Riscaldamento acceso in camera , un sonno tranquillo senza tanto sognare . Colazione in albergo , salutiamo i 4 olandesi di Rotterdam e la coppia del nord dell’Olanda , non tedeschi , come scritto ieri , Joop invece abita nell’Olanda del sud vicino al confine belga , un saluto alle due albergatrici complimentandoci per la cena . Oggi è Pentecoste , in Italia festa solo religiosa , mentre in Francia è pure civile, tutto fermo e chiuso con un lungo ponte fino al prossimo lunedì . Ieri sera Joop con l’aiuto della signora dell’albergo e’ riuscito a prenotare una camera al rifugio dei pellegrini di Champlitte , meno male, altrimenti ????. Riprendiamo il cammino per la breve tappa fino a Champlitte costeggiando campi di frumento che cominciano a indorare , altri con il fieno appena tagliato , sale un buon profumo dalla terra . Sempre su saliscendi e su strada asfaltata , vediamo il cippo di confine fra due dipartimenti , lasciamo l’Haute Marne ed entriamo nella Franche-Comte , ultima provincia francese prima di entrare in Svizzera . Una coca fresca in un campeggio a 3 km dalla citta’ , oggi tutto con calma per arrivare a Champlitte , l’indirizzo datoci e’ sbagliato , ma a furia di domandare troviamo il locale , veramente spartano, tenuto da Monsieur Pascal Henriot , viticulteur che produce “mes vignes sont cultivees sans engrais chimiques, sans desherbants ni pesticides de synthese”. Sara vero ? Più tardi verificheremo . Nei 10 mq della camera , a nostra disposizione , c’è tutto doccia compresa . Torniamo in centro lungo la rue de la republique , la famiglia a cui prima avevamo chiesto informazioni ci invita in casa per un bicchiere di vino : hanno 4 figli , una di 3 anni uguale alla mia Liliana , mostro loro la foto inviatami oggi da Daniela via email , precisa e identica , due chiacchiere sul cammino , ne restano meravigliati e sorpresi . Siamo in piazza dello Chateau di Champlitte, l’ufficio turistico chiuso , entriamo al castello e al museum of popular arts and traditions , interessante per le ricostruzioni dei mestieri dei tempi passati , pure chiusi i giardini del castelloi . Prima di tornare in camera ci fermiamo alla cantina per l’assaggio dei vini prodotti da Henriott , un pinot bianco niente di speciale . Paghiamo i 10 euro a testa per la casa in camera a riposarci in attesa della cena alla brasserie in place per le 19 . Joop esce mentre io sto ancora scrivendo , rientrando poco dopo con un bel cesto di ciliegie appena raccolte in una maison lì vicino . Un martini per aperitivo e cena da pellegrini . Quando rientriamo , ritroviamo Look, l’olandese che avevamo lasciato a Langres , e’ solo perché J AN ha rinunciato al cammino per probemi fisici ed è tornato in Olanda . Ora proseguirà da solo per Roma . Spero di reincontrarlo dopo Besancon e fare qualche pezzo di strada con lui al posto di Joop , che terminera’ li il suo cammino . Fa sempre freddo alla sera , il roncador comincia il suo lavoro .