dancalia 2016….5′ giorno

 1 gennaio 2016 venerdi’

Un nuovo anno davanti a noi : i desideri e i sogni sono tanti , auguro  a tutti i famigliari , parenti , amici cari un anno migliore o almeno che sia come quello appena finito , possibilmente  con solo  i lati positivi .
Sveglia alle 5,30 : con Lorenza e Alessandra nella nostra suite abbiamo riposato abbastanza bene , ragliate dei dromedari o mie russate a parte , ora tutto il bivacco alle nostre spalle si sta svegliando :  alcuni gruppi scendono nuovamente al lago del vulcano , altri lasciano il campo e scendono a valle . Anche noi ci apprestiamo a scendere lungo lo stesso sentiero percorso in salita fino al campo base , dove i fuoristrada sono già pronti e caricati per la nuova partenza , smobilitazione generale del campo da parte di tutti i vari gruppi . E’ stato confermato ad Andrea che la pista prevista per raggiungere il Dallol è tuttora chiusa a causa delle pioggie dei giorni scorsi , quindi percorso alternativo rifacendo in parte lo stesso  dell’andata : prima su piste impegnative laviche , poi sabbiose , fra i nostri fuoristrada inizia quasi una gara di un paio d’ore per superarsi fra loro , per arrivare fra i primialla strada asfaltata , costruita ultimamente dai cinesi per raggiungere e  sfruttare le cave di potassio situate nel Dallol in modo da trasportare il più economicamente possibile il materiale a Gibuti per la successiva esportazione e lavorazione . Durante la trasversata delle dune sabbiose riusciamo a intravvedere una gazzella , velocissima a scappare sulla sabbia  e uno struzzo in lontananza . Un nuovo stop per riunire in gruppo i fuoristrada , breve sosta per bere ed ammirare il brullo paesaggio desertico , raccolgo dei piccoli fiori da uno spoglio albero , donandoli poi ad alcune ragazze del gruppo . Raggiungiamo il villaggio di Amedila , sosta per pranzo nello stesso ristorante della volta precedente

Immagine 472

, comperato un kilo di caffe’ fresco da tostare a casa , due passi per le vie del villaggio attorniati dai bimbi , negozi dentro queste baracche che vendono di tutto dalla frutta alle verdure , dalla carne ai recipienti di ogni genere , muli e capre anche loro sulle strade interne . Amedila era una volta un punto obbligato di passaggio dove le carovane pagano le tasse per l’estrazione e il trasporto del sale .

Comincia la discesa verso la depressione dancala , sempre su strada asfaltata con grandi tornanti , arriviamo a Berhale , grande villaggio dancalo , crocevia commerciale e strategico , posto a 50 mt di altitudine . Breve sosta  per vedere in una piazzale sottostante la strada centinaia di cammelli , come se fosse un mercato di animali , li fermi per una successiva formazione di carovane . Immagine 484Proseguiamo superando un posto di blocco militare , vediamo piccole e caratteristiche case afar ai lati della strada che non riesco a fotografare , pochi alberi e rari cespugli buoni per solo per dare da brucare a capre o ai cammelli . Andrea con il suo fuoristrada ci ha preceduto per trovare un posto migliore per il nuovo campo base , e quando noi arriviamo e’ tutto predisposto . Preparate brandine e materassini per la notte , alcuni al coperto , altri all’esterno con un lato protetto dai fuoristrada ,  predisposto un box doccia dove alcuni la faranno con acqua portata con dei bidoni da un pozzo , infine una buonissima cena con brindisi finale di auguri per il nuovo anno . Mentre ceniamo

vediamo sfilare numerose carovane di dromedari che si incamminano verso la salina per il carico del giorno successivo dei blocchi di sale .

Giornata intensa , piena di ricordi da portare a casa .

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