Castillblanco de los Arroyos a Almaden de la Plata
Un primo problema appena scesi dalle camerate : il cancello per uscire dall’albergo è stato chiuso con vari lucchetti , bisogna aspettare che arrivi qualcuno o che si svegli l’ospitalero , per aprirci , tutti molti arrabbiati per la ritardata partenza . Durante la notte è che è stato rubato uno zaino ad un pellegrino spagnolo ,non si sa come e quando può’ essere successo , disperato deve fermarsi per la denuncia , dovrà trovarne e acquistarne un’altro con tutto il necessario perchè vuole proseguire il suo cammino . Prima metà del cammino di oggi su strade asfaltate , senza sentieri ai lati o un marciapiede per sicurezza , non c’è molto traffico ma le macchine corrono veloci , in un continuo saliscendi che tagliano le gambe . Nella seconda parte invece saremo nel parco del Berrocal che attraverseremo per 17 km in mezzo a boschi di sughero , difficile la salita finale al Cerro del Calvario , un strappo di apppena 300 mt. di salita ma estremamente ripido e da fare doppo 28 km sarà un grande fatica . Appena entrati nel parco , mi fermo vicino alla casa della forestale per mangiare e bere , un piccolo riposo prima di riprendere , si attraversano alcuni ruscelli con acqua limpida e fresca con molti cespugli di cisto dai grandi fiori bianchi. Dura è la salita , bisogna riposarsi ad ogni tornante , quasi ad ogni passo su questo sentiero di sassi e ghiaia , ma neanche la discesa scherza , ma il bellissimo panorama dal calvario , sulle valli circostanti , ripaga dalle fatiche . Dopo l’Alto Calvario , si arriva finalmente ad Almaden de la Plata , pochi cartelli e frecce indicano dove si trova l’albergo , naturalmente è sempre in fondo al paese dalla parte opposa da cui sto arrivando . Molti pellegrini arrivati prima , hanno già occupato tutti i letti inferiori , sono uno degli ultimi e mi devo arrangiare . Solita e indispensabile doccia , il lavaggio della biancheria , registrazione da parte dell’ospitalero , controllo le mie vesciche ed aiutato da Mario ,con ago e filo ne cucio una : speriamo bene . Poi con Mario e Leo Vado in paese in paese , una birra al bar e prenotazione per la cena . All’orario spagnolo , zuppa e cotoletta di pollo con molto vino e tante chiacchere , si ritorna in albergo dove nasce una discussione stupida fra Mario il livornese e Leo , che finirà in un forte litigio verbale tale da evitasi fra loro per il resto del cammino , nonostante un mio intervento di mediazione .
3 tappa ………………….km 31