dancalia 2016 …2′ giorno

29 dicembre 2015 martedi’

Sbrigate le formalità d’ingresso all’aeroporto , con caos e code per il visto , passaporti che passavano da uno sportello ad un altro , al costo di 50 dollari  cadauno , finalmente mettiamo piede in Addis Abeba : cominciamo a conoscerci fra noi , penso che sarà un buon gruppo , ben guidato da Andrea , la nostra guida , preparata avendo già accompagnato vari gruppi di Spazi d’Avventura in Etiopia per oltre 10 anni .
Si appoggiano ad un tour operatori locale , Gilbert , francese , che organizza viaggi e trekking durante la stagione turistica etiope da settembre a marzo , prima di rientrare in Francia in estate .
Fa già caldo quando usciamo dall’aeroporto, un piccolo bus ci aspetta fuori come da programma , andiamo a casa di Gilbert per un caffè e una piccola colazione ; ha una villetta singola in una zona semicentrale della città , con davanti un bel giardino , un grande albero di pepe rosa con frutti già formati con svariati nidi di uccellini sparsi sui rami , un grande albero di caffè con bacche mature da raccogliere , molti arbusti  e cespugli in fiore .
Dopo una breve sosta andiamo per musei , oggi è la festa di San Gabriele molto sentita dagli etiopi ; migliaia di fedeli ortodossi copti sono sulle strade , donne giovane e anziane con i loro vestiti bianchi caratteristici , alcune con i loro piccoli in spalla , molte protette dal sole con i loro caratteristici ombrellino colorati .
E’ un  invito a fare fotografie , seppur con il traffico in parte riesco ma inavvertitamente riprendo  il palazzo di Menelik con davanti di guardia alcuni militari ; si accorgono subito dello scatto che ho fatto , si precipitano verso il nostro pullman fermo nel traffico , lo raggiungono e in tre salgono puntando subito su verso di  me : un po’ di confusione , vogliono che elimini la foto , cerco ma non riesco ma sono in confusione , loro  insistono rinunciandoci lasciando infine il bus .

È andata bene anche questa volta , mi riprometto di stare più attento , forse ? Andiamo ora al museo antropologico per vedere lo scheletro di Lucy , e molti altri reperti ritrovati in Etiopia sulla vita dell’uomo e degli animali nelle varie ere geologiche .

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Finita la visita al museo , passuamo alla chiesa della Trinità affollata di fedeli , uomini a destra e donne a sinistra nella navata centrale , nessun prete celebra ma tutti pregano intensamente , anche ragazzi giovani che non pensi di trovare lì di giorno . Torniamo a casa di Gilbert per pranzo con un bel panino , caffè e dolci . Di nuovo in aeroporto per prendere l’aereo per Makele : anche se è solo un volo interno , nuovi infiniti controlli a cui sottoporsi , partiamo per il Tigray con un turboelica , su cui non volavo da tempo , pochi turisti oltre a noi , il resto dei posti occupato dai tigrini che tornano alla loro città : il volo dura un’ora e fa risparmiare 600 km di pista sull’altopiano , su strade cetamente non belle .  Dai finestrini dell’aereo osserviamo un paesaggio lunare , desertico con vallate e montagne che si susseguono a perdita d’occhio , mai monotono . Serata a Makele  in albergo , una bella camera e cena con  varie specialità tigrine .
Un problema per me :  avendo dimenticato a casa il carica batteria , non riesco a caricare la batteria della macchina fotografica avendolo dimenticato a casa , penso che avrò qualche problema e dovrò arrangiarmi con il telefonino o con il Tablet .


Riiesco a connettermi ad internet , per spedire i post del blog . .

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