per poter superare un tratto , poggio bene il piede destro nel fango e avanzo con il sinistro senza far presa , scivolo , cerco di stare in equilibrio e per non fare una bagno completo nel fango , sento uno strappo doloroso alla coscia , cerco di aggrapparmi a quello che ho a portata di mano , sono dei rovi non proprio ideali . Riesco a venirne fuori , mi siedo su un sasso poco dopo per un massaggio prima di ripartire , per i graffi sono sporco di sangue alla mano e al braccio , che cerco di tamponare , ripulirmi e massaggiarmi di nuovo . Arrivo al ponte dell’autovia , stanco e perdo le frecce del cammino , sbaglio strada , informazioni alle prime case che incontro , ad un vecchietto affacciato alla finestra della sua casa , ritorno al ponte e d’istinto prendo lo sterrato che per vari chilometri corre sul lato sx della stessa autostrada , senza vederne la fine e nessuno in giro . Passo sotto un ponte sul lato dx , ritrovando i cartelli del cammino , arrivo a Castro Dozon , dove mi fermo , stanco e sporco in un bar per colazione .Riprende fino a Bendoiro , dove a lato della strada , vedo Vittorio che sta cercando un taxi per andare in albergo , dolorante anche lui , sempre per tendinite , nuove infomazioni che ci indirizzano per il giusto sentiero , un lungo giro attorno alla linea feroviaria , arrivo infine nei pressi dell’albergo che però non riesco a vederlo , passo sulla carretera , un’altro ragazzo me lo indica di nuovo , ero passato così vicino prima da non vederlo , anche se bello , nuovo ed accogliente .Non c’è l’ospitalera ma intanto mi accomodo a letto , doccia e lavaggio vestiti , riposo , massaggio ai piedi e alla gamba , protezione e creme . Per cena chiamo al telefono il ristorante da Antonio , lontano 2 km , in modo che ci vengono a prendere in macchina , oltre a noi e a Vittorio anche altri tre spagnoli . Ottima la cena e poi sempre in macchina ci riportano in albergo . Con Vittorio decidiamo che per il giorno dopo prenderemo un taxi per andare a Outerio , non essendo in grado di camminare per i forti dolori e per non peggiorare la ns. situazione .
tappa 32 ………………..km 36 laxe