29 – via della plata…26.5

 

da Vilavella a Campobecerros

Tappa ricca di saliscendi , la prima parte fra prati e boschetti , segue un  tratto roccioso , alla Gudina il percoso si biforca ,un ramo passa per Verin , più lungo , noi proseguiamo per il cammino de la Verea Vella che attraversa colline brulle e desolate ,pochi villaggi abitati da  piccoli allevatori . I monti di questa zona hanno il prefisso Venda che ricorda la passata  funzione di rifonimento di viveri ai pellegrini  e ai viaggiatori di passaggio . Scendiamo infine a Campobecerros , grazioso paesino in posizione molto appartata ma oggi rovinato dalla costruzione dell’autovia , si scende per un sentiero roccioso  che rende difficile la discesa , personalmente ne porterò le conseguenze nei prossimi giorni . Parto alle 7 con Bernard , quando arriviamo a La Gudina troviamo Heinz già intento a far colazione , si rivede dopo 15 giorno Yosè che avevamo lasciato all’Embalse de Alcantara . E’ domenica , i negozi sono tutti chiusi , ma grazie a Yosè che si fa aprire un negozio , per alcuni  acquisti per la sopravvivenza del giorno . Nonostante il vento e il cielo nuvoloso , si cammina bene , un continuo saliscendi sulle colline attorniati da alcuni laghi artificiali con bellissime fioriture di erica rosa e bianca , cisti in fiore di diversi colori . Heinz e Torsty camminano velocemente , li rivedremo solo al termine della giornata  , con Bernard alle 2 mi fermo a pranzo , raggiunti poi da Yosè , prima di riprendere il cammino per Campobecerros dove arriveremo distrutti  a causa del sentiero stravolto  per i lavori del cantiere , l’ultimo tratto è impraticabile . All’ostello ci accoglie Heinz per accompagnarci in camera , un breve riposo poi due passi in paese , nulla ma un solo monumento ai minatori che hanno perso la vita nel corso degli anni nelle miniere della zona . Ceno con Bernard  , Heinz , Torsty  e  Yosè , zuppa e costine di carne , dolce alla  vaniglia alla fine e tanto vino tinto .

26 tappa …………………..km 34

 

 

28 – via della plata…25.5

 

da Puebla de Sanabria a Vilavella

Tappa con grandi dislivelli  prima raggiungiamo Portilla de Padonelo ,  scendiamo sotto Lubian per poi risalire subito dopo all’Alto de Canda , al confine tra la Castglia  e la Galicia , solo  paesaggi montani , zone brulle ampi panorami sia in salita , come in discesa verso Acheros . L’autovia de la plata e la statale 525 ci perseguitano , incrociandosi fra loro diverse volte  con un traffico quasi inesistente . Tutti si svegliano presto e tutti partono prima di noi , con Bernard e Heinz arriviamo a Requejo dove ci fermiamo per colazione , prima di salire al passo di Padornelo a 1300 mt , per riscendere a Lubian dove ci fermiamo a pranzo al ristorante , ma sopratutto per riposare dopo aver percorso oltre 25 km dove pensavamo di fermarci anche noi , ormai occupato dai pellegrini arrivati prima , è sempre una corsa per arrivare il prima possibile in un ostello e questo non va bene . Quindi per evitare folla e confusione , prenotiamo a Vilavella all’Hostal Posta , ma per arrivarci bisogna salire su un altro passo a 1250 mt , fare altri 12 km su per sentieri , attraverso boschi , riscendere in questo paese , piccolo e quasi disabitato , cercare e trovare l’albergo che si trova  sulla statale fuori dal paese . Ci arriviamo ormai alle 5,30 del pomeriggio dopo una lunga giornata di cammino , con la fatica che si fa sentire . Riposo in camera poi cena con zuppa e baccalà e un dolce di vaniglia . Dopo cena sul terrazzo si aggiunge a noi Torsty , un tedesco che si camminerà con noi nelle prossime tappe . Programmiamo il cammino di domani , prenotando subito per dormire a Campobecerros onde evitare nuove sorprese . Notte senza chiudere occhio su un materasso a molle che escono da ogni dove .

