la storta….roma – 29

 

Colazione alle 6,30 con i due pellegrini francesi , voglio arrivare il prima possibile a san Pietro . Veramente brutta la Cassia , traffico sostenuto , sporca , cassonetti dell’immondizia che straboccano , pochi marciapiedi occupate dalle macchine in ogni spazio disponibile . Attraverso diverse borgate, la Giustiniana e Ottavia , dopo molti km sono sulla via Trionfale da percorrere tutta fino a Roma . Salgo a Monte Mario ( Mons Gaudi ) per assaporare la gioia della vista su San Pietro , pensavo meglio ,  il panorama su Roma è relativo , solo qualche tornante più giù riesco a vedere il cupolone . Da piazza Trionfale aggiro le mura vaticane ed entro in piazza San Pietro : è davvero una grande emozione essere arrivati alla fine di questo mio cammino e trovarsi davanti alla storia del mondo , passata di qui nei secoli , storia antica e moderna , un qualcosa di forte mi  prende dentro il cuore . Folla non dei grandi eventi , ma molte persone formano  già  in piazza alle 10,30 e una fila lunghissima in coda per entrare in basilica . Per prima cosa devo andare all’ufficio dei pellegrini , situato alla sinistra della basilica , al termine del colonnato : la polizia italiana , prima di entrare sul territorio vaticano , controlla con il metal detector  zaino e borsa , nuovo controllo da parte delle guardie svizzere , passo in un altro ufficio per l’identificazione e per il rilascio di un contrassegno che autorizza l’ingresso . Lascio in  deposito zaino , borsa e bastoni ad un commesso , che conosce Como , passo in un’altro ufficio   dove consegno le credenziali , in poco tempo mi viene rilasciato il TESTIMONIUM , che attesta il mio pellegrinaggio a Roma . Sono autorizzato ad accedere alla sacrestia , dove molti vescovi o cardinali sono lì in attesa ,  o di andare a celebrare o altri impegni  :  un locale significativo e  bello , dove saranno passati tuti i papi . Non mi permettono di visitare i giardini vaticani , ma entro a vedere il cimitero teutonico , dove sono sepolti i vari comandanti e i  militari delle guardie svizzere .   Rimando la visita alla basilica , devo andare alla ricerca dell’ostello , fare tutto il lungo Tevere , perdendomi nelle vie del quartiere di  Trastevere , sempre con lo zaino in spalla . Difficile la ricerca di via dei Genovesi trovo l’ostello presso il convento delle suore in questo quartiere , un alto muro , come un carcere lo divide dalla strada ; aprirà solo alle 15 , ma riesco a farmi aprire  grazie ad una ospitalera francese gia’ ospite , all’interno un magnifico giardino con grandi alberi di limoni , aranci e pergolati di buganvillee , un vero angolo di paradiso nel caos di Trastevere . Lascio in camerata lo zaino , riesco subito per pranzo , la fame si fa sentire : una buona trattoria con pappardelle con sugo alla vaccinara e trippa alla romana mi ridanno forze . Inizio il mio giro turistico per Roma , passo il Tevere sul ponte Garibaldi , con vista sull’isola Tiberina , arrivo al Vittoriale : mi telefona Marina , cara amica dal viaggio in Egitto , mi ritrovero’ più tardi con lei in via della Conciliazione . Giro a zonzo per il centro di Roma , sempre da riscoprire e sempre bella . Nel tardo pomeriggio incontro Marina , un abbraccio,  tante cose da raccontarci delle tante esperienze dei viaggi , miei e loro , soprattutto delle prossime , ci si saluta con un arrivederci a giovedì con le altre amiche per una serata comune . Torno all’ostello dove trovo Mario , l’ospitalero di Abbadia Isola : rivederlo è un piacere , la sua forza e la sua disponibilità verso i pellegrini è tanta . Prepara ancora la cena , saremo in tanti a tavola : 2 pellegrine polacche , 2 colombiane , un francese , due figli di Mario con mogli e nipotini . Prima di cena ancora il rito di benvenuto come ad Abbadia , la prima volta era stata piu’ emozionante . Clara , la ragazza di Boston conosciuta a Siena , mi scrive che sarà a Roma giovedì e spera di rincontrarmi , mi farebbe piacere . Non ho preso il pass per andare domattina in piazza san Pietro all’udienza del Papa , vedremo cosa fare , Roma è davvero grande . Cena speciale , preparata dagli ospitaleri e dai francesi : bruschette al peperoncino calabrese , maccheroni al pomodoro con verdure molto saporite , una crepes alla bretone di grano nero con uova e prosciutto , per finire crepes alla nutella . Le due donne polacche , sono partite dal Gran San Bernardo : aiutato per la truduzione nelle altre lingue dal figlio di Mario , parlo del Giappone e del mio prossimo cammino sull’isola di shikoku degli 88 templi scintoisti . Una sorpresa : Pierre il pellegrino francese , ora anche ospitalero a Roma ,  ha pure lui programmato lo stesso cammino , sempre nello stesso nostro periodo , sta studiando il giapponese , ha con se due libri per continuare a a studiarlo a Roma . Ci scambiamo le mail per restare in contatto , darci ulteriori reciproche informazioni su questo cammino e tenerci aggiornarti . Anche le due donne polacche sono interessate , vedremo . Quanto è brutto non sapere le lingue , spero che Nicolò e Liliana possano un domani fare meglio del loro nonno . Oggi giornata da turista in Roma .

 

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