francigena 2013 dal monginevro 2

 

Messa nella cappella dell’oratorio , con poche vecchiette presenti , colazione in un bar vicino all’oratorio , riconsegna delle chiavi , breve visita all’antica’abbazia ,  alle 8,30 mi rimetto in cammino camminando sulla statale  attraversando un’anonima periferia commerciale  da grande città , fino a incrociare la strada per Gad da dove comincia il sentiero dei Franchi . Li ha inizio il gran bosco di Salbertrand , molto gradevole e tranquillo su sentieri e strade sterrate , con cartelli di spiegazioni sul parco  , sul lavoro che gli abitanti nei secoli passati facevano nel bosco ,  lavoravano la roccia e la trasformarvano in calce , per costruire le loro case . All’interno del bosco  si incontra anche il sentiero che ricorda il Glorioso Rimpatrio dei Valdesi di ritorno dall’esilio , verso una loro terra promessa . fatti realmente accaduti in queste zone che ricorda la loro storia vissuta . Il tempo tende al bello , solo un po’ di vento che non da fastidio e comincia a far caldo a far caldo : esco dal bosco e vado verso Exilles , perdo il segnale del pellegrino bianco , sono molti i cartelli segnaletici dei percorsi e dei sentieri di montagna , confondono e  mi aiutano a sbagliare strada , scendo verso Salbertrand , passo sotto l’autostrada e chiedo informazioni , devo girare all’esterno dell’autogrill autostradale  per ritornare successivamente sulla via Francigena . Bella la visione del forte  , attraverso il paese e arrivo sul piazzale ai piedi del castello , imponente nelle sue forme e per il suo volume posto sulla roccia , leggo  della sua storia mentre pranzo seduto su una panchina , per la stanchezza decido di non visitarlo  . La mia prossima meta è Chiomonte , voglio vedere da vicino la zona interessata ai lavori relatvi all’alta velocità , contestata dai  NO TAV , cercare di capirci qualcosa , trovo molte scritte sui muri delle case e sui piloni , veramente alti dell’autostrada ,  molte sono le bandiere dei contestatori alle finestre delle case . Lungo il fiume , di la dalla strada che sto percorrendo , vedo un presidio dei NO TAV , con tende da csampeggio predisposte come base per future riunioni o manifestazioni. Alla centrale elettrica perdo i cartelli indicanti il sentiero della Francigena , salgo a Chiomonte , attraverso tutta la lunga via del  paese ,  fermandomi in un  bar per una bella birra alla spina , per riposare e per parlare un po’ con un ragazza del posto che sa di tutto sulla storia sula tav , facendomi consigliare da lei  come raggiungere meglio Susa . Siamo a metà pomeriggio , prima di ripartire chiamo il parroco di Sant’Ambrogio Torinese per prenotare per la prossima notte , risposta positiva che mi tranquillizza . A causa del precedente sbaglio di percorso , devo percorrere molti km sulla statale , camminando sui marciapiedi  a bordo strada , diversi lavori stradali  in corso che disturbano , poco il traffico ma sempre fastidioso che allonatana il silenzio . Prima di Susa si attraversa il confine fra lo stato dei Savoia e il Delfinato francese , ora simbolico , segnalato da un cippo recentemente ricostruito sui ruderi di un precedente forte . Per scendere a Susa bisogna fare a piedi diversi tornanti della statale  , dove arrivo verso le 17,30 , chiedo informazioni per la casa delle suore , dove sono accolto da suor Benania ,  solite formalità d’ingresso per i pellegrini , vengo accompagna alla mia camera nel convento ,  indicazioni per la serata e come poi rientrare dopo cena nella loro casa , dove sono rimaste  poche suore , ora serve  per accogliere i pellegrini e vari gruppi di fedeli per ritiri ed  esercizi spirituali . Come dai salesiani sono sempre solo , non ci sono altri pellegrini in giro , oggi ho incontrato solo due ragazze francesi che risalivano  la Francigena da Roma e ora sono in cammino verso la Francia . Esco alle 19,15 , cammino per le strade del centro storico  alla ricerca di un buon ristorante , ma trovo solo aperte delle pizzerie ,  bisogna accontentarsi  . Freddo è il rientro dalle suore , ma  un buon riposo mi rimette in sesto .

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