mustang

Il Mustang , l’ultimo regno proibito

Il Mustang è senz’altro uno dei trekking più suggestivi ed interessanti non del Nepal, bensì di tutto l’Himalaya. Essendo parte dell’altopiano del Tibet dentro i confini nepaklesi, il Mustang dopo il dominio cinese, è forse l’ultimo luogo dove davvero si può respirare il Tibet vero e tutta la sua cultura. Visto i prezzi non proprio economici di questo trek ( c’è una tassa di 50/70 dollari giornalieri a persona per la preservazione del territorio) il Mustang gode ancora di un’atmosfera surreale e locale proprio per la mancanza della massa turistica. Le sistemazioni sono basiche e vengono alternate a nottate in tenda sotto le stelle.

Partenza da Milano Malpensa il 1 aprile 2011 , alle ore 21.25, via Delhi, con Jet Airways India, arrivo a Kathmandu il 2.4.2011 alle ore 1.55

Ritorno da Kathmandu il 20.4 alle 9.30, via Delhi, con arrivo a Milano alle 12.55 del 20.4.2011

Programma

1 giorno – Arrivo a Kathmandu e transfer in Guest House

2 giorno – Partenza per Pokara e arrivo nel pomeriggio . Pernottamento in Hotel/guest House

3 giorno – Volo in mattinata di circa 20 minuti per Jhomson e trek a Kagbeni

4 giorno – Trek da Kagbeni – Tsaile Tangbe village, Chuksang village, allestimento campo tende , cena e pernottamento.

5 giorno – trek da Tsaile a Ghiling Vhena

6 giorno – Trek da Ghiling a Tsarang Ghami village . Panorami mozzafiato. Siamo nel Mustang, altopiano del Tibet.

7 giorno – Trek da Tsarang a Lomanthang , il villaggio più vecchio della valle nonchè la capitale del Regno del Mustang. Il Palazzo del Mustang Raja e Rani ed i 3 monasteri. Meraviglia !!!!!!!!!!!

8 giorno – giorno libero nella valle del Lomanthang per visitare tutto il suo splendore, panoramico e culturale.

9 giorno – Visita a Namgyal, Thinkar and Choser – Nenyol village, mhane, Garphu Gompa, Nyiphuk Cave Moastery e le grotte.

10 giorno – Trek da Lomanthang a Dhakmar via Lo Gyakar Monastero di 1200 anni conosciuto per i suoi dipinti sulla roccia e paesaggi rosso fuoco in questa area incredibile ed arida in quota.

11 giorno – Trek da Dhakmar a Samar Chungsi , grotte , monasteri e splendidi erosioni nella roccia rossa

12 giorno -Trek da Samar a Kagbeni ….vedute mozzafiato.

13 giorno – giornata aggiuntiva per ogni evenienza o acclimatamento

14 giorno -Kagbeni a Jomsom , Marpha Ghasha, Totopani in jepp 4×4 , pernottamento in tende

15 giorno – Totopani to Pokhara by jeep o van , overnight at nepal guest house

16 giorno – Mattinata libera a Pokara, dopo pranzo partenza per Kathmandu

17 giorno – Free day a Kathmandu per shopping ( volo sull’Everest facoltativo)

18 giorno – Rientro in Italia in serata

NAMASTE

La parola namaste letteralmente significa “mi inchino  a te” e deriva dal sancrito : namas (inchinarsi, salutare con riverenza) e te (a te ).  A questa parola è però implicitamente associata una valenza spirituale per cui essa  può forse essere tradotta in modo più completo come saluto ( mi inchino a) le qualità divine che sono in te. Unite al gesto di unire le mani e chinare il capo, potrebbe essere resa con : le qualità divine che sono in me si inchinano alle qualità divine che sono in te, o anche , meno sinteticamente, unisco il mio corpo e la mente, conc entrandomi sul mio potenziale divino, e mi inchino allo stesso potenziale che è in te. In sostanza , dunque, il significato ultimo del saluto è quello di riconoscere la sacralità di ognuno di noi. Oltre a essere un saluto buddhista, è anche indù, mi inchino alla luce di Dio che c’è in te.

libano

Viaggio in Libano organizzato da N B T S di Torino, di interesse storico , culturale e archeologico

Partenza il 26 dicembre 2010 alle 12.20 da Milano Malpensa ed arrivo a Beirut alle 16.50 con Middle East Airlines

Ritorno da Beirut il 2 gennaio alle ore 8.20 e arrivo a Milano alle 11.20

Programma

26 dicembre domenica………………Italia – volo – Beirut

Arrivo , trasferimento in albergo e breve visita della città.

