londra e kent…….23.6.2016

Giardini del Kent e Londra

I desideri o sogni si avverano, eccomi a Londra per trasferirmi subito nel Kent, prima ad Sevenoaks poi presso la famiglia Servas che mi ospiterà nella loro casa a East Mailing. Devo ringraziare Ursula che mi ha spinto a fare questo viaggio in occasione del suo ultimo periodo di soggiorno presso la famiglia inglese in cui lei ha trascorso due anni di lavoro come nonna per accudire ad una bella bimba, Aemily, oltre a migliorare il suo inglese . Grazie Ursula . Avrei potuto soggiornare in un b&b, ma ho preferito un mese fa interpellare un’amica inglese Servas del Kent che mi ha concesso subito l’ospitalità dal 23 al 28 giugno, programmando così questo mio breve soggiorno, nel migliore modo possibile, pur avendo sempre le mie difficoltà delle lingue, inglese in particolare, che non riesco proprio ad imparare .

Giardini

Sono quelli del Kent, la regione a sud di Londra, universalmente nota come il giardino dell’Inghilterra. Di antica origine, rappresentano tutti la realizzazione di un sogno del rispettivo proprietario, di un tempo o attuale. Dimore ricche di opere d’arte, circondate da parchi nei quali d’estate vengono organizzatri spettacoli e concerti, per esse è valido ciò che Gide disse dell’uomo: la vitalità non è la capacità di resistere, piuttosto la capacità di ricominciare-

23 giugno giovedì

Volo da Milano con Easy yet delle 7,30, nessun problema all’imbarco avendo fatto il check-in online, mentre ora mi viene in mente di aver lasciato la macchina nel parcheggio dell’aereoporto terminal 1, destinato  alle macchine a noleggio, ora è tardi per provvedere a spostarla, speriamo e vedremo al ritorno. Tempo bello, sull’aereo avvisano che su Londra è in corso  una  perturbazione con forte piogge: nessun problema all’arrivo, seguendo le indicazioni che Ursula che mi aveva trasmesso, treno per London Bridge station, dove in stazione prendo il biglietto per Sevenoaks, qui cominciano i problemi  causati dalle forte piogge ancora in corso, che ha mandato in tilt e quasi il blocco di tutto il sistema ferroviario con molti treni cancellati o in delayed; molta persone sono in attesa con lo sguardo rivolto al tabellone degli orari, chiedo ad un operatore come posso raggiungere la mia meta, chi mi indirizza di quà e chi di là in una confusione indescrivibile, non riesco a telefonare a Ursula, che vedendo poi il mio numero sul cellulare e il mio ritardo, riesce a richiamarmi decidendo con lei come proseguire, appena sarà possibile. Alle 11,30 qualcosa si muove, lascio London Bridge, prendo il primo treno per Arpington, avvicinandomi così a Sevenoaks, li scendo e resto in attesa della coincidenza per Sevenoaks, mi intrattengo con un ragazzo dello Zimbawe, di nome Tamu, che vive e lavora in Inghilterra, ma con moglie e figli  rimasti nel suo paese, lui sente molta nostalgia, è un tipo molto religioso che parla apertamente di Dio e della religione, forse vuole convertirmi. Ora arriva il nuovo treno per la coincidenza per Sevenoaks, quando vi arrivo in stazione trovo Ursula e la bimba,contento di rivederla, passiamo dalla loro casa prima di andare a pranzo in un ristorante giapponese, in centro, dove per me prendo  un piatto di udon, lei verdure cotte e fave calde da sbucciare, che piacciono pure alla bimba. Ora devo arrivare a  East Mailing, cittadina del Kent dove abita la famiglia che raggiungerò in treno via Atford, a due fermate da Sevenoacks, da lì nuovo cambio di linea e di treno, dopo altre 5 fermate nelle varie stazioni attraverso la verde campagna inglese, eccomi arrivato: scendo in questa stazione, che ha una sola tettoia su un solo binario, neanche un ufficio o una macchinetta per fare i biglietti, la linea ferroviaria a due binari corre alta sul terrapieno, due lunghe scale per scendere alla strada sottostante, niente per disabili. Sulla strada raggiungo un pub per una birra e per cercare di orientarmi prima di prendere la strada di casa, chapel street, che sembra vicina;  pur con la cartina in mano, riesco a sbagliare andando dalla parte opposta mentre ricomincia a piovere, osservo che molte persone si stanno recando ai seggi per il referendum sull’uscita dell’Inghilterra dall’UE;  ad una fermata di un autobus chiedo aiuto ad un signore seduto in macchina in attesa di qualcuno, consulta il suo navigatore decidendo di accompagnarmi in macchina alla casa al 16 di Chapel Street dove arrivo alle 17. E’ un’antica casa inglese a mattoni, a schiera e su tre piani,  con piccoli giardini fronte strada, busso e viene ad aprirmi  Wendy Demuth, che si presenta e mi accoglie  in casa sua, indicandomi la camera al primo piano, ben arredata, dove dormirò: sono fortunato perchè parla un pò d’italiano, quel tanto da  capirsi, parliamo di Servas, del lago di Como e del mio viaggio di oggi. Dice che dobbiamo aspettare Carol che arriverà più tardi, sua compagna e convivente, fuori per impegni, intanto mi serve del the e dei pasticcini. Fuori continua a diluviare, mi parla della sua  casa, un’antica stazione di posta del 1640 situata sulla strada fra Londra e Dover, oggi stretta e molto trafficata  per il traffico moderno, senza parcheggi con le macchine parcheggiate solo su un alto che obbligano le macchine a fermarsi alternarndo il senso di marcia, anche per la guida a sinistra inglese. Alle 18,30 arriva Carol, mi dicono che sono vegetariane e non mangiano carne di animali, chiedono se per me può andare bene, mancherebbe altro, mi parlano della loro vita, dei loro figli e nipoti, e del perché hanno deciso di vivere assieme, rispetto la loro scelta abbastanza coraggiosa per noi italiani, anche per l’età che hanno. Ho portato loro in dono un libro sui giardini e sulle ville del  lago di Como e un dolce caratteristico, da loro molto gradito. Mi accompagnano a vedere la loro casa, dal terzo piano vedo il loro giardino sul retro della casa, locali abbastanza bassi con travi a soffitto in legno a vista, poi cena con una bella ricca insalata, avocado a fette, dolce con crema di lamponi, il tutto innaffiato con del buon vino rosso. Faccio un mio programma per domani, Wendy mi accompagnerà in macchina Sevenoaks, ora stanco della lunga giornata trascorsa, auguro loro una buona notte e mi ritiro in camera, un buon letto mi accoglie, la strada non disturba affatto, spero solo che il tempo domani sia migliore.

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