24 – via della plata…..22.5

 

da Zamora a Granja de Moreruela

Prima parte della tappa   pianeggiante e noiosa , su lunghissimi rettilinei che fiancheggiano la 630 , fra campi di grano all’infinito e senza un albero , ultimo tratto prima di iniziare il cammino mozarabe-sanabrese . Sono in corso molti lavori stradali che hanno sconvolto alcuni tratti del cammino , siamo su sterrati di campagna e qualche tratto di asfalto si costeggia il un primo tratto l’Embalse di Ricobayo . Sveglia alle 6 con colazione preparata dall’ospitalera , appena fuori Zamora  prima di iniziare il  cammino vedo dietro di me Heinz che si sta fermando , toglie lo zaino e lo vedo da lontano sofferente , penso al piede , già ieri si lamentava , non mi chiede di aiutarlo e quindi proseguo raggiungendo Bernard  partito prima di noi che mi chiede notizie di Heinz . Facciamo un pezzo di cammino assieme ,  lo lascio e arrivo a Montamarta per un’altra colazione , dove stanno arrivando altri pellegrini fra cui Vittorio e Bernard . Alcune persone del posto consigliano un percorso alternativo che costeggia il lago fino alla chiesa , ora siamo in tre ,  Bernard e Hardy , uno svizzero tedesco : proseguo solo promettendo a Bernard di aspettarlo per pranzo a Fontanilla de Castro , passo del tempo ad aspettarlo all’ingresso del paese , non vedendolo arrivare , riparto per Riego del Cammino , seppure stanco proseguo ancora fino Grania de Moreruola . Ho davanti a me una anziana pellegrina che tiene il mio passo , ma non riesco mai a raggiungerla. Arrivo all’ostello con una sgradita sopresa : i posti letto sono esauriti e dopo 42 km non voglio più andare avanti , sono veramene stanco , piuttosto  sono disposto a dormire su un materasso per terra in qualsiasi angolo . Per fortuna altri tre spagnoli in attesa , fra cui la signora che era davanti a me , sono nella mia stessa situazione : hanno già chiamato un albergo  8 km più avanti , trovandovi posto , accordandosi con loro per venirli a prendere con la macchina ,  mi accodo a loro ringraziandoli per quanto fatto . Divido la camera con un ragazzo spagnolo , dopo la doccia, faccio il bucato  che stendo fuori ad asciugare , scendo per una birra mentre i tre spagnoli stanno già cenando , io cenerò più tardi a base di uova strapazzate e due bistecche , conservandone una con un panino  per l’indomani  , prima di pagare il  conto mi faccio regalare due arance dalla cameriera  .

22 tappa …………………km42

 

23 – via della plata….20.5

 