27 dicembre lunedì …………..Beirut – Baalbek – Ksara – Anjar – Beirut

Dopo colazione, partenza verso Baalbek, passaggio attraverso la fertile valle della Beqaa con visita del sito romano più imponente del Libano. Originariamente dedicato al Dio Baal (adorato dai Fenici), da cui prese il nome, in seguito fu chiamata Heliopolis (città del sole) dai Greci; più tardi i romani ne fecero un culto del dio Giove. Visiteremo l’acropoli, una delle più grandi del mondo. Il complesso è lungo circa 300 m e ha due templi con portici, due cortili e un recinto sacro costruito durante il periodo della dominazione araba. Il tempio di Giove , completato intorno al 60 d.C. , è situato su un alto basamento in cima ad una scalinata monumentale; rimangono solo sei delle colossale colonne (22 m) , che danno comuinque un’idea della dimensione grandiosa dell’edificio originale. Visita al tempio di Bacco, costruito intorno al 150 d.C. , è abbastanza ben conservato. All’esterno dell’area pincipale appare il minuscolo e delizioso Tempio di Venere, un meraviglioso edificio circolare con colonne scanalate. Proseguimento per Ksara , località rinomata per la produzione di vino pregiato, visita al villaggio di Anjar e rientro a Beirut , per cena e pernottamento.

28 dicembre  martedì………….Beirut city torur – Deir Al Qamar –                   Beiteddine  ( km 80 )

Mattinata dedicata alla visita della capitale del Libano . La città è caratterizzata da costruzioni moderne ( ricostruita dopo 20 anni di guerra), Beirut è situata sulle coste del Mediterraneo e si espande dalla pianura alle colline circostanti. Visita del Museo Nazionale e continuazione lungo la Corniche per arrivare ai famosi “Scogli del  piccione” , arcate di roccia che si affacciano sul mare. Partenza verso le montagne dello Chouf , parte meridionale della catena dei monti del Libano e feudo della comunità drusa. Visita al villaggio di Deir al-Qamar ( la città dell’Emiro ) caratterizzato dalle case bianche con i tetti di tegole rosse, che dal 16′ al 18′ secolo fu residenza delGovernatore del Libano . Continuazione del tour per la visita di Beiteddine, sede dell’Emiro Bechir II , una delle più importanti opere del’architettura moresca del Libano, sontuosamente arredato con marmi colorati, soffitti decorati e bagni turchi. Rientro a Beirut per cena e penottamento.

29 dicembre mercoledì……Beirut –  Sidone – Tyro

Dopo colazione , partenza per raggiungere Tyro ( 83 km ) , sito dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Lungo la strada , visita di Sidone e del suo tempio fenicio di Echmoun. L’antica Tyro, situata sulla costa meridionale del Libano, fu fondata dai Fenici nel III millennio a.C. . Ai tempi dei Fenici era famosa per le tinte color rosso porpora e la lavorazione del vetro; oggi è conosciuta e apprezzata per le rovine romane. Sistemazione in hotel e pernottamento.

30 dicembre giovedì………….Tyro – Grotte di Jeita – Harissa – Byblos – Adma

Dopo colazione visita alle grotte di Jeita, una meraviglia della natura….le grotte si estendono all’interno delle montagne per più di 6 km, una magnifica serie di gallerie contenenti stalattiti e stalagmiti. Proseguimento verso Harissa e visita del Santuario di Notre Dame du Liban, costruito nel 1904. Proseguimento per Byblos, località situata sulla costa a nord di Beirut, considerata la citrtà più antica del mondo ad essere abitata ininterrotamente . La sua nascita risale infatti a 7000 anni fa, durante il periodo del neolitico. Nel terzo millennio a.C. divenne il più importante porto commerciale della zona , da dove partivano carichi di legno di cedro e di olio destinati allìEgitto. E’ stato il principale centro fenicio fino al X secolo a.C. : qui si sviluppoò l’alfabeto lineare, precursore dei moderni alfabeti. Invasa dai Persiani, da Alessandro Magno, dai Romani, dai Bizantini e dagli Arabi, Byblos cadde nell’oblio dopo essere stata presa e poi abbandonata dai crociati. Visita ai siti archeologici, ai vecchi quartieri e al porto. Saistemazione in hotel , cena e pernottamento.

