Ritrovo in aereoporto, a Milano Malpensa, con Carlo, la nostra guida, e gli altri componenti del gruppo: i coniugi Marina e Giovanni Oggioni, Elena, Ilario, altri amici arriveranno direttamente a Khatmandu da Roma. Risolto il problema dei bagagli, avendo Carlo un collo in più non previsto, si parte alle 22.15, volo della yet airways, servizio a bordo di qualità inferiore rispetto all’altro per il Nepal, arrivo a Nuova Delhi alle 5.30, lungo trasferimento a piedi all’interno dell’aereoporto per raggiungere il gate 11 per l’imbarco per Khatmandu.
dolpo 2012………….1b
Prima di ogni partenza per qualsiasi viaggio, prima di fare qualsiasi cosa di nuovo diverso della solita routine quotidiana, cerco sempre di leggere questa poesia che mi da forza.
da PABLO NERUDA
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e chi non cambia il colore dei vestiti, chi non parla e chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo gurù, muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero sul bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno vibrare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire dai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un porogetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordanosi sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di rfespirare.
dolpo 2012 ………1a
Un altro sogno si sta avverando, prima di viaggiare si deve sognare, uno è vecchio quando non sogna. I viaggi non si possono collezionare o conservare, leggere è viaggiare e viaggiare è leggere, il viaggio non per trovare, ma per ritrovare. Come è nata l’idea del Dolpo? Dopo la lettura di vari libri fra cui “THE SNOW LEOPARD” di Peter Matthiesen e “IL PAESE DELLE DONNE DAI MOLTI MARITI” di Giuseppe Tucci, a seguito di alcune serate passate sul terrazzo di un bar all’ultimo piano di un palazzo a Khatmandu con gli amici del gruppo al ritorno dal Mustang, nel precedente viaggio in Nepal, davanti ad una bella birra fresca e avendo sullo sfondo i monti circostanti della valle di Khatmandu, siamo finiti a parlare delle pecore blu che esistono e si trovano solo alle alte quote sulle montagne del Dolpo. Notizia confermata dalle guide che erano con noi in quel momento, folgorazione e voglia di ritornarci, tanta voglia di approfondire ogni notizia sul Dolpo, sul leopardo delle nevi e sulla religione prebuddista bonpo, regione del Nepal sconosciuta alla maggior parte delle persone e ai tanti amici.
dolpo 2012
REGIONE DEL DOLPO…..UPPER DOLPA
La regione del Dolpo è situata tra l’altopiano del Tibet e la catena del Daaulaghiri, la sesta vetta del pianeta. Questa regione, formata da 4 valli principali, fino al 1994 è stata chiusa agli stranieri per essere stata scenario di violenti scontri tra i cinesi e la resistenza Kampa. Oggi, un’atmosfera quasi surreale ondeggia tra questi villaggi secolari dove la storia ha logorato la popolazione stessa, e dove i passi a più di 5000 metri trasformano questo viaggio puramente culturale in un trekking di difficoltà medio-alta. Andare nel Dolpo non vuol dire solamente fare un salto in Nepal, il signifcato è molto, molto più profondo. E i luoghi magici che attraverseremo, come il lago di Phoksundo, faranno di questo viaggio una delle esperienze più importanti della nostra vita.
Viaggio organizzato da Viaggia con Carlo di Finale Ligure.
Partenza da Milano Malpensa il 27 aprile 2012 alle 21.25 con Jet Airways India, via Delhi, arrivo a Kathmandu il 28 aprile alle 14.15.
Ritorno da Kathmandu il 19 maggio alle 9.30, via Delhi, arrivo a Milano alle 18.00
programma
1 giorno Arrivo a Kathmandu e trasferimento in hotel, nel pomeriggio prima visita della capitale nepalese.
2 giorno Questa giornata sarà dedicata alla visita dei monasteri e ai luoghi più importanti della città: Monkey temple, Durban square, al centro di Kathmandu, importante per la sua storia e la sua architettura.
3 giorno Volo per Nepalgunj, un piccolo paese vicino al confine indiano nella regione del Terainepalese .
4 giorno Volo interno per Juphal (2354 mt), si tratta di un breve volo dove godremo di una splendida vista sulle valli nepalesi, al nostro arrivo ci incammineremo lungo il fiume Bheri per arrivare a Dunai.
5 giorno Trekkking verso Tarakot.
6 giornio Tarakot-Knanigoan, bellissima camminata in mezzo alla natura delle montagne nepalesi attraversando i classici ponti sopsesi.
7 giorno Kanigoan-Chukore.
8 giorno Trekking Kamok-Kharka.
9 giornio Trekking Kamok-Kharka-Dho (4100 metri)
10 giorno Giornata dedidcata all’acclimatamento e alla visita dei monasteri nei dintorni.
11 giorno Trekking per Numa la Pass, sentIero frequentato anche dai pastori di yak, scenderemo per la stretta gola di Chhadka per poi risalire per Baga la Camp, dove ci femeremo per la notte.
13 giorno Ci incammineremo verso il Baga la Pass (5090 metri) dove potremmo ammirare il Kanjiroba (6065 metri), infine si scenderà nella valle del Sanu Bheri (3800 metri ).
