Colazione comunitaria alle 8 preparata da suor Ginetta , donna eccezionale e una istituzione per i pellegrini della francigena . Siamo 8 pellegrini compreso Clara , una bella ragazza americana di Boston che sta studiando filosofia a Bologna con un sogno di diventare un domani giornalista . Già con noi ieri sera a cena , parla l’Italiano , le piace l’Italia , bella e simpatica . Il nostro cammino inizia oggi da porta Romana , a sud della città , insieme agli altri pellegrini , Mauro rimane in citta’ perche’ vuole salire alle 10 , quando aprira’ , in cima alla torre del Mangia , ci raggiungerà poi. Il cammino scorre su uno dei tratti più belli della via francigena , in gran parte su sterrato , evitando completamente la via Cassia . Un percorso ben segnalato , ma per disattenzione mia , chissa’ cosa penso o dove va la mia testa , riesco a sbagliare più volte , ritornando appena possibile sulla retta via passando anche per campi appena arati su terreno fangoso , non è proprio il massimo . Ognuino ha il suo passo , riprendo e sorpasso alcuni amici , attraverso diversi paesini o piccole frazioni , in una bella giornata autunnale . In un cortile aperto di una casa , vedo un rubinetto dell’acqua , chiedo ad una signora di potermi riempire una borraccia , risponde che l’acqua non la si deve negare a nessuno , un bell’insegnamento . Il sole scalda ,iora fa molto caldo , la stanchezza comincia a farsi sentire , in questi ultimi 6 km , un sentiero al sole a lato di una ferrovia e con un ultimo tratto in ghiaia . Al primo bar che incontro in paese , una fermata diventa assolutamente necessaria prima di raggiungere il centro , dove è già arrivato all’ostello il pellegrino francese , doccia e bucato subito . Uno alla volta arrivano tutti , le due ragazze catalane prepareranno per tutti noi la cena , pasta e un piatto catalano della loro cucina gtradizionale . Una serata diversa .