31 dicembre venerdì………Adma – Tripoli – Foresta dei Cedri – Wadi Kadisha

Intera mattinata dedicata alla visita a Tripoli. La città , grazie alla sua posizione strategica, fu un importante snodo commerciale e culturale durante il periodo Persiano, Romano e Bizantino, sino ai giorni nostri. Proseguimento per la Valle dei Cedri, visita alla “Foresta dei Cedri di Dio” una delle poche foreste sopravvisute agli incendi dovuti ai lanci di missili e scontro a fuoco avvenuti durante gli ultimi decenni. Il Cedro del Libano viene menzionato in antichi manioscritti di botanica come l’albero più antico del mondo ed è il simbolo presente sulla bandiera dello Stato. Proseguimento per Wadi Kadisha, una delle più profonde e belle valli del Libano incastonata fra alte pareti di roccia. Rientro ad Adma , cena e pernottamento.

1 gennaio 2011 sabato…….Adma – Msaylha – Batroun – Beirut

Dopo colazione , visita del castello Msaylha, del Monastero di Saydet el Nourieh e di Batroun, cittadina che ospita decine di Chiese Cristiane- Cattoliche e Cristiane-Ortodosse. Rientro a Beirut , cena e pernottamento.

2 gennaio domenica ……………Beirut – rientro in Italia

Trasferimento in aeroporto e rientro in Italia.

 

turchia

Viaggio organizzato da “La compagnia del relax” di Enrico Radrizzani

Partenza da Milano Malpensa il 16 luglio 20010 , alle 17.55 , arrivo ad Isatanbul alle 21.40 , soggiorno in città ,  il 19 luglio volo per Erzurum via Ankara, viaggio in Anatolia e in Cappadocia .

Ritorno da Istanbul con il volo per Orio al Serio (BG) del 5 agosto delle 11.30.

Programma e appunti

16 luglio 2010 …….Istanbul

Volo da Milano Malpensa, in ritardo, per Istanbul, caos infernale in aeroporto dove mi ritrovo con i primi miei due compagni di viaggio, Marco e Samuela, trasferimento per la notte in hotel -Asur Hotel- a 5 minuti da Santa Sofia. In albergo trovo e conosco Enrico per stendere il programma di domani.

17 luglio…………….Istanbul

Oggi visita alla Moschea Blu, a Santa Sofia e alla Cisterna. Passeggiata  sul molo del mare Marmara e nel quartiere vecchio, visita alla piccola chiesa di Santa Sofia, poi al quartiere universitario per passare al grande Bazar delle spezie.  Con Enrico si prende un the alla mela un bicchiere di acqua di rose.  Cena in compagnia al ristorante Beyolu, poi in serata in centro, a piedi alla torre di Galata attraversando il ponte e ritorno in tram.

18 luglio……………Istanbul

Intera mattinata al Toptaki e all’harem, poi riposo , nel pomeriggio con tram e taxi a San Salvatore in Chora, ritorno a piedi lungo le sponde del Corno d’Oro camminando nelle strade dell’antico quartiere turco, cena con Enrico e gli altri in un tipico ristorante turco dietro Santa Sofia.

19 luglio…………….Istanbul

Su indicazione di Enrico, alle 7 del mattino in tram ad oltre un’ora dall’albergo, da solo, vado in un antico bagno turco, per bagno e massaggio, che mi viene fatto da un uomo anziano, soprannominato uomo tigre, per come esercita il suo lavoro, ottimo risultato finale in un ambiente davvero unico. Ritorno per una nuova visita alla Cisterna e al museo, pranzo vicino all’ufficio di Enrico, nel primo pomeriggio con tram, traghetto e bus all’aeroporto per prendere il volo per Ankara . Trasferimento un pò caotico, fino all’imbarco, in volo seduto vicino ad una signora con una bimba di 1 mese in braccio, che ogni tanto, spesso, me la passa da tenere. All’aeroporto di Ankara, attesa per il nuovo volo per Erzurum dove arrivo all’una di notte , in aeroporto mi aspetta una persona che mi accompagna all’albergo “polat hotel”. Erzurum è la città, forse la più fredda della Turchia, 6 mesi di freddo all’anno, dove nel gennaio del 2011 si svolgeranno i giochi olimpici invernali universitari.