26 tappa……………….km40

 

 

27 – via della plata….. 24.5

 

da Camarzana de Tera a Mombuey

 in taxi a Puebla di Sanabria

Tappa varia con frequenti cambi di paesaggio , senza faticose salite ma continui e brevi saliscendi , bello il tratto dopo Oleros che ci porta prima alla diga sul Tera poi al successivo lungolago , ora si entra nelle terre della Galizia . Uscita da Camarzana su un grosso rettilineo , ma rientriamo subito sul cammino fino a Calzadillos de Tera per colazione , dove al bar incontro una signora che parla italiano , imparato da emigrante a suo tempo in Svizzera per lavoro , rientrata in Spagna per la vecchiaia , si chiama Rosario in onore della vergine del Rosario , e non Rosaria al femminile . Passiamo in diversi paesini , quasi disabitati , a mezzogiorno con un forte sole , siamo a Reio Negro del Puente dove prendiamo una birra in piazza di fronte alla cattedrale e all’albergo dei pellegrini , appena restaurato . Finalmente a Mombuey dove avevamo deciso di fermarci per la notte , troviamo l’albergo  piccolo , brutto e già tutto occupato , non è proprio il caso di fermarsi qui . Una foto alla bella chiesa in fondo alla via , sosta al bar per decidere quale decisione prendere , anche un grande albergo sulla carretera è pieno . Decidiamo di prendere un taxi per Pueblo de Sanabria , verifico la disponibilità di un albergo e prenoto per tre ,  con il mio spagnolo italianizzato , mi faccio dare dalla barista un numero telefonico per chiamare un taxi , che dopo mezz’ora arriva , saltiamo una tappa , ma dispiace , ma non potevamo dormire in strada o sotto le stelle , va bene essere pellegrini ma non masochisti . In meno di mezz’ora facciamo i nostri 25 km , siamo all’albergo La Luz , doccia , lavaggio biancheria e spesa al supermercato , pronti ad andare con Bernard e Heinz per visitare la città , molto bella ed arroccata su un colle , è stata la capitale europea della biodiversità per il 2011 . Chiesa chiusa ,  castello visitabile , grande e ben restaurato  che si affaccia e domina le valli circostanti . Noi tre con gli altri 3 pellegrini spagnoli andiamo a cena in un ristorante tipico e caratteristico  .

25 tappa ……………..km 34 + 27 in taxi

26 – via della plata…23.5

 

da Tabara a Camarzana de Tera

Da Tabara si risale una sella dalla quale parte la linea dei mulini eolici che ci osservano da alcuni giorni , il cammino scende in una valletta e serpeggia fra alcune colline per immettersi in altre piccole valli , si lascia Bercianos per entrare  nella valle del fiume Tera , il fiume principale della Sanabia che ne percorre tutto il territorio . Solita sveglia , si parte senza colazione , i bar sono chiusi ancora , un pezzo di carretera per rientrare sul vero cammino , attraversando sempre i cantieri dell’autovia . Camminata tranquilla fino a Villanueva de Las Peras , dove ci fermiamo per colazione ,  Heinz già ci aspetta al bar , arrivo con Bernard e oltre al solito caffè con leche , il barista ci prepara due bei dolci , le famose torrejas ;  Donelio , un altro amico pellegrino spagnolo mi scrive la ricetta , essa è costituito da pane imbevuto nel latte ,  tostato e spalmato con miele e zucchero , una vera bontà  che vorrò riprovare a casa . Proseguiamo per Santa Croix de Tera , un bel paese lungo il fiume Tera che ha uno dei migliori alberghi per pellegrini , casa Anita . Heinz ha problemi per prelevare soldi in banca , tutte trovate chiuse o senza bancomat , questo problema sta diventando una vera ossessione , ma è sua la colpa avendo dimeticato a casa i suoi codici bancari . Raggiunta Santa Marta de Tera , visitiamo la chiesa in stile romanico , monumento nazionale , con una guida che ce la descrive . Ci mostra una foto presa dal suo cellulare , in cui si vede un raggio di sole che , nel giorno del solistizio d’estate , entra da una finestra in un punto particolare , arrivando ad un capitello sulla fronte della  statua di San Giacomo , questo succede solo una volta all’anno . Girando attorno alla chiesa e al cimitero , sulla facciata retrostante una statua rappresenta San Giacomo che con una mano sembra salutare i pellegrini di passaggio . Si prosegue per Camarzana fuori dal nostro cammino dove ho prenotato le camere in un albergo per noi tre . Solo alcune rovine di una casa romana , come sempre chiusa , in questo paese lungo la carretera , ultime spese e acquisto di alcune paia di calze , avendone buttate via molte altre perchè consumate o rotte . Cena con asparagi e pesce fritto ,  budino di vaniglia .