da El cubo de la Tierra del Vino a Zamora

Tappa più piacevole della precedente , il paesaggio è abbastanza simile ,  comunque più mosso senza la presenza imbarazzante dell’autostrada . Nella prima parte si segue il corso della ferrovia attraversando piacevoli boschetti  , poi un lungo rettilineo ci porta ad attraversare campi fino a Villanueva perdendo progressivamente quota , si passa su continue mesete fino a Zamora , la città sembra  sempre a due passi ma non ci si arriva mai  , accesso in citta è gradevole e rapido . Sveglia alle 6,30 con una colazione abbondante preparata da Filiberto , s’inizia con un cielo nuvoloso  e un pallido sole , temperatura di 4 gradi , previsioni del tempo in miglioramento  . Costeggio la ferrovia , poi per sentieri verso il primo paese , un’altra colazione al bar dove ritrovo Bernard e Claudia , ragazza tedesca , che sta facendo con un grande sforzo di volontà tutto il cammino a piedi , da sola , va piano ma cammina sempre . Davanti abbiamo altri 18 km , Heinz come al solito parte in quarta e lo vedrò solo stasera , io proseguo con Bernard ; ci fermiamo dove sono state installate in verticale sul terreno tre grossi monoliti in pietra ,  con delle scritte su ognuna di esse ci sono pensieri sul cammino relativi ai temi della fratellanza e sull’amore fra i popol  , al centro dei tre  è stato costruito un pozzo per raccogliere i desideri  e i pensieri dei pellegrini . Arriviamo alla periferia di Zamora ,  Bernard mi offre una ristoratice birra fresca gustata osservando sopra di noi  il profilo di Zamora .  Costeggiamo il parco lungo il fiume , si attraversa un ponte romano , a più arcate e molto ben conservato . Come già altre volte e sempre all’ingresso di ogni paese , una cicogna   ci sorvola e sembra  darci il benvenuto , ritengo di buon auspicio per il proseguo del cammino .L’ostello dei pellegrini è posto all’inizio della città, ci accoglie un’ospitalera italiana di Roma , Alida , previo donativo di cinque euro . Ritrovo di nuovo la ragazza coreana e Genevie la francese che hanno raggiunto Zamora in bus . Stanze piccole con 10 letti a  castello ognuna , manca lo spazio per depositare gli zaini e ci si arrangia come si può , ritrovo dopo diversi giorni Greta , la bella ragazza belga fiamminga , davvero un bel tipo . Esco e vado a visitare la cattedrale e alcune chiese aperte. avanti e indietro per la via principale , passando per plaza Mayor ,  fino ai giardini esterni verso valle . Ritorno all’ostello , incontro Bernard , che pure questa volta ha preferito andare in un albergo , mi informa che Paola e Daniela , le due ragazze geneovesi , che stanno facendo una seconda parte del cammino , di ritorno da Grania de Moreruela  prima di ripartire per Madrid , sono ripassate da Zamora e  volevano salutarmi , ora sono già ripartite e non riesco a vederle , ma hanno lasciato per me  un biglietto di saluti , che conserverò con molto piacere . Ritovo Heinz all’ostello , lo accompagno all’ingresso della cattedrale per la sua visita . In strada , assieme all’ospitalera Alida , trovo Vittorio , un signore di Prato di 76 anni che inizia da Zamora la seconda parte del suo  cammino verso Santiago , la prima la fatta lo scorso anno da Siviglia , ci si presenta e ci si racconta le nostre esperienze di vita . Due passi in citta in attesa della cena al ristorante da Serafin , che non verrà mai servita prima delle 20,30 , dove andrò con Heinz e Vittorio , una trota alla zamorana molto buona . Rientro in albergo prima delle 22 perchè poi chiude tutto .

21 tappa………….km 34

22 – via della plata….19.5

 