20 luglio…………..Erzurum ( 200 km circa )

Visita di Erzurum e delle chiese georgiane di Oskvank e Ishan.               Appena sveglio due passi fuori dell’albergo, prima di ritrovarmi con tutti gli amici componenti il nuovo gruppo, giunti anche loro ieri. Con due pulmini su per i monti per raggiungere prima la chiesa armena di Oskvank, altri 8 km di salita per Ishan, pranzo al lago Tocul con trota, si ritorna ad Erzurum per la visita alla città: ai Minareti gemelli, alla Moschea e al Bazar delle pietre.

21 luglio……………..Kars e Ani ( 200 km circa )

Alle 8n partenza conl’autobus per Ani, alle 12,30 visita al sito archeologico, alle sue antiche chiese e monumenti di questa capitale vicino al confine con l’Armenia, senza riuscire ad andare al castello e alla chiesa delle Vergini. Si ritorna a Kars per la visita alla moschea con pioggia e forti temporali , oche che sguazzano nelle pozzanghere in questa piccola città incasinata , nel contempo ci raggiungono notizie di grosse alluvioni in corso poco prima del villaggio di Ani da dove eravamo partiti. Notte in albergo a Kars.

22 luglio………………..Dogubayazit ( 200 km circa )

Mattinata per la visita a Kars, poi trasferimento a Dogubayazit, per la visita del palazzo di Isakpasha . Dopo il pranzo e la visita ad un classico negozio di tappeti turchi, si sale al monte per osservare quella che potrebbe essere stata l’arca di Noè . Notte in albergo.

23 luglio………………..Van ( 200 km circa )

Lasciato l’Ararat coperto dalle nubi e dalle basse nebbie, si parte per Van con fermata alle cascate , dove ci accompagna nel percorso un un bel cane dal grosso pelo bianco. Si arriva a Van per visitare prima un museo, poi sempre in autobus per un villaggio curdo situato sopra i monti di Van con una caratteristica chiesa. Si ritorna in albergo, alle 18 visita alla cittadella , e a piedi si sale al castello, Yedi Kilise, per il tramonto sul lago. La maledizione del sultano comincia a colpire diversi di noi.

24 luglio…………Tatvan ( 160 km circa )

Partenza alle 8.30 per visitare prima la tomba di Gevas e le numerose lapidi , in battello all’isola di Akhtamar per una chiesa molto ben conservata. I famosi gatti bianchi del lago di Van , la cui caratteristica è di avere gli occhi con colore fra loro diversi riusciamo a vederli solo in cartolina. Nel primo pomeriggio si arriva a Tatvan per un pranzo in un carrefour, poi con piccoli pulmini si sale al vulcano Nemrut, una caldera fantastica contenente tre laghi dai tre colori diversi : acque verdi, nere e bianche, con ricerca sulle sponde dei sassi di ossidiana.

25 luglio……………..Diyarbakir ( 240 km circa )

Prima di colazione, due passi sulle sponde del lago, poi si ruprende il viaggio con fermata al ponte di Matalata, prima di giungere a Silvan per la visita alla moschea. Nel pomeriggio si arriva a Diyarbakir in albergo, un bellissimo antico e ben conservato caravanserraglio con un giardino nel cortile interno meraviglioso . Nel pomeriggio visita alla città e ai suoi mercati, alla moschea e alla chiesa aramaica in un quartiere molto pericoloso , siamo sempre accompagnati da due poliziotti di scorta , armati.

26 luglio…………….Diyarbakir

Visita della cittadella e delle sue mura, poi alla città antica e alla chiesa armena e agli scavi archeologici . Pranzo in albergo, breve riposo e di nuovo in giro a piedi per la città e per negozi, salendo sulle mura esterne, sempre accompagnati dai poliziotti armati.

