10 – servas – ospitalità in como….23-7-2016

da Boulder nel Colorado (U S A)

Stefania Mesoraca e Jake ……….dal 23 luglio

stefania.mesoraca@gmail.com

Una giovane coppia di sposi innamorati, lei una bella ragazza calabrese, lui americano, entrambi psicologi. Amano viaggiare, dall’America prima di arrivare a Como, sono passati da Copenaghen per un festival musicale, sempre alla ricerca del miglior posto dove poter vivere felicemente. Con loro passo solo il primo giorno, visitando Como e nel pomeriggio Villa del Balbianello, rimanendo alquanto sorpresi dalla bellezza del  paesaggio, dalla villa e dal giardino. I giorni successivi li trascorrono con dei loro amici americani, anche a Como, pure colleghi, con i quali stanno programmando e condividendo un programma comune di lavoro. Sono stati liberi di muoversi come volevano disponendo nel migliore modo del loro tempo, senza vincoli per la casa. L’ospitalità con gli amici servas è un’esperienza unica, che molti amici e conoscenti vorrebbero ora iniziare.

 

9 – servas – ospitalità in como……………24.7.2016

Ospitalità programmata, saltata, ma ugualmente un incontro

dixon kim …da vail in colorado ( U S A )

kydixon@earthlink.net

Dall’ospitalità programmata ad un solo breve incontro in piazza Duomo a Como. Desideravo molto conoscere questa donna, mi aveva molto colpito il suo blog da lei tenuto e scritto durante i 27 mesi che ha trascorso nella repubblica della Georgia nei corpi volontari della pace americani per aiutare gli esuli scappati dall’Ossezia dopo la guerra con la Russia. Parlando un’ora con lei, aiutato dalla mia amica Ursula come interprete, sono venuto a conoscenza di questa sua esperienza, davvero special . Spero di restare in contatto con lei dopo il suo ritorno negli U S A  .

BRAVA

kimgeorgia2014.blogspot.com

 

londra e kent…..28.6

 il viaggio non ha mai fine

Di ritorno da Londra, frugando il libreria, ho trovato un’ultimo libro scritto molti anni fa da Vita Sackville West, una delle grandi scrittrici e viaggiatrici inglesi dell’inizio del novecento, grande amante dei giardini, i cui scritti, sempre interessanti, proprietaria del migliore giardino  che ho visitato in quest’ultimo viaggio : il giardino del castello di Sissinghurst.

DIMORE DI CAMPAGNA INGLESI è il titolo di questo nuovo libro, una piccola monografia, letto con molto interesse sulla storia di queste case e dei loro giardini, da cui trascrivo e riporto due brevi parti relativi ai giardini che ho visto in questo mio breve viaggio e che mi hanno fatto rivevere la loro bellezza .

LEEDS CASTLE

Leeds, per sua fortuna, non si trova per niente vicina all’omonima città industriale ma in una piccola valle del Kent, fra Maidstone e Canterbury. Il suo fossato non è un fossato geometrico regolare ma piuttosto un lago che forma una specie di piattino, messo alla base di una tazzina costituita da verdi pendii. Cigni neri passano sotto gli archi del castello con solennità e grazia, facendo sembrare le pallide mura grigie ancora più pallide. Il fatto che l’acqua passi sotto gli archi fa del castello di Leeds, una Venezia del Kent. Sotto la luce della luna le solide mura non hanno sostanza, vanno alla deriva, sembrano ancorate a stento. (pag. 38)

KNOLE

Lungo la zona forestale del Kent, Knole è una delle più grandi dimore d’Inghilterra, potrebbe essere l’esempio per eccellenza delle enormi abitazioni costruite dalla nobiltà giacobiana ed elisabettiana. Eppure anche qui ci possiamo rendere conto che Knole si sviluppò gradualmente, e che i suoi frontoni (che già hanno conferito un carattere così specificatamente elisabettiano) furono aggiunti a una struttura precedent . Un tempo palazzo dell’arcivescovo di Canterbury e in seguito Palazzo Reale, Knole raggiunse la piena realizzazione del suo potenziale come dimora di una famiglia inglese, nelle cui mani è rimasta dal 1586. E’ un esempio interessante di dimora che, benchè così vasta per estensione (costruita attorno ad un sistema di sette cortili, su più di due ettari di terreno, è perfettamte controllata nelle sue parti esterne) . Non si può isolare alcuna sezione e dire “questa è stata costruita con fine di ostentazione”. I cortili grigi e verdi sono silenziosi come quelli di un college; i sentieri del giardino sono adatti alla camminata degli studiosi così come a quella dei cortigiani, “al suo mediovalismo solenne e temperato” manca la corruzione del mouve riche. L’interno, al contrario, è riccamente decorato: gli interni giacobiani ed elisabettiani lo erano sempre. Ci sono le lunghe gallerie, gli elaborati soffitti a stucco, le grandi scalinate con i leopardi araldici in cima alle colonnine, il suntuoso mobilio foderato di velluti e broccati  , i letti a baldacchino , i pavimenti lucidi, le stanze rivestite di pannelli, i vetri colorati delle finestre araldiche. (pag.43)