da Salamanca a El Cubo de la Tierra del Vino

La tappa  completamente pianeggiante , non bella perchè si cammina in gran parte a margine della carrettera 630 in un paesaggio monotono , attraversando enormi distese di campi a cereali , sentiero segnalato da coppie di paletti bianchi posti ad intervalli regolari . Sveglia alle 6,30 e parto con Heinz ,  difficile è uscire da Salamanca , forse sbagliamo strada , per ritrovarla dopo 5 km sempre in città , su  lunghi marciapiedi , poco traffico e poca gente in giro , è domenica mattina presto anche per gli spagnoli . Appena fuori , il percorso è ben segnalato fino a Valducien , dove Heinz , con il suo passo veloce è gia arrivato , mi sta aspettando per colazione ,  in un brutto bar e serviti male . Riprendo con il mio passo , Heinz  lo rivedrò solo alla sera all’arrivo . Sono su strada sterrata , non so in che modo  mi ritrovo su un tratto  di un’autostrada che percorro per circa 5 km al riparo di un guard rail , non so come uscirne e a chi chiedere. L’autostrada viaggia  su un terrapieno in alto  tutta chiusa e protetta da una continua rete metallica , decido di scendere dalla scarpata trovando un piccolo tratto di rete rotta che passa sopra un canale di scolo , asciutto in quel momento . Mi è andata bene , tolgo lo zaino e i vestiti , li butto oltre la rete , striscio a carponi sotto nel canale e ne riesco a venirne fuori . Mi rivesto e riprendo il cammino sul sentiero in basso che corre a fianco dell’autostrada in un continuo gira-gira per superare le discese dei vari  sovrappassi , allungando di molto il percorso senza sapere dove sono e  vederne la fine . Eccomi ora all’albergo prenotato , pulito e molto ospitale il gestore , accolto  con un buon bicchiere di vino e con un assaggio di suoi formaggi locali , mi propone  una camera singola per 20 euro , che accetto istantaneamente .Non sto molto bene , ho freddo e riposo sotto due coperte pesanti per 2 ore fino a riscaldarmi un pò , doccia , ora che sto meglio esco per fare due passi in paese . Un artigiano locale espone fuori da un bar delle piccole opere in ferro battuto , lavorate a mano , tutte sul tema del pellegrinaggio . Arrivo fino alla chiesa con un bel cruzeiros sul piazzale esterno . Al ritorno in albergo ritrovo Heinz , Paco , Genevie la francese gia vista in alcune precedenti tappe e un gruppo di ciclisti spagnoli partiti da Siviglia 7 giorni fa , facendo ogni giorno circa 70-80 km . Altro spuntino , poi cena con una zuppa favolosa e abbondante , due uova al tegamino a testa , insalata verde e poi carne , tutti loro prodotti. Sempre molto vino a disposizione , una loro grappa e un liquore al caffè . Filiberto è il nome del gestore , Filiberto  che vuol dire figlio di un liberto , cioè di uomo libero . Esco con lui in giardino , va in stalla a prendere  un cavallo arabo bianco molto bello che lui alleva e addestra , me lo affida e me lo lascia condurre per un pò da solo . Si rientra e si resta  a chiaccherare con Paco , pellegrino spagnolo , serio e intelligente,   dissertando  su vari temi .

Francesco d’Assisi …per il suo tempo era pater comunitaten –pa..co–  da cui viene in suo nome  Paco .

Giuseppe  …..pater putativus ….p..p.. da cui viene il nome di Pepe

Si va a letto in attesa di un nuovo risveglio .

20 tappa……………..km 40

 

 

 

21 -via della plata….18.5

 

giornata di riposo a Salamanca

Sveglia alle 7 dovendo lasciare l’ostello entro le 8 . Andiamo con Tommaso , Heinz , Eva e Dayung a far colazione sul corso in un piccolo bar , ma che ha dei  buonissimi  croassant . Oggi c’è ancora una leggera pioggerellina ,  ma senza zaino è  tutta un’altra cosa . Con Heinz vado alla cattedrale vecchia , saliamo sulla torre , poi un’ora di visita guidata alla chiesa . Salamanca è veramente un bellissima città , ora voglio andare a vedere la rana , simbolo di Salamanca , si trova sulla facciata del palazzo universitario , un signore spagnolo a cui chiedo  ci accompagna e ce la indica , poi ci fa da guida per visitare questa parte della città e l’università , torniamo in plaza Mayor , ma alle due tutti i musei e le chiese chiudono , riapriranno alle quattro , riusciamo in tempo a vedere la chiesa della Purissima e il palazzo Monterrey , prima di tornare in plaza Mayor , fare spese , perchè domani è domenica e troveremo tutto chiuso quando noi saremo in cammino . Torno in ostello , sedute fuori a riposarsi trovo le tre ragazze olandesi viste sul cammino , a cui passo le cartine illustrative di Salamanca e le indicazioni per andare all’albergo juvenile , dovendosi anche loro fermarsi  per due giorni . In attesa delle quattro , parlo con un pellegrino spagnolo che sta tornando a casa sua a Caordoba  da Santiago , da dove era partito tre mesi prima per  il suo cammino . Alle 4 , orario di apertura , molti pellegrini sono li fuori in attesa di Tommaso , aspetto  Heinz per trasferirmi nell’altro ostello dove ritrovo la ragazza coreana che dormirà in camera con noi . L’ostello è in un altro stabile rispetto all’ufficio di registrazione , una ospitalera ci accompagna alle camere , Dayung si ferma per riposarsi , noi non stanchi depositiamo gli zaini , usciamo per visitare un’altra parte della città , oggi deve esserci una festa particolare , molte ragazze in costume caratteristico sono in giro per le strade di questa città universitaria , allegri e contenti animano tutte le strade , i corsi e i bar ne sono pieni  . Affascinante è  plaza Mayor   con le prime luci del tramonto , entriamo in museo per una mostra su  Claudio Rodriguez  , poeta famoso in Spagna , molti libri e documenti sulla sua vita e le sue opere . Su di lui ,  una ricerca fatta in Italia al rientro , non ho trovato nulla . Cena sempre al ristorante la Luna e ritorno all’ostello  .