14 giorno Trekking a Phoksundo Lake (3627 metri)
15 giorno Da Phoksundo Lake ci incammineremo per andare a Lasa Medow, dove lungo il nostro tragitto ci immergeremo nella parte verde dell’Himalaya, splendide foreste di pino, abete rosso e betulle comuni nella regione del Dolpo.
16 giorno Saliremo fino alla cima del Kagmara Pass (5106 metri), per poi scendere lungo il ghiacciaio del Kagmara per arrivare al Kagmara Phedi .
17 giorno Trekking da Kagmara Phedi (4000 metri) a Mauriya Phedi (3100 metri).
18 giorno Trekking da Mauriya Phedi a Chotra.
19 giorno Trekking da Chotra a Jumla.
20 giorno Da Jumla volo interno che ci porterà a Nepalgunj e successivo volo per Khatmandu.
21 giorno Khatmandu: giornata libera dedicata allo shopping e alla visita della città.
22 giorno Rientro in Italia.
egitto – deserto bianco
Viaggio organizzato da Mistral tour internazionale
Partenza da Torino alle 8,30 del 26.12.2011, via Roma, con arrivo al Cairo alle 16,15
Ritorno il 2-1-2012 con partenza dal Cairo alle 21.10 , via Roma, arrivo a Torino alle 22,30
Itinerario del viaggio
26 dicembre : ITALIA / CAIRO / ALESSANDRIA
Partenza dall’Italia per il Cairo con voli di linea Alitalia via Roma. Arrivo e trasferimento via terra ad Alessandria, pernottamento.
27 dicembre : ALESSANDRIA
Visita di Alessandria, seconda metropoli del paese e grande centro culturale dell’antichità fondata da Alessandro il Grande nel 322 a.C. Si parte dalla nuova biblioteca, dal museo Nazionale e dalle catacombe di Kom El Shuqafa, dalla moschea di Abu El Abbas, della cosidetta “colonna di Pompeo” in realtà edificata inb onore dell’imperatore Diocleziano. pernottamento in hotel.
28 dicembre : ALESSANDRIA / SIWA
Partenza in direzione ovest costeggiando le riven del Mediterraneo. Arrivo e visita del sacrario di El Alamein, il luogo della grande battaglia della 2′ Guerra Mondiale tra l’esercito inglese e quello italo-tedesco. Proseguimento per l’oasi di Siwa, famosa nell’antichità per la presenza dell’oracolo del dio Ammone: contro la streaordinaria influenza dei suoi sacerdoti mosse l’esercito persiano di Cambise, misteriosamente scomparso tra le sabbie del deserto prima di arrivare all’oasi; qui infine Alessandro il Grande venne riconosciuto dall’oracolo come un dio. Si arriva in serata e pernottamento in hotel. (sheraton montazar)
29 dicembre : SIWA
In mattinata visita della città vecchia, chiamata Shali; poco distante sorgono le rovine del tempio di Ammone, sede del leggendario oracolo. Nel pomeriggio breve sosta alle leggendarie sorgenti ndel Siwa, visita del Gebel Al Mawta, la montagna dei morti, dove si trova una necropoli di età romana. La giornata si conclude con un’escursione in fuoristrada tra le grandi dune di sabbia. Pernottamento in hotel. (shiwa shali resort)
30 dicembre : SIWA / FARAFRA
Partenza in fuoristrada alla volta dell’oasi di Farafra, dove si giunge nel pomeriggio, un primo giro orientativo della zona , sistemazione nel campo tendato. (shahrazad campo white desert)
31 dicembre : FARAFRA
Partenza per gli spettacolari scenari del Deserto Bianco, una vasta depressione in parte rocciosa che l’erosione del vento ha modellato creando pinnacoli rocciosi dalle forme più curiose, ambienti surreali dove il bianco del gesso sembra ricoprire ogni cosa. Nel pomeriggio prosegue la visita intorno alla zona del Deserto Bianco: glin scenari desertici mutano in continuazione, le bizzarre e bianchissime formazioni calcaree si alternano a wadi spettacolari e piccole oasi di palme. Rientro al campo tendato per la notte dell’ultimo dell’anno.
1 gennaio 2012 : FARAFRA / BAHARIA
In mattinata partenza per l’oasi di Baharia, famosa in tutto il mondo per gli stupefacenti riutrovamenti di migliaia di mummie perfettamente conservate. Nel pomeriggio visita dell’oasi, con sosta per la visita di alcune tra lre numerose mummie dorate ritrovate nella necropoli, la città vecchia detta QASR, alcune tombe egizie della XXVI dinastia, le rovine del tempio di Bes, pernottamento in hotel. (sands baharia hotel)
2 gennaio : BAHARIA / CAIRO / ITALIA
Esursione ad El Giza e visita dei monumenti più spettacolari e famosi del paese quali le Piramidi , la Piramide di Cheope la prima che appare alla vista è la più antica e la più grande delle tre; la Piramide di Chefren, la più piccola di quella del padre Cheope, ma data la posizione più elevata appare la più alta; la piramide di Micerino, la più piccola del gruppo. La Sfinge, la favolosa creatura con il corpo di leone e il volto umano, è il più antico esempio di scultura monumentale dell’antico Egitto. Per ultimo si visita la Barca Solare. Trasferiemento in aereoporto e volo per l’Italia.