27 luglio………………Mardin ( 100 km circa )

Nonostante le raccomandazioni di non uscire da solo dall’albergo perchè pericoloso, disattengo gli ordini , esco e in una via laterale vicino all’albergo, diretto ad una chiesa, vengo rapinato del portafoglio, posto nella tasca posteriore dei pantaloni, scaraventato a terra, contusioni e abrasioni varie, mi rialzo inseguo i due ragazzi che ormai si sono persi nei vicoli senza raggiungerli, rientro in albergo, medicato e chiamata la polizia per il verbale : il portafoglio conteneva solo 250 lire turche, la mia carta d’identità, la chiave della valigia e il visto d’ingresso in Turchia, poco ma sempre una brutta esperienza. Si parte per Hicansicf e al monastero di Mon Gabriel prima di arrivare a Mardin per la visita della città vecchia e del monastero di Deyrul Safaran . In questi territori sono coltivati, in grande scala,  piante di arachidi .

28 luglio………………..Sanliurfa ( oltre 400 km circa )

La giornata inizia al monastero aramaico di Zafron e ai resti archoelogici della città romana , il caldo oggi si fa sentire , siamo oltre i 50 gradi durante il trasferimento in bus, si arriva a Sanliurfa , visita alla città e breve passeggiata alla vasca delle carpe, in un bel parco con dei bellissimi roseti e alla grotta di Abramo . Cena in un ristorante tipico con musiche e danze popolari.

29 luglio…………………Kahta ( 150 km circa )

Visita al bazar di Urfa , di nuovo alla vasca delle carpe poi si riprende per andare al Nemrut, attraversando e visitando i siti del versante sud-est : Arsameia, il ponte di Caracalla, il tumulo di Karakus prima di giungere in albergo, sempre con molto caldo,  dove fuori troviamo parcheggiati diversi camper.  Cena e alle 20 a piedi si sale in cima al Nemrut , per vedere il tramonto, con la luce della sera, questi magnifici monumenti ; molti sono gia arrivati in cima e diversi vi passeranno la notte per vedere sorgere l’alba, fra cui una famiglia slovena con due bimbi piccoli.

30 luglio………………….dal Nemrut a Malatya

Alle 4 sveglia per essere di uovo in cima al Nemrut per l’alba, bellissimo il paesaggio con le prime luci del sorgere del sole. Si parte in autobus per Malatya per visitare l’antichissima città ittita di Arslan Tepe, le sue rovine e il suo museo, breve visita alla città moderna e ai suoi mercati , famosa anche per le sue albicocche , saluto tutti gli amici di questa parte del viaggio che rientreranno stasera a Roma in aereo , spero di rivederli un domani in Italia. Come da programma concordato con Enrico , alle 16,30 proseguo per la Cappadocia in autobus, solo a bordo con l’autista turco alla guida. Tutto bene fino a Darente, quando brucia il motore del bus, costretti a fermarci in questa cittadina alla ricerca di uina soluzione e di un carro attrezzi, quando arriva è troppo piccolo e non riesce a salirvi, pur con tante manovre fatte a bordo strada, con una folla di persone attorno a guardare.  Alla fine si aggancia il bus al carro attrezzi e si prosegue con un viaggio allucinante per oltre 100 km fino Kamsey- Pors. Avvisato Enrico a Istanbul , che provvede ad inviare una macchina che ci raggiungerà a metà del percorso, per trsportarmi a Goreme in Cappadocia,che raggiungo alle 7 del mattino , recuperando pure la mia valigfia e il mio zaino dal bus che proseguirà oltre a rimorchio.

31 luglio…………….Goreme in Cappadocia

Belle le mongolfiere che all’alba volano in cielo, giorno di riposo dopo la notte appena trascorsa, camminata nel parco vicinio all’albergo e a Mustafa Pasa, bagno turco e cena da solo all’albergo , l’Orient, per poi ritrovarsi con le altre compagne di quest’ultima parte del viaggio.

1 agosto…………….Cappadocia

Visita alla città sotterranea di Peristena , al museo all’aperto e alle chiese rupestri.

2 agosto ……………….Cappadocia

All’alba volo in mongolfiera sopra tutti i cammini delle fate , vista stupenda e nuova esperienza.

3 agosto ……………..Cappadocia

Con guida alla valle verde delle farfalle , stupende e visita all’interno di una delle case di questo particoklare ed unico paese.

4 agosto……..

Trasferimento in aeroporto e volo per Istanbul, con notte in albergo.

