da Embalse de Alcantara a Galisteo
Passato l’Embalse de Alcantara si cammina lungo la nazionale 630 , strada con molte curve e un traffico pesante , a causa lavori per l’ave . Il sentiero pietroso sulla dx. della carrettera è più volte interrotto , molti frecce del cammino portano nel nulla , questo fino a Canaveral . Dopo questa città , lasciata la carretera , il sentiero diventa ondulato fra pascoli e boschi di querce , alla fine una lunghissima calda camminata . Yosè si sveglia molto presto e parte subito , io me la prendo comodamente , faccio colazione già compresa nel costo dell’ostello , incamminandomi poi per Grimaldo , in una mattina fresca e con leggero vento . Altra colazione a Canaveral , proseguo su strada asfaltata fino all’Eremita di san Cristobal , dove inizia un sentiero che sale in mezzo ad una pineta , si scende e si riattraversa la carretera , sempre per prati e boschi raggiungo una ragazza pellegrina coreana , Dayung , che si trova ad aver paura incontrando un gruppo di tori che pascolano tranquillamente ai lati del sentiero . Con lei arrivo alla fine del sentiero che sbuca a Grimaldo , dove al bar trovo Leo , dolorante ad un piede ed in attesa di un autobus che lo porterà da un dottore per una medicazione e Genevie , una signora francese , che fa il cammino parte a piedi , ma molto in autobus . Un breve riposo , non essendo molto stanco , decido di proseguire per Galisteo , me ne pentirò alla fine della giornata , troppo tardi , avendo sbagliato a calcolare i tempi studiando male il percorso . M’incammino sulla carretera , dopo due km. circa un automobilista si ferma , vedendomi come pellegrino e conoscendone il percorso che di deve fare , mi dice che sto sbagliando strada . Gentilmente mi da un passaggio e mi riporta all’inizio del sentiero giusto che avevo superato senza vederlo . Riprendo il cammino su un sentiero , pochi alberi che un pò riparano dal sole , mi fermo solo per mangiare all’ombra di due grossi lecci . Scendo verso San Gil ma anche qui sbaglio strada , ho perso di nuovo le mie amate frecce gialle , nessuna persona in giro per le strade , per il caldo quasi tutte le case del villaggio sembrano disabitate , nessun cartello stradale per qualsiasi direzione . Vedo un canale , penso sia una giusta direzione , cammino lungo la sua sponda per quasi 5 km senza incontrare nessuno e nessuna casa , decido di ritonare indietro verso San Gil , riesco a fermare un raro automobilista di passagio che mi indica la giusta strada dove trovo di nuovo le frecce . Un cartello mi segnala che mancano ancora 5 km a Galisteo , da fare su strada asfaltata , piena di curve e saliscendi continui . Finalmente a Galisteo dove trovo l’albergo dei pellegrini chiuso , ma un cartello sulla porta dice che è tutto prenotato. Sul cartello c’è un numero telefonico , chiamo e mi risponde l’ospitalera , abita li vicino , viene per cercarmi un taxi per farmi accompagnare in un altro albergo , non trova nessuno , vedendomi assetato va casa sua a prendermi un bottiglietta di acqua fresca , decide di accompagnarmi lei con la sua macchina ad un albergo , appena 1 km fuori dal paese , dove trovo finalmente una camera e dove mi fermo anche per cena : gazpacho freddo , carne e patatine fritte . Sono stanco veramente , i piedi e le gambe sono a pezzi , spero di aver imparato qualcosa da questa orribile giornata . La signora dice che fino a pochi giorni prima le cime dei monti e delle colline circostanti erano bianche ricoperte dalle recenti nevicate .
12 tappa………..km 48