Messa nella cappella dell’oratorio , con poche vecchiette presenti , colazione in un bar vicino all’oratorio , riconsegna delle chiavi , breve visita all’antica’abbazia , alle 8,30 mi rimetto in cammino camminando sulla statale attraversando un’anonima periferia commerciale da grande città , fino a incrociare la strada per Gad da dove comincia il sentiero dei Franchi . Li ha inizio il gran bosco di Salbertrand , molto gradevole e tranquillo su sentieri e strade sterrate , con cartelli di spiegazioni sul parco , sul lavoro che gli abitanti nei secoli passati facevano nel bosco , lavoravano la roccia e la trasformarvano in calce , per costruire le loro case . All’interno del bosco si incontra anche il sentiero che ricorda il Glorioso Rimpatrio dei Valdesi di ritorno dall’esilio , verso una loro terra promessa . fatti realmente accaduti in queste zone che ricorda la loro storia vissuta . Il tempo tende al bello , solo un po’ di vento che non da fastidio e comincia a far caldo a far caldo : esco dal bosco e vado verso Exilles , perdo il segnale del pellegrino bianco , sono molti i cartelli segnaletici dei percorsi e dei sentieri di montagna , confondono e mi aiutano a sbagliare strada , scendo verso Salbertrand , passo sotto l’autostrada e chiedo informazioni , devo girare all’esterno dell’autogrill autostradale per ritornare successivamente sulla via Francigena . Bella la visione del forte , attraverso il paese e arrivo sul piazzale ai piedi del castello , imponente nelle sue forme e per il suo volume posto sulla roccia , leggo della sua storia mentre pranzo seduto su una panchina , per la stanchezza decido di non visitarlo . La mia prossima meta è Chiomonte , voglio vedere da vicino la zona interessata ai lavori relatvi all’alta velocità , contestata dai NO TAV , cercare di capirci qualcosa , trovo molte scritte sui muri delle case e sui piloni , veramente alti dell’autostrada , molte sono le bandiere dei contestatori alle finestre delle case . Lungo il fiume , di la dalla strada che sto percorrendo , vedo un presidio dei NO TAV , con tende da csampeggio predisposte come base per future riunioni o manifestazioni. Alla centrale elettrica perdo i cartelli indicanti il sentiero della Francigena , salgo a Chiomonte , attraverso tutta la lunga via del paese , fermandomi in un bar per una bella birra alla spina , per riposare e per parlare un po’ con un ragazza del posto che sa di tutto sulla storia sula tav , facendomi consigliare da lei come raggiungere meglio Susa . Siamo a metà pomeriggio , prima di ripartire chiamo il parroco di Sant’Ambrogio Torinese per prenotare per la prossima notte , risposta positiva che mi tranquillizza . A causa del precedente sbaglio di percorso , devo percorrere molti km sulla statale , camminando sui marciapiedi a bordo strada , diversi lavori stradali in corso che disturbano , poco il traffico ma sempre fastidioso che allonatana il silenzio . Prima di Susa si attraversa il confine fra lo stato dei Savoia e il Delfinato francese , ora simbolico , segnalato da un cippo recentemente ricostruito sui ruderi di un precedente forte . Per scendere a Susa bisogna fare a piedi diversi tornanti della statale , dove arrivo verso le 17,30 , chiedo informazioni per la casa delle suore , dove sono accolto da suor Benania , solite formalità d’ingresso per i pellegrini , vengo accompagna alla mia camera nel convento , indicazioni per la serata e come poi rientrare dopo cena nella loro casa , dove sono rimaste poche suore , ora serve per accogliere i pellegrini e vari gruppi di fedeli per ritiri ed esercizi spirituali . Come dai salesiani sono sempre solo , non ci sono altri pellegrini in giro , oggi ho incontrato solo due ragazze francesi che risalivano la Francigena da Roma e ora sono in cammino verso la Francia . Esco alle 19,15 , cammino per le strade del centro storico alla ricerca di un buon ristorante , ma trovo solo aperte delle pizzerie , bisogna accontentarsi . Freddo è il rientro dalle suore , ma un buon riposo mi rimette in sesto .