5 agosto…………

Transfer all’aeroporto Ataturk e volo per Orio al Serio e ritorno in italia.

 

 

 

 

 

 

pannonia -ungheria

Paprika e Barocco

da un’idea della rivista Itinerari e Luoghi

8 – 9 – 10  agosto 2009

In Trentino, dalla vacanza al passo del Lavazè per una salita al corno Bianco e  Corno Nero.

11 agosto ……………..Graz  (Austria)

Seconda visita a questa bella città , a cui mi sento legato dopo la prima del 1973 con Maristella , Austria ,  primo nostro grande viaggio in tenda . Notte in albergo.

12 agosto ……………..Pannonia ( Ungheria )

Dal confine austriaco , la visita comincia dall’abbazia di Jak per proseguire per Szombathely e raggiungere la meravigliosa cittadina di Koszeg. A solo 6 km dal confine ausrtriacosi raggiunge l’affascinante Sopron e al suo lago Ferto , notte in albergo .

13 agosto……………Pannonia

Si raggiunge Gyor , una delle città d’arte ungheresi più ricche di monumenti, poi al monastero di Pannonhalma, abbazia benedettina, infine per la notte albergo a Veszprem.

Breve viaggio in questa regione del Transdanubio , prima di rientrare in italia costeggiando il lago Balaton

 

 

 

 

armenia

Viaggio organizzato dal Touring Club Italiano e Boscolo Tours .

Partenza da Milano Malpensa alle 19.20 del 22.8.2008 , via Monaco , con arrivo ad Yerevan il mattino dopo alle 4 .

Ritorno il 30.8 con partenza da Yerevan alle 4.45 , via Monaco , arrivo a Milano Malpensa alle 8.00

Programma

23-8-2008……..    Yerevan

Si arriva all’alba a Yerevan (ore 5 locali, che corrispondono alle 2 ore italiana). Dopo qualche ora di riposo in hotel, alle 10 inizio della visita in città che si trova a 1800 mt di altitudine in una valle circondfata da colline. Ha circa un miliione di abitanti, poco mneno della metà della pèopolazione complessiva del Paese. Yerevan è vivace, e i colori dominanti sono il rosa albicocca degli edifici in tufo e il verde dei parchi e dei giardini. La visita inizia con una panioramica del centro, con Piazza della Repubblica, Piazza dell’Opera, quartiere studentesco; poi la gigantesca statua di Mayr Hayastan (Madre Armenia), l’area archeologica di Erebuni, il Museo Matenadaran che raccoglie gli antichi manoscritti miniati, ed infine Tsitsemakabert, commovente Museo del Genocidio Armeno.

24-8-2008……………Echmiadzin  (km 150)

Oggi si visitano i luoghi più antichi dell’Armenia. La prima visita è Zvartnots (Cattedrale degli Angeli), dove si ergono le rovine di quella che veniva considerata una delle più belle chiese del mondo: eretta nel VII secolo, fu distrutta da un terremoto tre secoli dopo. Poi si visita la chiesa di Santa Hripsimè, costruita nel 618: con quattro absidi che creano la forma a croce all’interno, è una delle chiese più belle in Armenia, affascinante nella sua semplicità solenne e nella soluzione armonica delle composizioni architettoniche. Si arriva poi a Echmiadzin, sede del Papa armeno, luogo di importanza suprema  e grande spiritualità per i cristiani armeni. Visita alla Mayr Tachar (Cattedrale Madre), costruita negli anni 301-303 e considerata come la prima chiesa cristiana in Armenia e una delle primne chiese cristiane nel mondo. Visita alla chiesa di San Gasane, martire del IV secolo. Sosta alla zona archeologica di Metsamor: nel 3000 a.C. la località era un importante centro metallurgico. Gli scavi stanno riportando alla luce reperti di grande interesse. Rientro a Yerevan per la notte.

25-8-2008…..Sevan-Ayrivank-Noraduz (km.250)

Si parte per il lago Sevan, posto a 2000 metri slm, detto anche “lo smeralfdo dell’Armenia” perchè il colore dell’acqua varia a secondo della luce. Visita ai monasteri di Ayrivank e di Goshavank, entrambi del XII secolo e con magnifiche khatchar. Pomeriggio visita a Noraduz, sulla sponda occidentale del lago: la cittadinaconserva monumeni di epoche diverse ma l’interesse maggiore è costituito dal cimitero, ora museo, con circa 1000 khatchar di grande bellezza. Le croci venivano poste per onorare i defunti oppure per ricordare avvenimenti importanti. Per le cattive condizioni della strada nonb si visita il monastero di Hagartsin. Si rientra a Yerevan per la notte.

