viterbo…sutri – 26

 

Mentre gli altri amici si preparano , scendo e trovo Domenico che mi prepara un itinerario alternativo al programma , in modo da evitare le statali : è la variante alta , più lunga , sul Cimino con vista sul lago di Vico Saluto Riccardo e Yoseph , che hanno deciso di fare la variante per Capranica e che forse rivedrò a Roma . Domenico, oltre ad avere tante qualità, è pure un cartografo e la sua mappa si dimostrerà utile . Compero  frutta al mercato in piazza san Faustino , attraverso tutta Viterbo fino a porta Romana , passo in una periferia anonima , di nuovo a salire e a scendere su sterrati fino al crinale che da sul lago di Vico . Nonostante la mappa dettagliata , riesco ancora a sbagliare scendendo fino a San Martino al Cimino , per ritrovare poi la salita . Sosto in un punto panoramico con sotto tutto il lago e la sua piana : merita aver fatto questo percorso . Solo qualche lontano colpo di fucile dei cacciatori o il crepitio delle foglie calpestate dai miei scarponi con un vento leggero , attraversando boschi integri , trovo in questo mia parte del cammino . Ora sono diretto verso Ronciglione , per una decina di chilometri di salita e discese in un bosco stupendo di faggi e lecceti , in cui si sente solo il vento  in un bosco di alberi maestosi , senza alcun rumore . Riesco ancora a sbagliare , non mi sembra che mi manchi il senso di orientamento , una volta riscontrato l’errore , chiedo riuscendo anche ad avere un passaggio in macchina fino a Rocciglione e da lì poi a piedi fino a Sutri . Entro in città , mi fermo al convento delle suore carmelitane di clausura posto subito l’ingresso della porta medioevale . Mi aprono , senza farsi vedere , chiedono i documenti  che passo loro  attraverso un sistema delle casse girevoli ; loro verificano, accettano e mi ritornano il tutto con le chiavi e le indicazioni verbali per la mia camera singola posta in un edificio lì vicino . Ogni camera è intestata a un santo , sono belle , spaziose e decorose , ben in ordine . Doccia e poi visita alla città , ricca di storia etrusca e romana . Riesco , prima della chiusura , ad andare a vedere il Mitreo , ricavato in una grotta tufacea davvero unica , con vari affreschi e il dipinto della Madonna del Parto. Anche l’anfiteatro romano è davvero grandioso e  ben conservato . Cena da pellegrino in un buon ristorante stanco e mi ritiro nella mia cella .

 

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