da El cubo de la Tierra del Vino a Zamora
Tappa più piacevole della precedente , il paesaggio è abbastanza simile , comunque più mosso senza la presenza imbarazzante dell’autostrada . Nella prima parte si segue il corso della ferrovia attraversando piacevoli boschetti , poi un lungo rettilineo ci porta ad attraversare campi fino a Villanueva perdendo progressivamente quota , si passa su continue mesete fino a Zamora , la città sembra sempre a due passi ma non ci si arriva mai , accesso in citta è gradevole e rapido . Sveglia alle 6,30 con una colazione abbondante preparata da Filiberto , s’inizia con un cielo nuvoloso e un pallido sole , temperatura di 4 gradi , previsioni del tempo in miglioramento . Costeggio la ferrovia , poi per sentieri verso il primo paese , un’altra colazione al bar dove ritrovo Bernard e Claudia , ragazza tedesca , che sta facendo con un grande sforzo di volontà tutto il cammino a piedi , da sola , va piano ma cammina sempre . Davanti abbiamo altri 18 km , Heinz come al solito parte in quarta e lo vedrò solo stasera , io proseguo con Bernard ; ci fermiamo dove sono state installate in verticale sul terreno tre grossi monoliti in pietra , con delle scritte su ognuna di esse ci sono pensieri sul cammino relativi ai temi della fratellanza e sull’amore fra i popol , al centro dei tre è stato costruito un pozzo per raccogliere i desideri e i pensieri dei pellegrini . Arriviamo alla periferia di Zamora , Bernard mi offre una ristoratice birra fresca gustata osservando sopra di noi il profilo di Zamora . Costeggiamo il parco lungo il fiume , si attraversa un ponte romano , a più arcate e molto ben conservato . Come già altre volte e sempre all’ingresso di ogni paese , una cicogna ci sorvola e sembra darci il benvenuto , ritengo di buon auspicio per il proseguo del cammino .L’ostello dei pellegrini è posto all’inizio della città, ci accoglie un’ospitalera italiana di Roma , Alida , previo donativo di cinque euro . Ritrovo di nuovo la ragazza coreana e Genevie la francese che hanno raggiunto Zamora in bus . Stanze piccole con 10 letti a castello ognuna , manca lo spazio per depositare gli zaini e ci si arrangia come si può , ritrovo dopo diversi giorni Greta , la bella ragazza belga fiamminga , davvero un bel tipo . Esco e vado a visitare la cattedrale e alcune chiese aperte. avanti e indietro per la via principale , passando per plaza Mayor , fino ai giardini esterni verso valle . Ritorno all’ostello , incontro Bernard , che pure questa volta ha preferito andare in un albergo , mi informa che Paola e Daniela , le due ragazze geneovesi , che stanno facendo una seconda parte del cammino , di ritorno da Grania de Moreruela prima di ripartire per Madrid , sono ripassate da Zamora e volevano salutarmi , ora sono già ripartite e non riesco a vederle , ma hanno lasciato per me un biglietto di saluti , che conserverò con molto piacere . Ritovo Heinz all’ostello , lo accompagno all’ingresso della cattedrale per la sua visita . In strada , assieme all’ospitalera Alida , trovo Vittorio , un signore di Prato di 76 anni che inizia da Zamora la seconda parte del suo cammino verso Santiago , la prima la fatta lo scorso anno da Siviglia , ci si presenta e ci si racconta le nostre esperienze di vita . Due passi in citta in attesa della cena al ristorante da Serafin , che non verrà mai servita prima delle 20,30 , dove andrò con Heinz e Vittorio , una trota alla zamorana molto buona . Rientro in albergo prima delle 22 perchè poi chiude tutto .
21 tappa………….km 34