26-8-2008………..Ashtarak-Ambered-Tegher-Mughni-Kasagh (km150)

Prima tappa a Ashratak, affacciata sulla gola del fiume Kasagh, interessante per il ponte di pietra del XVI secolo e per la chiesa di Sant’Astvatsatsin. Poi si sale la montagna fino ad Amberet, posta a 2300 m. con splendido paniorama sui monti Ararat e Aragats; qui ci sono i resti dell’imponente fortezza che nesasuno riuscì ad espugnare e il monastero di Tegher con la chiesa del XIII secolo. Nel pomeriggion si prosegue per il villaggio di Mughni dove c’è l’omonimo monastero per passare poi al monastero di Saghmosavank (il monastero dei Salmi,XIII secolo) e il monastero di Hovhannavank, del VII secolo, situato proprio sull’orlo della gola del fiume: al suo interno, bellissime khatchar a ricamo (croci di pietra, emblematiche espressioni della religione e della cultura in Armenia). Rientro per la notte ad Yerevan.

27-8-2008………Alaverdi (km.400)

Oggi siamo nell’Armenia settentrionale, quella parte che confina con la Georgia e che viene chiamata la Svizzera armena in quanto ricoperta di foreste. Si visitano i monasteri di Haghpat e Sanahin dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Haghpat è una vera e propria perla appollaiata sulla gola del fiume: le parole non bastano per descrivere l’atmosfera e lo splendore architettonico. L’insieme si compone di più chiese, gavit (atrio), cappelle, diversi monumenti di architettura laica, semi-laica e memoriale. Il monastero di Sanahin è un affascinante complesso din edifici ricoperti di muschio, pieno di tombe antiche, cappelle annerite e gallerie medievali per lo studio dove gli allievi stavano seduti su panchine disposte su entrambi i lati. E naturalmente khatchkar dappertutto. Snahin significa “più vecchio di quello” in riferimento a Haghpat, costruito successivamente. Altra sosta ad Odzun per visitare la basilica e l’antichissimo monumento che si trova a fianco (un memoriale, ma la gente del posto crede che abbia il potere di favorire la fertilità). rientro a Yerevan.

28-8-2008……..Khor-Noravank (km.240)

Intera giornata di escursione nel sud dell’Armenia, il paesaggio è dominato dalla vista dell’Ararat (5165m), la montagna più alta del paese: anche se oggi è tutta in territorio turco, gli armeni la considerano il loro simbolo e ne sono legati in modo struggente. Quasi al confine con la Turchia, si visita il monastero di Khor Virap (pozzo profondo), famoso luogo di pellegrinaggio affacciato sui vigneti (il vino dell’area è ottimo), nidi di cicogne e pascoli; fu il luogo di prigionia di San Gregorio Armeno per poi visitare la chiesetta del villaggio di Areni. Più avanti visita del complesso monastico di Noravank (nuovo monastero), centro spirituale fra i più importanti dell’Armenia medievale, in posizione suggestiva, capolavoro architettonico di una bellezza unica, ricco di sculture e rilievi, e con colori stupendi in tutte le stagioni. Il monastero si compone di tre chiese e alcune piccole cappelle. Rientro a Yerevan.

29-8-2008…..Garni-Ghegard (km.90)

Si parte per la regione di Kotay, a est di Yerevan, dove a Garni si visita il tempio tardo ellenistico dedicato a Elio, il dio del sole dei romani. Si prosegue per Gherard (lancia) e visita al monastero rupestre che prende il nome dalla lancia che trafisse il corpo di Cristo. Il monastero si trova in una gola profonda e spettacolare. Nel territorio del monastero ci sono chiese, cappelle scavate, celle e decine did magnifich khatchkar. All’esterno del monastero, vicino al ruscello, c’è un luogo per i matagh (sacrifici) tuttora utilizzato. Si ritorna al villaggio di Garni, prima di ritonare a Yerevan per visitare il Museo Etnografico.

30-8.2008 rientro a Milano