 

 

londra e kent…………27.6

Wendy ha impegni in ospedale per delle visite, dispiace lasciare questa splendida esperienza, la saluto con un arrivederci per un eventuale loro prossimo viaggio  in Italia . Treno delle 8,26 per Vitoria station, dove scendo e mi fermo per una mezza giornata di visita a Londra, senza un programma preciso: prendo per Vitoria street fino a Wenmister, entro nella cattedrale cattolica di Wenminster, ma non avendo lasciato la valigia al deposito bagagli in stazione, diventa dura muoversi facilmente con tante persone sui marciapiedi. Rientro in stazione per un veloce spuntino, treno express per Gatwich dove resto in attesa del volo, mi aspetta una lunga attesa fino al tardo pomeriggio, finalmente il volo per Milano, dal terminal 1 devo tornare con il bus al 2, penso al problema per il ritiro della macchina avendola parcheggiato dove non dovevo, è andata bene, non è stata rimossa e senza ho pagato nulla, mi sento  fortunato, sia per i costi che per la scocciature con le conseguenti difficoltà per tornare a casa . Grazie a servas  e a Ursula , nuova esperienza positiva .

londra e ………………..27.6

Oggi Wendy mi accompagna in macchina a Sevenoaks, poi andrò, come programmato con Ursula, a vedere  Emmets gardens, colgo l’occasione per presentare Wendy ad Ursul . Alle 11 con un autobus di linea raggiungiamo questo villaggio, Indil, dove a suo tempo è stato realizzato questo magnifico giardino gestito ora, come molti altri, dal National Trust Inglese . In 15  minuti a piedi, dalla fermata dell’autobus, entriamo nel parco senza pagare da un’entrata di servizio, trovandoci subito di fronte ad un bellissimo giardino roccioso, ben disposto da come è stato ambientato, da lì altri sentieri sio irradiano in tutto il giardino, tanti grandi rododendri ormai sfioriti, ma le rose con il loro splendore illuminano il giardino all’italiana con molte altre specie in fiore che rendono meravigliosi questi spazi di verde del parco con sullo sfondo la villa padronale, non visitabile. Arrivati all’ingresso principale, troviamo il book shop e un mercatino per la vendita di diversi tipi di piante in vaso, sono tentato di prenderne una, ma devo rinunciarci,  valigia già piena.

Torniamo alla fermata dell’autobus, fermandoci in un pub li vicino per il pranzo, prendo un fish and chips, veramente squisito,  confrontandoli con quelli presi a suo tempo a Canterbury, alle 14 di nuovo in autobus per il ritorno, dopo questo dovremmo aspettare quello delle 18, troppo tardi per poter riuscire a passare da Knole. Knole, con il suo castello, l’antica casa con il primo giardino di Vita Sackwille Werst, dove prima di sposarsi ha vissuto: da Sevenoaks a piedi, sù e giù per prati e boschi osservando numerosi gruppi di daini che pascolano tranquillamente liberi in questi spazi verdi,natura inglese allo stato puro .

Visitiamo i tre cortili del castello con alcune sale, purtroppo non il giardino essendo giorno di chiusura, alcune parti del castello in rifacimento o in ristrutturazione del castello, pazienza . Ritorniamo a Sevenoaks, con un nuovo percorso, passando a lato di una delle scuole private più care di tutta l’Inghilterra, 30000 £  la retta mensile per ogni studente, passo a casa di Ursula per prendere un borsone da riportare per suo conto in Italia, con lei in stazione per fare il biglietto del treno per domani per Gatwich , non potendolo fare a East Mailing, dove manca la la biglietteria. La saluto con un arrivederci  a Como, al suo ritorno, dopo la fine del suo periodo di lavoro, ringraziandola per tutto quello che ha fatto per me in questi giorni. Arrivo a casa da Wendy che sta preparando la cena, si premura  subito di offrimi  caffè con i pasticcini, poi si ricorda che desideravo prendere alcuni rami di una certa pianta, COTINUS COGGYGRIA, da trapiantare a Vignale ,  con lei vado dalla vicina a recuperarli tagliandoli dalla pianta, invasarli in due sacchetti con la terra umida, sperando di riuscire a farli attecchire. Non c’è a cena Carol, la saluto per telefono, mi intrattengo con Wendy guardando la partita dell’Italia vinta contro la Spagna per 2 a o, anche lei tifosa degli azzurri . Preparata la valigia, molto di più pesante rispetto all’andata, vedremo.