santhia’ – vercelli – 2

 

L’abbondante cena di ieri sera ha lasciato un peso sullo stomaco , notte insonne , pazienza , ma ora pronti per la partenza della seconda parte del miocammino verso Roma  . Lasciamo l’ostello noi tre pellegrini , un veloce colazione al bar della stazione . Si presenta subito un piccolo problema : Dumbert  , il pellegrino tedesco , sta poco bene , ha un forte tremolio alle mani , mi spavento e ci si ferma per aiutarlo , dopo mezz’ora passa tutto ; dice che soffre di diabete e potrebbe ripetersi questo stato , di non preoccuparsi , con l’insulina passa tutto , io pensavo al Parkinson . Resto preoccupato , ma si inizia a camminare in una giornata un po’ uggiosa , intervallata ogni tanto da qualche pioggerellina che non dà fastidio anzi piacevole . Camminiamo per sentieri costeggiando campi di riso dorati e maturi, altri già trebbiati . Ma quanto sono belle le spighe di riso , ben cariche di chicchi , prima volta viste da vicino . Risaie a non finire all’orizzonte , seppure non illuminate dal sole hanno uno splendore magnifico , penso pero’ al lavoro delle mondine e alle fatiche che a suo tempo dovevano sopportare nei campi , torno ai racconti fatti da mia suocera Liliana e da sua mamma Stella , nate e vissute a Santhia’ , ricordi e sacrifici da loro fatti in prima persona come mondine . Proseguiamo per San Germano Vercellese , dove alla prima  fontanella facciamo scorta di acqua . Oggi non ci sono zanzare e non fa caldo , credo di aver fatto bene a giugno fermarmi , sarebbe stato veramente dura sopportare quel caldo sotto un sole cocente d’inizio estate . Arriviamo alla periferia di Vercelli, lasciamo Augustin , il pellegrino  spagnolo che preferiscre andare all’ostello del convento di Billieme , in citta’ ci raggiungono due pellegrini francesi , marito e moglie , anche loro alla ricerca dell’alloggio per la notte , con loro andiamo all’albergo Valsesia , in centro , dove noi abbiamo avevamo prenotato , anche loro trovano una camera . Formalità , doccia , riposino , poi esco con Dumbert per visitare la chiesa di sant’Andrea e la cattedrale di sant’Eusebio , nuovi timbri sulla credenziale , una birra nella piazza centrale di Vercelli in attesa della cena . Una panissa perfetta alla vercellese per entrambi , per Dumbert anche una trippa , ritorno in albergo sempre con una leggera pioggerellina . Speriamo per domani  in un tempo migliore .

 

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