24 tappa…………….km 30

25 – via della plata…22.5

 

da Granjia de Moreruela a Tabara

Oggi lasciamo il nord e ci incamminiamo verso ovest abbandonando l’antica via della Plata che prosegue sino ad Astorga , iniziando il camino de Fonseca  o Sanabrese , cambia rapidamente anche il paesaggio , abbandonando le meseta per risalire la lunga valle che ci porterà in Galizia , vedremo sempre meno campi di frumento e sempre di più colline  . La prima parte della tappa è splendida sia nella parte del lago che costeggia il fiume Esla sia nella successiva foresta , fino a Tabara. Lascio l’albergo alle 7 e percorro , sull’asfalto , un buon tratto di strada , senza alcun traffico per tornare sul cammino , improvvisamente due cerbiatti attraversano la strada  inoltrandosi subito  nei boschi circostanti . Arrivo al ponte sul fiume Isla , sono veramente stupendi i riflessi delle arcate e delle nubi sull’acqua , un magnifico quadro della natura . Anzichè seguire il sentiero segnalato come impegnativo , decido di proseguire per la carretera evitandone la prima parte , arrivo a Feramontano de Tabara per colazione , subito di nuovo  la carretera per Tabara , i molti cantieri e lavori in corso per le nuove strade disturbano non poco il cammino . Arrivo senza dificoltà a Tabara , cerco informazioni per l’albergo , sempre alla periferia del paese , chiedo informazioni ad un automobilista spagnolo che parla italiano , Emilio , un tecnico di impianti solari e fotovoltaici , che  mi  accompagna all’ostello  ancora  chiuso a quest’ora . Sempre in macchina  proviamo a cercarne un altro , ma sono tutti occupati dagli operai dell’autovia , ritorniamo in paese da  un tabaccaio suo amico che tiene le chiavi dell’albergo dei pellegrini , le ritira , mi ci riporta ma quando vi arrivo , lo trovo ora già aperto e occupato dai tre pellegrini spagnoli dell’albergo di Granjia , scegliamo i letti , doccia  e bucato subito steso , subito dopo tutti i letti vengono occupati da altri pellegrini sopraggiunti , ora una lunga fila per i servizio e per la doccia . Esco per la spesa al supermercato , vado a visitare una bella chiesa con una mostra di reperti del tempo dei Visigoti , ritrovati in zona , subito dopo rientro all’ostello per un breve riposo , di nuovo due passi in città  dove ritrovo Bernard , Heinz , Paco e Greta ed altri pellegrini , che hanno trovato  posto non so dove . Con loro stasera si va a cena per festeggiare il compleanno di Hardy , lo svizzero tedesco , assieme ad altre sue amiche ( Antonia , Petra , Sonya , Marisa , tutte donne che  fanno il camino in autobus )  . Bella la compagnia e una bella serata .

23 tappa…………………km 22