19 giorno riposo a Salamanca

 

20 – via della plata….17.5

 

da San Pedro de Rozados a Salamanca

Tappa semplice e gradevole , abbiamo lasciato i monti alle nostre spalle , ora camminiamo su morbide ondulazioni , tra colline coltivate a grano con  pascoli e  stupende grosse querce . Salamanca si vede da lontano , sembra vicina ma e’ sempre una bella illusione . Non bello e’ l’attraversamento della periferia , ma bellissima è la citta’ : ariosa , luminosa , vale la pena di fermarsi almeno un giorno intero e sarà’ quello che intenderò fare . Sveglia , preparazione zaino , mentre fuori piove , subito il poncho a protezione . Si esce dal paese con fatica alla ricerca delle frecce gialle , cammino con Bernard , Heinz e due pellegrini  sardi , marito e moglie ,  incontrati ieri . Prima colazione dopo 5 km , proseguendo in silenzio ognuno sulla propria strada , su sentieri sterrati e fangosi , sotto un cielo sempre nuvoloso , ma ora ha smesso di piovere : un pallido sole fa intravedere in lontananza Salamanca con la sua cattedrale e le sue torri , sembra vicina , ma mancano ancora 13 km . Si arriva al cruzeiros in cima ad una collina , davanti a noi  Salamanca èsempre più vicina , ma ricomincia a piovere , di nuovo il poncho con l’aiuto di Heinz , con Bernard entriamo in Salamanca superando il ponte romano , passando sotto i ponti dell’autovia attraverso una brutta periferia . Bernard ci lascia e va in un albergo , da lui gia’ prenotato , mentre io vado all’albergo dei pellegrini posto a lato della cattedrale , ancora chiuso a quest’ora . L’ospitalero , Tommaso di Napoli ci permette di  lasciare gli zaini all’ingresso , quando riaprira’ alle 4 del pomeriggio . In attesa seduti fuori dall’ostello , ritrovo ad aspettare Heinz , Eva e la ragazza coreana , su suggerimento di Tommaso andiamo a pranzo al ristorante , la Luna , vicino all’universita’. Subito dopo ,noi quattro andiamo alla ricerca del nuovo ostello ,  Juvenile , per domani non potendoci fermare per due notti consecutive nello stesso ostello dei pelegrini , lo troviamo e confermiamo . In attesa  delle quattro , andiamo a visitare un parco-giardino vicino all’ostello , meta di molti turisti e abitanti di Salamanca , veramente caratteristico dominante la soittostante vallata . Dopo le solite formalita’ d’ingresso , fissati i letti e sistemato lo zaino , usciamo per andare a vedere la cattedrale , plaza Mayor e l’affollato corso , le storiche architetture lungo le vie e negozi di ogni genere  . Tommaso ,  napoletano verace ,  per 15 giorni fara’ da ospitalero a Salamanca , in attesa della sua compagna che arrivera’ come turista , ci da un suo biglietto da visita con indicato quale e’ il suo stile di vita e la sua professione nella vita di ogni giorno , che e’ questa

LA VITA E’ BELLA ….LIFE IS BEAUTIFUL