14 maggio
La sveglia viene data alle 4,30 perchè bisogna riuscire a superare un tratto di sentiero che alle 6 verrà chiuso al transito delle persone e dei muli , per poter proseguire i lavori di formazione e allargamento del sentiero stesso con l’utilizzo di mine per far saltare le rocce . Giunti li , ci troviamo immersi in una zona boschiva con panorami alpini , alcuni tratti da superare veramente pericolosi : tolgo e lascio a terra lo zaino , vengo aiutato e sostenuto da tre o quattro operai per superare queste balze senza appoggi , senza sapere dove mettere i piedi per poter superare questi dislivelli . Oltre a molta mano d’opera maschile che sposta a mano , sassi e pietre , grossi massi che gfanno saltare con le mine , in questo tratto lavorano anche donne che con le ceste trasportano i sassi appena rimossi e molti bambini che riempiono le ceste stesse , indescrivibile questo lavoro che stanno facendo . Gli altri amici del gruppo mi stanno aspettando al termine della discesa , sono sempre l’ultimo ad arrivare , proseguiamo verso un paese attraversando un fiume su un ponte di ferro lasciando il passo ad una carovana di muli che non si fermano davanti a nulla . In attesa dei nostri muli che hanno fatto un percorso diverso , più lungo e percorribile per loro , ci si ferma in una locanda , in attesa che decidano come proseguire resta un’attesa lunga e snervante , approfitto per andare al fiume a lavarmi almeno la testa , quasi un bagno con l’acqua fredda . Ho sempre problemi intestinali , non ceno e rifiuto il cibo che da anche fastidio sentire il suo odore , solo bere per non disidratarsi . Le notizie che ci giungono sugli scioperi e i disordini in corso nel Nepal ci preoccupano un pò , alle 19 si riparte con un vecchio autobus per Nepalgany, caricandovi su di tutto , lasciamo i nostri muli al carovaniere che provvederà loro . Tutta la notte in autobus , su e giù per i monti su strade sterrate , in qualche modo si riesce a riposare o a dormire , mi sveglio alle 4 del mattino , buio profondo mentre sembra che gli altri dormono ancora , alle prime luci dell’alba ci si ferma a lato di alcune baracche per prendere un te interrogandosi dove siamo e su cosa si deve fare per proseguire , siamo fuori dal mondo così detto civile .